Gjn

•	«Prima di cominciare, posso chiamarla "Zia Gjnger"?»
«Suona da vecchia, magari sorella... »
•	«Sorella come una suora?»
«Suppongo che, considerata la mia sfortuna con gli uomini, mi darò alle donne, ma non credo che suora.»
•	«Quindi può definirsi una ragazza dalla mentalità aperta e dalle mille sorprese?» 
«Dico solo che non so cosa ha in serbo per me la vita.»
•	«E nel passato cos'ha avuto in serbo per lei?»
«La maggior parte delle cose che ho avuto dalla mia vita non le volevo. Ad ogni sorriso seguiva una lacrima tanto da abituarmici: nessun gioco è facile, altrimenti non varrebbe la pena di giocare.»  
•	«I suoi amici cosa pensano di quello che fa qui?»
«Non tutti sanno della mia passione e chi lo sa ha letto almeno una volta qualcosa di mio. Gli ultimi commenti sono stati positivi, quindi suppongo che a loro piaccia leggere le mie storie o anche solo dei piccoli pezzi. Molti ora hanno l'app per potermi cercare: chi per leggere, altri per deridermi, ma va bene così. Non posso piacere a tutti. »
•	«Da cosa deriva la sua passione e come ha cominciato?»
«Suppongo che derivi da fatto che da piccola leggevo e basta pur di estraniarmi dal mondo. Leggere è tutto per me perché riesco ad entrare in un altro mondo parallelo in cui le cose le immagino a modo mio, così poi ho sentito il bisogno di creare un mondo originale e tutto mio con la mia immaginazione. Adesso ne ho creati tanti, diversi e colorati, drammatici e leggermente comici. Ho cominciato scrivendo storie su principesse alle elementari, poi sono diventate storie d'amore e alla fine gialli e thriller. »
•	«Ultima domanda: si descriva in tre parole e concluda da lei questa intervista.» 
Se dovessi descrivermi in tre parole direi che sono: strana, ambiziosa e pazza, (nel senso buono)
Simulare un'intervista è servito a far capire meglio a chi legge le mie storie che questo è il mio piccolo sogno nel cassetto . Ho creato più mondi in cui mi piacerebbe vivere e spero vogliate farne parte anche voi. 
-Gjn