Volevo esprimere un mio pensiero, se volete ditemi cosa ne pensate qui sotto.
Pensavo che dalla fine del nazi-fascismo sono passati circa ottant'anni.
Pensavo che ognuno di noi ne avesse tratto un insegnamento.
Pensavo che le persone avessero imparato a giudicare gli altri in base alle scelte di questi e non in base al colore della loro pelle.
Pensavo anche che nel mondo, o almeno nei paesi che si autodefiniscono "civilizzati", esistesse il libero arbitrio. Lo pensavo. Ma poi ho aperto Twitter e ho visto che Trump giudica gli antifascisti come "organizzazione terroristica". Questo gli da il potere di arrestare chiunque sia contrario alle sue idee.
E poi ho visto che Salvini gli ha messo like.
Il mondo è fatto da persone potenti e da persone normali, come me e come te che forse stai leggendo questo post.
E a me non piace essere rappresentata da persone che non capiscono una beata fava dei diritti umani.
Perché, se ci pensate, quando dico la parola "America" vi viene in mente Trump e le sue scelte.
E quando dicono "Italia"? Voi volete davvero che gli altri pensino a qualcuno che mette like a tweet contro l'antifascismo, che classifica l'omosessualità come malattia mentale e che è razzista?
Io, sinceramente, no.
E se penso che moltissime persone si stanno attivando dopo la morte di George Floyd, che cercano di fermare questo circolo di ostilità reciproca e di odio, riesco a trovare un po' di fiducia nell'umanità.
Ma se pensate anche che ci sia voluta la morte di un uomo, per fare capire a mlti che il razzismo è sbagliato, converrete con me che è una cosa triste.
Dobbiamo sempre, e dico SEMPRE, pensare agli altri come vorremmo che gli altri pensassero a noi.
E non lo dico per citare la Bibbia, (anche perché non sono credente) ma lo dico perché è vero.
Scusate il flusso di coscienza, ma era da un po' che volevo esprimere i miei pensieri.
Detto ciò, condividete il più possibile l'hashtag #BlackLivesMatter
Le parole sono di @BananitaCiquita. Che pensate??