Stanotte non è notte.
Eppure è buia più delle altre.
Un ragazzo di 19 anni non è più tra noi.
Il mondo per lui si è fermato oggi.
Io non lo conoscevo, se non attraverso i racconti di un amico comune.
Ma ne avevo percepito, nel tempo, l’animo tormentato e controverso di chi non viveva una vita facile, a dispetto del benessere economico, delle grandi case con lucidi parquet e lampadari scintillanti.
E non posso che pensare, rigirandomi tra le mie stupide lenzuola, incapace a trovar pace, a quante volte ho messo su carta storie di anime tormentate, dannate, impazzite schegge in contrasto col mondo, animando le imprese più spericolate, ma concedendo sempre loro il privilegio della sopravvivenza.
E mai la disperazione della morte.
Che è cessazione.
Che è fine.
Perché la vita è un attimo, e scappa dalle mani troppi in fretta già quando hai l’onore di viverla a lungo...