Greta M. Gillner

Ho cambiato almeno un centinaio di volte la mia descrizione, da quando sono qui. Nessuna di quelle che ho scritto mi ha mai soddisfatto - e prevedo che anche questa, tra qualche tempo, diventerà ai miei occhi imperdonabilmente orribile. In alcune delle suddette presentazioni ho cercato di sembrare simpatica (che non è oggettivamente qualcosa che mi riesce bene), intelligente (si spera di sì), a volte anche poetica (ma chi voglio prendere in giro?). Nell'ultima sono partita da ciò che la gente dice di me: idea che sembrava un colpo di genio, fin quando ho capito che avrei fatto meglio a lasciar perdere. 

Passo la maggior parte del mio tempo a cercare di fare più cose contemporaneamente (e anche di essere in più posti nello stesso istante, ma purtroppo non ci riesco). Leggere e scrivere sono le mie più grandi passioni, fuochi sacri che ardono in me: nulla mi emoziona quanto una bella storia (se poi sono anche io ad averla creata, allora è fantastico; ad ogni modo, non è ancora successo) ed è possibile che io ne legga e ne scriva troppe - ovviamente, anche queste, tutte nello stesso momento. 
Adoro anche cantare e suonare e di solito, come per la lettura e la scrittura, tendo a non pormi limiti di genere e stile. Il cantautorato è una delle cose che mi tengono in vita, ma il revival anni '70/'80 mi mette sempre di buon umore. Quindi, alla fine, anche in tema musicale sono molto confusa. 

Ho una buona attitudine alla protesta: manifestare mi riesce meravigliosamente, ma Dio solo sa quanto vorrei non ce ne fosse bisogno, per ovvi motivi. 

La diversità viene prima di tutto, e non ho paura di farmi avanti per difenderla. Femminista convinta e militante, se siete fanatici retrogradi con manie di grandezza capitate nel luogo sbagliato. 

Amo i numeri ma sono votata alle Lettere. Classicista con la mania per i paradigmi, i congiuntivi, gli avverbi, i sogni e la cioccolata. Sono torinese, svedese e romana allo stesso tempo.

Sono anche molto prolissa.

Greta G.