
gryshkokhrystyna
Mi fermo spesso a riflettere sul mio percorso di scrittrice esordiente, e sinceramente non posso fare a meno di sentire una frustrazione crescente. Quante volte mi sono ritrovata a postare con entusiasmo il mio libro sui gruppi Facebook, sperando che qualcuno si prendesse il tempo di leggerlo, di dargli una chance. Eppure, nonostante tutto lo spam, nonostante le condivisioni a ripetizione, il risultato non cambia. I lettori sono come un miraggio, sempre più lontani, sempre più rari. Ma ciò che è veramente deprimente è che, nei gruppi in cui ci siamo raccolti tutti, non si parla mai di lettura vera. Scrittori che spammano a più non posso, senza nemmeno prendersi il tempo di aprire un libro altrui, senza pensare che anche gli altri, come loro, stanno cercando di farsi notare. Siamo tanti, troppi. Ogni giorno arriva un nuovo scritto, una nuova copertina da promuovere, ma nessuno legge realmente. Noi scrittori esordienti siamo intrappolati in un circolo vizioso: pubblichiamo, condividiamo, commentiamo, ma non c'è mai il tempo di fermarsi davvero a leggere il lavoro di qualcun altro. Tutti si guardano attorno cercando attenzione, ma nessuno si ferma mai a guardare con sincerità il libro di un altro. È come se fossimo tutti troppo presi nel nostro ego, nel nostro bisogno di visibilità, per far caso alle parole di chi ci sta accanto. Eppure mi chiedo, perché? Perché ci mettiamo così tanto impegno, così tanta passione, se alla fine non c'è nessuno disposto a dare una possibilità a ciò che non conosce? Se tutti siamo troppo presi a cercare lettori che non ci sono, invece di essere lettori noi stessi? Mi sembra che in questo caos digitale ci siano più scrittori che lettori, e, francamente, non so più come fare per farsi notare. Forse è tutta una farsa. Forse siamo solo una massa di voci che si accavallano senza mai trovare qualcuno che le ascolti davvero.

MiriamG210
@ gryshkokhrystyna non credo abbiamo mai avuto a che fare, su questa piattaforma, ma mi ti seguo e leggo spesso ciò che pubblichi. Mi ritrovo molto in ciò che hai scritto adesso. È stato il motivo principale per cui ho aperto wattpad. Credo che ci siano realmente troppi scrittori e pochi lettori. E questo posto mi ha permesso di intrecciare le due cose. Ho letto più negli ultimi 2 mesi che negli ultimi 4 anni. E sono stata piacevolmente colpita dal riscontro che ho avuto. Le autrici che supportavo, iniziavano a supportarmi a loro volta, anche se non glielo chiedevo. È nata una reazione a catena bellissima, che continua tutt'ora. Quindi, si. Sono d'accordo con te. Ma credo si debba trovare un modo, per iniziare da sé, a piccoli passi. Singolarmente, si puo davvero fare la differenza. Bisognerebbe essere meno impegnati in una routine monotona e spesso prigioniera. E dedicarsi di più a qualcosa di rilassante come la lettura. Magari essere più empatici con il prossimo e non vedere questo posto come un luogo di competizione. Anzi, bisogna che ci aiutiamo a vicenda, sopratutto in questo settore, perché nessuno ci aiuta.
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