8 Marzo.
Ci sarebbero tante cose da dire, che non so neanche da dove iniziare. Sì è bello fingere che oggi il problema è ricevere le mimose o meno, dimenticandoci che è ben altro quello che dobbiamo pretendere in quanto donne. I fiori e gli auguri fanno piacere, perché no, ma bisogna anche guardare in faccia la realtà e ammettere che questa festa purtroppo non ha alcun valore ora come ora. Perché? La domanda da porsi invece è: Per quale motivo? A che scopo regalare oggi le mimose e lodare le proprie madri, figlie, sorelle, mogli, colleghe, ecc? Perché la società "impone" che è così che va festeggiata la festa della donna? Che è così che siamo apprezzate e rispettate? Perché ci regalano dei fiori gialli in una giornata in cui ci si aspetta che sia questa la tradizione, perché l'ammirazione e il rispetto per le donne che si conoscono sia semplicemente attraverso dei semplici fiori gialli? Sì okay, ci sta che sia un gesto carino e simbolico. Ma considerando che è un gesto che viene fatto perché è quello che ci si aspetta oggi, perde molto di significato. Soprattutto se da domani si torna alla realtà e puff, il senso della giornata di oggi è pari a zero e disperso nel nulla. E soprattutto se da domani si torna a sentire di stronzate e porcate di cui il caso di Giulia Cecchetin è solo la punta del iceberg purtroppo.
Quindi, per riassumere: Grazie delle mimose. Grazie degli auguri. Grazie delle stories e dei post carini sui socials. Ma l'unico regalo che tutte le donne del mondo meritano e necessitano davvero è il RISPETTO.