Miracoli e novità

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Aaron pov

L'ultima cosa che ricordo prima del buoi sono le fredde ma morbide mani di Amber che mi accarezzavano la guancia, il suo profumo, il colore dei suoi bellissimi occhi, stava piangendo per la mia morte.

Io sono morto...

Solo ora realizzo la cosa e mi rendo conto di cosa ho davanti.

Mi trovo su un sentiero che porta in un bosco.

Guardandomi intorno il resto è tutto bianco, come vuoto, quindi decido di addentrarmi nella boscaglia.

Seguo la strada di sassi per diverse ore fino a non iniziare a riconoscere gli ambienti.

Io ci sono già stato in questo bosco.

Noto uno spiazzo che riconosco immediatamente dal nastro rosso legato ad un ramo dell'albero a nord.

Mi dirigo verso quel pezzo di stoffa che è su questo albero da almeno trecento anni.

Lo sfioro e una luce abbagliante proveniente da dietro di me mi costringe a cosprirmi gli occhi.

Quando la luce inizia a dissolversi noto la presenza di una donna abbastanza anziana.

La donna che ha reso la mia eternità un'inferno.

"Ciao Aaron" afferma con un sorriso beffardo stampato in volto.

"Cosa vuoi da me?" Rispondo brusco.

"Offrirti un modo di tornare in vita"

"E cosa vuoi in cambio?"

Ride compiaciuta.

"La pietra" afferma concisa la donna.

Si riferisce alla pietra nel ciondolo che ho in tasca da sempre, era di Amber me l'aveva affidata.

"Non se ne parla strega, so cosa vuoi farci e non ti darò un'arma per distruggere la vita di tutti" affermo risoluto.

"Molto bene allora resterai morto" afferma sorridente la donna andandosene.

Forse pensa che io un giorno potrò anche solo lontanamente pensare di darle la mia pietra.

"In realtà no" ribatto compiaciuto.

Ora sono io ad avere le redini della conversazione.

"Sai che sono uno previdente giusto Nadine? Bene, dal nostro ultimo incontro sapendo che hai dei nipoti che sono ancora vivi non vorrei che facessero disastri e quindi mi sono portato un'assicurazione sulla mia vita" affermo mostrando la pietra grigia striata che tengo tra le dita.

"Dove l'hai presa quella?" Chiede la donna cercando di afferrarla ma senza successo data la mia velocità.

"Ora, se non ti dispiace io vorrei andarmene e tornare tra i vivi. Non è stato affatto bello rivederti" atfermo prima di sbriciolare la pietra tra le mie mani.

Vedo nuovamente tutto buio ma sento il cuore battermi nel petto, ciò vuol dire che ha funzionato, sono vivo.

Sento una mano morbida che mi accarezzano la guancia per poi spostarsi ai capelli.

Quando vede il mio movimento della testa si ritrae subito allarmata.

Apro gli occhi e vedo i suoi occhi riaccendersi come se fosse stata lei a morire e non io.

Cerco di muovermi e con un po' di difficoltà e dolore ci riesco.

Solo ora identifico il luogo dove ci troviamo come la stanza di Amber.

Legendary lovers and the mystery of the hidden roomWhere stories live. Discover now