Marry Christmas, my love

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Allora ragazze mi dispiace non averci pensato prima ma in effetti molti non si sentono a proprio agio durante le descrizioni di certi momenti momentosi quindi d'ora in poi scriverò all'inizio dell'immagina se ci sono scene un po' spinte, e aggiungerò l'avviso anche in quelle precedenti . Per finire vi dico che in questa immagina ci saranno baci, carezze e al massimo qualche scena più imbarazzante ma niente di galattico.

Detto questo, Buona Lettura e grazie ancora per i commenti le stelline e le visualizzazioni XD

L­­­­­­­­­­e canzoncine di Natale riempivano la piazza fra bancarelle, decorazioni e luci scintillanti.

"Zucchero" esalai bloccandomi davanti a un pentolone di soffici nuvolette rosa.

"Gil lo zucchero" lo implorai, guardandolo, mentre divertito alzava il sopracciglio, tenendo stretta la mia mano nella sua.

"Sicura..?"

"Si" lo bloccai, arrossendo nel momento in cui mi accorsi di come i nostri sguardi fossero rimasti incatenati.

Lui sorrise scuotendo la testa, avvicinandosi alla bancarella.

"Uno" disse alla signora grassa che stava dietro il pentolone.

"Bello abbondante" aggiunse inumidendosi le labbra, con una lentezza per la quale non riuscii a fare a meno di rimanere a fissarle.

"Ecco a voi ragazzi" la donna gli porse un bel batuffolo di zucchero filato in cui subito affondai la faccia.

"Vieni" disse prendendomi nuovamente per mano e trascinandomi dentro un giardinetto innevato.

L'erba era brinata in minuscoli ghiacciolini azzurri donando a quella situazione un'atmosfera fiabesca.

Gilbert aveva un sorriso formidabile sul viso. Le sue labbra rosse e carnose si curvavano all'insù, mentre la sua pelle pallida e leggermente arrossata per il freddo risaltava con i riccioli color carbone, liberi e selvaggi, ricoperti da un lieve strato di neve, che gli ricadevano sulla fronte.

"Oh..ci sediamo qui? Almeno finiamo lo zucchero filato" gli sorrisi indicando il bordo in pietra che delimitava l'area di una statua.

Lui annuì, ma prima che potessi sedermi, mi sentii afferrare dai fianchi e mi ritrovai seduta sulle gambe di Gilbert, i nostri visi a pochi centimetri mentre i nostri nasi si sfioravano e i nostri respiri si infrangevano fra loro.

Mi lasciò un lieve bacio sulla guancia, scendendo poi sulla mia mascella fino al mio collo, mentre potevo perfettamente percepire come un'esplosione, i brividi che ogni suo tocco mi provocava.

Spostò di poco il lembo del mio maglione per lasciarmi un ultimo bacio sulla spalla, mentre i suoi riccioli morbidi mi sfioravano le labbra.

"Gil" ansimai stringendo i suoi capelli di poco, con la mano libera e chiudendo gli occhi.

Non aveva idea di cosa scatenavano in me quei gesti da parte sua.

Lui alzò la testa con un sorriso talmente tenero da renderlo ancora più bello, alla luce bianca del lampione, filtrata dai rami scheletrici degli alberi intorno a noi.

Non riuscii più a proferire parola, schiudendo le labbra davanti a quella scena.

Feci scendere gli occhi sulle sue per poi scontrarle con le mie, in un bacio che tolse completamente il fiato a entrambi.

Mi strinse a sé, facendo aderire il mio petto al suo, mentre premeva di più le sue labbra contro le mie, prendendo fiato fra un bacio e l'altro.

Ci staccammo dopo minuti, senza fiato, mentre lo vedevo guardarmi ammaliato, le sue mani dietro la mia schiena.

Immagina Gilbert BlytheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora