Capitolo VII

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Guardo le stelle brillare intensamente "terra!" Urla l'uomo di vedetta "è l'isola!"
Guardo l'isola davanti a me e stringo le labbra "ci siamo" dico seria.
Tutti si preparano correndo da una parte all'altra della nave, ci fermiamo prima della secca e gettiamo l'ancora aspettando il mattino per sbarcare.
Tutti dormono ma io passo la notte sveglia, osservo il cielo e respiro profondamente trattenendo le lacrime, lo spirito del mare mi guarda attentamente come sempre, lo guardo e ricordo la promessa che gli ho fatto per salvare il ragazzo.
"È sempre lì eh?" Meeks si siede al mio fianco.
"Mi aspetta" dico seria "aspetta che io vada con lui"
"Hai deciso di seguirlo?" Dice guardandomi attento.
"Abbiamo fatto un patto"
"Cosa? Quando?" Dice confuso, lo guardo negli occhi e capisce subito "quando hai salvato il capitano?"
"No"
"Allora quando hai salvato Justin" dice serio, annuisco e torno a guardare il cielo.
"Non lo avrei salvato in tempo, quindi ho promesso allo spirito che andrò con lui quando sarete fuori dal territorio delle guardiane" dico seria.
"Sei una brava ragazza Luna" dice sospirando.
"No non lo sono" dico dolcemente "ho fatto tante cose sbagliate"
Mi scompiglia i capelli "tutti abbiamo fatto degli errori, ma non possiamo continuare a guardarci indietro perché il passato non torna, il futuro può essere migliore invece" dice gentilmente.
Resto in silenzio e guardiamo il mare senza dirci altro, verso l'una Meeks mi da la buonanotte e va a dormire.
Resto sola e canto quasi sussurrando, creo delle sfere d'acqua e ne faccio una unica tenendola tra le mani, gioco con l'acqua dandole forme diverse, un respiro sul collo mi fa sussultare.
"Dimmi cosa c'è che non va Luna" dice il capitano al mio orecchio "smettila di evitarmi e di nascondermi le cose"
"Capitano" dico seria, mette una mano sul mio ventre e mi tira indietro sollevandomi e facendomi scendere dal parapetto sul quale sono seduta, mi giro verso di lui e mi fa sedere a gambe aperte.
"Che ti succede? Dov'è quel bel sorriso che ha illuminato la mia nave in questi giorni?" Dice serio.
"Non succede nulla"
"Perché parli con Meeks e non con me eh?" Dice arrabbiandosi e bloccandomi al parapetto "perché non puoi dirmi che ti succede?"
Lo guardo sorpresa dalla sua gelosia "capitano-"
"Sono il capitano di questa nave, abbiamo un patto, sii sincera, sei forse innamorata di Meeks?"
"No capitano" dico sorpresa.
"Allora perché non mi parli?"
"Io..." esito cercando un motivo.
"Luna!"
"Ho paura" dico stringendo forte gli occhi che mi si gonfiano di lacrime, tengo lo sguardo basso "ho paura di innamorarmi di te"
Mi guarda sorpreso, mi osserva e poi posa una mano sulla mia guancia "e sarebbe così negativo?" Dice serio alzandomi il viso, trattengo il fiato per un attimo.
"Non voglio soffrire ancora" dico dolcemente.
"E se ti promettessi che non ti farò soffrire?"
Sorrido amaramente "non puoi promettermelo" dico mentre le lacrime mi rigano il viso "perché non posso restare con te"
"Perché?" Scuoto la testa posando una mano sulla sua "perché Luna? Perché non possiamo stare insieme? Diventerai un pirata e viaggeremo per il mare insieme"
"Capitano il mare mi sta chiamando" dico sorridendogli dolcemente, lo bacio sulle labbra "quando anche questa avventura sarà finita... dovrò andarmene"
"Cosa? Perché?"
"Mi dispiace, non posso scegliere" dico dolcemente, toglie la mano e io la prendo, porto la sua mano dietro la mia schiena "ho promesso, allo spirito del mare di andare con lui, per salvarvi" Mi guarda sorpreso e io sospiro "non volevo dirtelo"
Mi bacia zittendomi mentre sto per parlare di nuovo, resto ferma per un attimo e poi gli metto una mano sul viso ricambiando il bacio, si avvicina di più a me e le mie lacrime si mischiano alle nostre labbra, appoggia la fronte alla mia staccandosi.
"Non posso farlo" sussurro dolcemente "o dopo sarà ancora più difficile andarmene"
"Non andartene" dice dolcemente.
"Ho promesso al mare, non posso tornare indietro mi dispiace" dico con voce tremante singhiozzando, lo sposto appena e mi allontano da lui andando in coperta e poi nella mia cabina.
Vado a letto e piango silenziosamente stringendo il mio cuscino.

La mattina dopo mi guardo allo specchio e vedo che i miei capelli sono tornati castano chiaro mentre i miei occhi sono tornati verdi, sorrido gentilmente e li lascio sciolti indossando i vestiti del capitano, esco e salgo di sopra, il ragazzino si è ripreso, faccio colazione con gli altri e poi calano le scialuppe, andiamo a riva e guardo attenta la fortezza che ricopre gran parte dell'isola, rabbrividisco per un attimo.
"Okay ci siamo tutti?" Dice il capitano serio.
"Si capitano" dicono gli altri, non mi ha ancora rivolto la parola da stamattina, neanche il solito buongiorno, probabilmente è arrabbiato con me e non lo biasimo per questo.
Mi guarda negli occhi e annuisco, prendo la bussola.
"Portami al tesoro di Barbarossa" dico seria, l'ago gira velocissimo e indica la foresta.
"Di qua" Guido gli altri seguendo la bussola, resto attenta a ciò che mi circonda e mi blocco vedendo uno scheletro appeso, trattengo un attimo il fiato.
"Come...come ci è arrivato lassù?" Dice uno degli uomini.
"Pensate che ci sia qualcuno qui?"
"No è impossibile, quest'isola è abbandonata da tempo" dice il capitano osservando lo scheletro "forse era un prigioniero, andiamo avanti"
Annuisco e ricominciamo a camminare, ci inoltriamo sempre di più e arriviamo ad una grotta molto bassa.
"Dobbiamo entrare lì dentro?" Dice il capitano serio.
"Si" mi avvicino alla grotta e mi abbasso, è chiusa da un masso, ha il segno di una mano e un piccolo foro in cui va inserita la lacrima di una sirena.
Respiro profondamente e penso a tante cose, poso una mano sulla pietra e il capitano prende una mia lacrima facendola poi scivolare all'interno.
La pietra si illumina e rotola spostandosi, osservo l'interno.
"Vado prima io" dice il capitano abbassandosi, entra a carponi, poi entro anch'io e dietro di me Meeks seguito poi dagli altri, appena finisce questa specie di tunnel ci ritroviamo in una grotta enorme piena di tesori di ogni genere, collane, monete, bracciali e pietre preziose.
I pirati urlano festeggiando e si gettano sull'oro, cammino osservandoli attenta, si ricoprono d'oro felici di essere ricchi.
Vedo una pozza d'acqua che conduce fuori dalla grotta fino al mare.
Passo sul bordo continuando ad osservare gli uomini, qualcosa mi afferra una caviglia e tiro il fiato guardando in basso di scatto.
"Sheila" dico sottovoce.
"Luna, scappa con me, le altre guardiane vogliono ucciderli e hanno avvisato le ninfe" dice sottovoce "e le ninfe della foresta stanno arrivano li terranno con se e cattureranno anche te"
"Cosa?" Dico sorpresa.
"Ti prego Luna" dice supplicandomi con lo sguardo.
Guardo il capitano e il ragazzino che guarda un orologio d'oro.
"Sheila non posso abbandonarli" dico teneramente.
"Luna, perché ami così tanto gli umani?" Dice dolcemente con le lacrime agli occhi "ti prego ti prenderanno"
"Loro mi hanno trattata come se fossi per loro una sorella, un'amica, una madre, mi hanno trattata come una di loro e dopo che il mare mi ha rigettata sono stati gli umani a proteggermi e a sostenermi" dico dolcemente "non posso abbandonarli ora"
"Ami quel pirata?" Dice teneramente, guardo il capitano e sorrido teneramente.
"No ma tengo molto a lui" dico con dolcezza "li avviserò, grazie Sheila, ora va o ti scopriranno"
"Ti voglio bene sorella" dice sollevandosi sulla coda e abbracciandomi.
"Anch'io tanto" dico stringendola forte, restiamo attaccate qualche secondo e poi mi guarda dolcemente.
"Tieni questo, per proteggerti" mi da un pugnale.
"Grazie Sheila" annuisce.
"Sta attenta, addio sorella"
"Addio" dico dolcemente, se ne va gettandosi in acqua, mi alzo velocemente e corro dal capitano.
"Capitano" dico afferrandogli il braccio, mi guarda confuso "le ninfe della foresta tra poco saranno qui dobbiamo andarcene velocemente"
"Cosa?" Dice confuso "cosa sono le ninfe della foresta? Perché non ce lo hai detto prima?"
"Pensavo fossero solo una leggenda, sono esseri che all'apparenza sembrano meravigliosi, sono donne solitamente ma prendono forma diversa a seconda della persona, ti attirano e ti tengono prigioniero con del cibo incantato che ti fa desiderare di rimanere per sempre, ti tengono prigioniero e senza che tu te ne accorga ti mangiano l'anima e poi il cuore"
"Dobbiamo sbrigarci allora" dice serio, annuisco "pirati, prendete tutto quello che potete e andiamo via veloci prima che ci trovino"
"Chi capitano?"
"Qualcosa di veramente orribile" dico seria "veloci sbrigatevi"
Prendono di tutto riempiendosi le tasche e persino le mutande.

Il richiamo del mareDonde viven las historias. Descúbrelo ahora