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Stranamente la giornata passò bene. Così tranquillo, mentre girai l’angolo per andare a casa, qualcuno mi afferrò per il braccio trascinandomi.

Oof. Era meglio se non pensavo che tutto fosse andato bene. Nel frattempo sempre la stessa mano mi portò i polsi sul muretto di un vicolo cieco.

Pensavo fosse Jungkook, così iniziai a parlare. «Mi fai male, cog-» non era Jungkook.

Era un trent’enne tutto fatto e mi guardava sbavando. «Lasciami anda-» prima che potessi esclamare qualcosa, quest’ultimo si avventò sulle mie labbra per ammutolirmi.

Iniziò a baciarmi. Era estremamente forte. Non riuscivo né a spingerlo, né a calciarlo. Aiuto.

Magari fosse stato Jungkook. Iniziai a piangere pregando che quel tizio si staccasse da me, cosa che non voleva proprio fare. Iniziò con la gamba a spingere in mezzo alle mie, ma cercavo di tenerle più strette possibile cercando di non fare entrare la sua tra le mie. Con una sola mano mi teneva i polsi sopra la testa, mentre mi baciava. Con la mano libera iniziò a toccarmi ovunque, quindi non potevo fare altro che piangere e mantenere gli occhi chiusi.

Sentivo qualcuno parlare, la voce mi era familiare.

«Sì, sì ci vediamo dopo al parco. Ehi. Che ne dici se rapissi Taehyung obbligandolo quindi a venire con noi?» ridacchiò. Si era appoggiato da qualche parte. Jungkook. Aiutami. Mi balenavano solo queste due parole in mente, così pestai il piede dell’uomo facendolo urlare, ma non mollando la presa. Cosa che mi fece rimanere appiccicato a lui. Ovviamente in quell’istante potevo approfittarne. «Jungkook! Aiutami!» esclamai. Il tizio mi schiaffeggiò prima di tornare a baciarmi.

Mi aveva sentito?

«Mh, sì, sì, ciso Jimin, ho una questione da risolvere ora. A dopo.» chiuse la chiamata. Oh grazie al cielo. Non ci credo che l’abbia appena pensato seriamente.

«Hey! Hey tu! Come ti permetti a toccare quel ben di dio che solo io posso toccare!??» Wow. Roteai gli occhi. Mai si era arrabbiato così.

Forse perché il culo lo vuole tutto per se? Beh sarà per quello. Sentii la presa dell’uomo farsi sempre meno forte, Jungkook lo aveva lanciato per terra.

Così mi inginocchiai riprendendo fiato, sputando. «Non ho ancora finito.» un sorriso da maniaco assassino era presente nel volto di Jungkook, così osservai. Vidi quell’uomo venire preso a pugni ripetutamente da Jungkook.

Quando poi si accasciò a terra sanguinante. Mi avvicinai subito all’uomo in preda al panico. Lo aveva ucciso??? Dopo essermi accertato che respirasse, Jungkook si asciugò la fronte con il braccio. Era sudato e dannatamente sexy eeh??! Lo penso sul serio?? Beh andiamo al dunque.

Mi alzai guardando Jungkook. Gli corsi addosso con ancora le lacrime di prima e lo abbracciai. «Quello voleva... V-Voleva stuprarmi!!!» piansi nella sua maglietta a maniche corte la quale faceva sentire molto gli addominali e le braccia muscolose.

Arrossii, è evidente. Ma continuai a piangergli addosso. «Taehyung... Sai non ti vedevo così debole... Quel tizio non aveva forza.» mi shockai. Ovviamente io parlo di stupro e quello parla di forza. Cioè io boh. Che problemi lo affliggono?

Poi iniziai anche io ad avere problemi. Lo baciai sulle labbra. Volevo ricompensarlo. Ma quello a sbattermi al muro ora era lui. «Ahh, lo sapevo che non riuscivi a resistermi.»

«Sta zitto. Volevo solo ringraziarti...» appena sentita la parola “ringraziarti” i suoi occhi si illuminarono. «Quindi posso scoparti??» sorrise allegramente.

Beh.
Forse avevo voglia di farlo con un bel ragazzo strafottente.
«Fallo. Ma non qui e soprattutto NON. ORA.» si intristì, ma poi sorrise di nuovo prendendomi in braccio a mo di sposa. «Che fai?! Razza di stupido!»

Correva come non mai. Quando poi si fermò di fronte ad un’abitazione piuttosto grande. Che fosse casa sua?

Aprì la porta freneticamente, entrando, facendo le scale con non so quale minchia energia, sbatté la porta della sua stanza e mi buttò al letto.

«Ora possiamo farlo??» saltellava e sorridevs come un bambino felice. Brutto coniglio sexy assassino. Te la farò pagare. «Avanti.» arrossii, guardandolo in tutto il suo fascino mentre toglieva la maglietta.

Era uno spettacolo. Poco dopo sorrise maliziosamente, prima di calarsi e poggiare le sue labbra sulle mie. Avevo molta ansia e molte emozioni che mi volavano attorno. Iniziò poi a baciarmi il collo, prima di alzarmi la maglietta che mostrava il mio pancino. Sempre dal collo, scese coi baci verso tutto l’addome e la pancia, prima di iniziare a stuzzicarmi un capezzolo.

«A-ah...~ Jungkook. Poi fa p-piano. Sono ancora v-vergine...» nonostante la gentilezza nelle sue movenze di labbra, avevo paura che non lo fosse poi tanto con quell’aereo di due metri che si ritrova al posto del cazzo. Lui si limitò ad annuire, così poi dal capezzolo leccò da lì in giù. Fino al basso ventre. Sentivo molto caldo, molti brividi. Era la mia prima volta dopo tutto.

Le mie guance erano rosse dall’imbarazzo, avevo quasi le lacrime. Non nego di non essere diventato duro. Avevo le lacrime perché mi stava facendo aspettare. Iniziò poi a sbottonarmi i pantaloni, facendo intravedere i miei boxer azzurri pastello. Poi con i denti abbassò tutto, facendomi coprire dalla vergogna. Jungkook prese poi la mia mano con molta gentilezza portandola al suo viso baciandola. «Taehyung, non ti preoccupare.» sussurrò con talmente tanta pace che sembrava stesse preparando un uovo bollito. Mi tolse poi gli occhiali e finalmente anche lui si slacciò la cintura dei pantaloni abbassando anch’essi insieme ai boxer. Poi notai quanta bellezza avesse in corpo.

«J-Jungkook sei p-per caso un m-modello?» chiesi imbarazzato. Lo sentii ridacchiare. Aveva una voce fantastica. Nono aspetta. Sto facendo troppi complimenti. «Ah, sono così bello da essere addirittura un modello?» mi fece arrossire, nonchè mi coprì col lenzuolo. Che sniffai.

Odorava di un uomo degno di se. Odorava di Jungkook esattamente.

Poco dopo fui attirato da quest’ultimo che mi allargò le gambe, cosa che mi fece arrossire ancora di più. Se il giorno prima gli avevo fatto un pompino, eccomi qui, il giorno dopo a fare sesso con lui. Che situazione di merda. Soprattutto. IMBARAZZANTE. «Sto per metterlo, okay?»
Portai la mano alla bocca mentre l’osservavo piazzarsi bene tra le mie gambe, ero tutto rosso in viso. Poi sentii una presenza in me molto dolorosa. Urlai per appunto il dolore, versando le lacrime che prima avevo tenuto. Minchia ma c’ha un razzo. Poi si abbassò, baciandomi per rassicurarmi, asciugando anche le mie lacrime. Dio mio che sto facendo della mia vita.

«Appena sei pronto dimmelo, okay?» era gentile. Non come al solito. Oops. E se flsse sul serio un suo gemello??? Gli feci segno di iniziare, così lo sentii iniziare a spingere dentro di me. Era doloroso. Ma allo stesso tempo piacevole. Quindi eccomi qua, con le gambe aperte verso Jungkook che mi buca col suo razzo.

Gemetti, gemetti e gemetti. Mentre lui ansimava, certe volte facevo piccoli urletti poco virili in cui dicevo “Jungkook!”. Questa è una cazzata. Okay. Tra i gemiti ed il piacere, le sue spinte si fecero sempre più veloci, finché non colpì un mio punto sensibile. Orgasmai e poco dopo venni sul mio stesso petto. Lui poco dopo, uscì da me e venne sul mio petto anche lui. Facendo così mischiare i nostri fluidi. Poi si buttò stremato sul letto, affiancandomi. «Waa, è stato fantastico. È la scopata più bella che abbia mai fatto.» ammise. Ew, quel cazzo l’ha succhiato qualcun’altro. Quel cazzo l’ha preso qualcun’altro. Eppure... Perché mi è piaciuto, e il solo pensiero che se la faccia con altri mi fa ingelosire?

CAPITOLO PIÙ LUNGO DEL CAZZO DI JUNGKOOK AMATEMI.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 04, 2021 ⏰

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𝙁𝙧𝙤𝙢 𝙃𝙖𝙩𝙚 𝙏𝙤 𝙇𝙤𝙫𝙚 - 𝘒𝘰𝘰𝘬𝘝 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora