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-Bianco e nero?-
-Bianco e blu?-
-Solo bianco?-
-Basta io ci rinuncio. Come cazzo ho fatto ad accettare di uscire con lui?! Lo odio.-
Mi lasciai cadere a peso morto sul letto sbuffando e alzando gli occhi al cielo.
-Sì, quello voleva dire sicuramente scocciatura- mi parlò Ally.
-NON TI HO ANCORA DETTO COSA È SUCCESSO IERI- continuò lei.
-Parla- assottigliai lo sguardo.
-Stavo tornando qua in hotel e ho incontrato un ragazz davvero stra figo-
-E?- la esordii a continuare.
-ABBIAMO PARLATO E...-
-DIO, PARLA!- le sbraitai contro.
-Mi ha chiesto il numero- finì tutto d'un fiato emozionata.
-Voglio subito vedere una foto, hai l'Instagram?- le chiesi ingenuamente sapendo già la risposta.
-Ovvio, ti pare di no? Sono una ragazza e le ragazze sono abili stalker- disse lei con fierezza accompagnata da me che alzai gli occhi.
-ODDIO, è davvero carino- le dissi per farla arrabbiare.
-Solo carino?!- mi urlò contro.
Io mi misi a ridere.
Era davvero molto bello, il viso angelico, biondo e con gli occhi azzurri."Solito tipo di Allison" pensai.
-Complimenti Allison- le feci un applauso ironico.
-Come se i tuoi ragazzi non fossero tutti così- risi.
Mi lanciò un'occhiataccia che quasi mi spaventò e tornai a pensare all'uscita. Il panico mi assalì nuovamente e decisi di farmi una doccia fredda.
In teoria questo sarebbe dovuto essere il penultimo giorno qua alle Hawaii, "per fortuna che ho un'amica come Rachel", pensai.
Era vero, si era resa disponibile ad ospitare me ed Ally e ciò implicava che ci saremmo state noi a romperle le palle per diversi giorni.
Non avevo ancora chiamato i miei genitori.
Dopo questi pensieri accesi l'acqua della doccia ed entrai in essa, tra le 3 pareti di vetro, tra cui una scorrevole e 1 parete in marmo lucido nero, come il resto del bagno. Era molto bello.
Farmi una doccia fredda mi aiutava a calmarmi, a pensare.
Rimanevo vari minuti seduta con il getto d'acqua sulla schiena e lo stesso feci quel giorno.
Mi venne addirittura in mente cosa mettermi e che non sarebbe stato poi così eccessivamente terribile, forse, vero?

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16.00:

Non so perché fossi in ansia ma le mie dita continuavano a giocherellare tra loro e a torturarsi tirandosi, come del resto le mie gambe che non riuscivano a stare ferme.
"Dopo questa merda di uscita, non dovrò più cedere a quella faccia da cane bastonato che si ritrova".
-Oh? Bimba?-
Avevo Dylan davanti agli occhi e manco me ne ero accorta. Mi stava chiamando e probabilmente pensava fossi spiritata o qualcosa di simile.
-Sì, sì scusa Dyl stavo pensando-
Sbarrai gli occhi dopo essermi accorta di averlo chiamato così e lui scoppió a ridere.
-Tranquilla, Dyl mi piace-
Scossi la testa rassegnata a destra e sinistra e mi scappó una leggera risata che nascosi subito. Penso se ne fosse accorto con la coda dell'occhio.
-Che bimba ch...-
-No! Zitto!- lo riuscii a fermare prima che finisse la frase.
-Mi scusi- alzó le mani in segno di resa ridendo.
-Sai, bimbo, non so neanche cosa io ci faccia qua quando potrei essere sul letto a guardate Teen Wolf- lo sfidai.
-Ho la risposta- mi disse.
-Vai, spara- lo esordii a parlare.
-Sei attratta da me, bimba-
Mi si avvicinò all'orecchio, inutile dire che andai in tilt.
Provai a salvarmi il culo ribaltando la situazione, dal momento che lui capì fossi entrata in trance dopo quel suo contatto ravvicinato.
-Risposta sbagliata, bimbo- gli sussurrai a mia volta.
-Quello sei tu-
Feci per allontanarmi da lui e riprendere a camminare quando la sua mano toccò la mia.
Oh merda.
Prima di poter riprendere l'uso delle mie facoltà mentali mi ritrovai con le sue labbra sulle mie.
"Cazzo. E ora cosa cazzo faccio? Mi stacco da quelle labbra soffici e morbide che avevo desiderato fin da subito (ovviamente per attrazione), o trattengo la mia bocca sulla sua?", mi chiesi mentalmente, immobilizzata.
Non sapevo cosa fare.

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Heii, sono tornata dopo un po'di tempo ahahah

Our Obsession - Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora