Pillole di Star Wars

P1+P3: Luke e Mara, un bacio/lacrime

Richiesta di pantofolina19 . A quanto pare l'altra one shot con questi due è piaciuta, sono felice. Mentre la scorsa volta era tutto dal punto di vista di Mara, qui siamo più nell'ottica di Luke.

Premessa: ovviamente quando parlo di questi personaggi non rispetto granché i canoni temporali e di trama di Legends, altrimenti non funziona e mi tocca strizzarmi il cervello per inserirmi in storie così complicate e formate da un sacco di libri. Preferisco usare la mia fantasia, tanto secondo il canone attuale le mie fanfiction e la trilogia di Thrawn hanno lo stesso valore (rip). Non considererò molto i libri, sfrutterò solo i personaggi.

La settimana di Luke Skywalker era iniziata bene, con l'assegnazione di una missione diplomatica in coppia con Mara Jade, ma stava proseguendo in maniera decisamente negativa, con la suddetta missione che si era rivelata destinata a un ambiente poco piacevole.

Cloud City era l'ultimo posto nella galassia in cui Luke voleva ritornare: la prima volta in cui era riuscito a riflettere lucidamente su ciò che era accaduto sul pianeta Bespin aveva deciso che non ci avrebbe più rimesso piede. E invece eccolo lì, a scendere dalla nave di Mara con un prepotente senso di nausea e a contemplare le nuvole con un misto di stupore e disgusto.

"Hai intenzione di rimanere lì impalato tutto il giorno, contadino?" domandò Mara, sorprendendo Luke alle spalle. Il Jedi non aveva nemmeno notato che anche lei era scesa dalla nave, immerso com'era nei suoi pensieri non troppo allegri.

"Scusami" le rispose. "Mi sono distratto un momento. Andiamo?".

"Sì, andiamo a liberarci della mandria di diplomatici" replicò lei. "Non ho voglia di rimanere qui una settimana".

Luke annuì; mai era stato così d'accordo con la ragazza dai capelli rossi.

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L'incontro con il comitato insieme al quale i due Jedi dovevano discutere di questioni economiche si concluse abbastanza in fretta: gli amministratori che avevano ereditato la miniera di Lando avrebbero abbassato i prezzi sulle esportazioni in accordo con la Nuova Repubblica.

Sarebbe stato tutto perfetto se solo i dirigenti non fossero stati così felici del buon esito del negoziato da voler offrire ai due Jedi un tour completo del loro piccolo regno minerario.

Luke stava iniziando a sudare freddo mentre percorreva i corridoi immacolati che ricordava con allarmante chiarezza, quelli in cui aveva visto Leia prigioniera, Han congelato nella grafite e Boba Fett che li portava via entrambi. Rabbrividì e distolse lo sguardo dal punto in cui ricordava di aver visto sfilare il triste corteo.

Si impose di smettere di lasciarsi condizionare da un passato che ormai era superato: un Jedi non avrebbe dovuto abbandonarsi a emozioni che non erano nemmeno legate al momento presente. Sospirò e continuò a seguire gli amministratori nel loro piccolo giro turistico.

Mara, tuttavia, sembrava aver intuito che qualcosa non andava.

"Stai bene, contadino?" domandò, mantenendo il suo consueto tono impertinente che nascondeva bene la serietà delle sue intenzioni.

"Sì, non preoccuparti" rispose Luke. "Sono già stato qui, ecco tutto".

"Ah". Mara annuì e continuò a camminare, comunque non convinta dalla spiegazione incompleta del collega.

Uno dei funzionari locali interruppe la loro breve conversazione intromettendosi tra loro con un sorriso smagliante.

"Stiamo per visitare i reattori e i siti di lavorazione dei gas Tibanna!" disse con un sorriso smagliante, evidentemente più eccitato dei due ospiti. "Prego, cavalieri Jedi! Proseguiamo! Non siete ansiosi di vedere?".