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Sorrido, mentre mordo l'unghia del mio pollice e ho il corpo arrotolato tra le lenzuola.
«Mi ero dimenticato quanto sei bello, con i capelli spettinati e le guance rosse» dice.
Fa un tiro dalla sigaretta e io nascondo io viso nel cuscino per qualche istante, per poi guardarlo di nuovo.
Lui ridacchia.

Mi alzo, indosso dei boxer e la sua maglietta. Lo raggiungo, mettendomi a cavalcioni su di lui.
Gli prendo la sigaretta e faccio un tiro, dopo la spengo e infilo le dita tra i suoi capelli.

«Guarda che sono serio, Tae» dico. «Non ho intenzione di dividerti con nessuno.»
Annuisce e stringe i miei fianchi.
«Neanche io voglio dividerti con qualcuno.»
«Non sono io che tra meno di un mese mi sposo, ma nel frattempo mi scopo il mio ex.»

Assottiglia gli occhi e io mi alzo, con un sospiro. Mi gratto la testa, mentre raggiungo la cucina.
«Dai, piccolo...» sospira. Sento le sue braccia circondami la vita, da dietro mentre sto versando del latte in una tazza.
«Lo sai che sei l'unico» sussurra al mio orecchio. «E lei questo lo sa?» Gli chiedo. Giro leggermente la testa. «Lei sa che sono l'unico?»

«No» risponde. Sospiro e mi massaggio le tempie. «Pensavo di essere stato chiaro.»
«Lo so.»
Mi giro di scatto e lo guardo. «Davvero?»
«Allora dimostrami che sono davvero l'unico. Che vuoi solo me.»

La mia voce esce con un tono di sfida, che lo fa ghinare.
Prende i fianchi con le mani. «Sicuro?»
«Sì.»
Gira il mio corpo e io sussulto. Sento il suo respiro sul mio collo.
«Adesso, sta fermo.»

Mi abbassa i boxer, lentamente e sfiorando la pelle delle mie gambe, facendomi rabbrividire sotto al suo tocco.
«Succhia» sussurra, mettendo due dita davanti alla mia bocca. Sbatto le palpebre.
«Avanti, piccolo.»
Deglutisco e prendo le sue dita in bocca.

«Così, bravo.»
Le toglie. «Piegati sul bancone.»
Eseguo e sento la sua mano accarezzare la mia natica, per poi colpirla. Sussulto, ansimando.
Sento le sue dita farsi spazio dentro di me.
Mi lascio uscire un gemito.

«Oh d-dio» sussurro, leccandomi le labbra.
L'altra mano, stuzzica i miei capezzoli.
«C-cazzo.»
Alzo leggermente il busto e divarico le gambe, volendo di più.

«Sei una fottutissima tentazione per me.»
La sua voce suona incredibilmente roca e profonda al mio orecchio.

Toglie le dita e io sgrano gli occhi.
«C-cosa fai? N-non fermarti.»
Gira il mio corpo e mi fa sedere sul bancone. Divarica le mie gambe, per starci in mezzo.
Tira fuori la sua intimità ed entra in me, facendomi gemere sonoramente.

Butto la testa all'indietro. Tira i miei fianchi, avvicinandomi a lui. Stringo i suoi capelli, mentre i nostri visi sono vicinissimi.
Ansimo accarezzando le sue labbra.

«Hai capito adesso?» Domanda sul mio collo, mentre continua a spingere dentro di me, con forza. «Hai capito che sei l'unico?»
«Cazzo s-sì ma - stringo le sue guance tra il pollice e l'indice, facendo incontrare i nostri occhi - se ti f-fermi ti uccido.»

Ridacchia e aumenta la potenza delle spinte.
Siamo sempre stati quel genere di coppia che passa praticamente tutto il tempo a scopare, ma non ci interessa. Scopiamo come pazzi, ma ci va bene così.

Circondo il suo collo con le braccia e faccio incontrare le nostre labbra.

Sto cercando la dannazione eterna, con il mio serpente tentatore.
Sorrido, guardandolo negli occhi. Essere dannati non è poi così male, alla fine.

«Quanto mi ami?» Chiede, con i denti stretti.
«D-da morire.»
Tocco le sue guance con le mani. «Da morire?»
Annuisco, sfiorando le mie labbra con le sue.
«Da morire.»

SHATTER those MISTAKES || Taekook Where stories live. Discover now