Sweetness gold

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Il freddo della notte non lo stava facendo dormire.
Il gelo s'infilava come una lingua sotto le lenzuola a ogni movimento.

Berthold si rigirò facendo volare via con i piedi le coperte, sbuffando si portò una mano sulla fronte. Invano cercò di prendere sonno e la cosa gli riusciva difficile così decise di alzarsi dal letto e silenziosamente sgusciò dalla porta del dormitorio. Magari fare due passi gli faceva bene.

In mezzo al bosco, nel silenzio e al freddo Berthold si lasciò prendere dai ricordi. Si adagiò su un tronco, stendendosi rivolto verso il cielo immenso e pieno di stelle mentre la luna faceva da padrona.

"Come siamo arrivati a tutto questo?" La sua voce si soffocava nel buio.
Una lacrima gli rigò il viso che alla luce della luna risultava pallido. Voleva ritornare a casa.
"Casa" Sussurrò. La parola gli risultava quasi estranea.
Dopo un periodo che per lui era risultato eterno decise di rientrare. Una voce calda e famigliare lo fece quasi sussultare
"Non riesci a dormire?" Gli occhi d'oro dell'amico lo scrutavano
Un po'in imbarazzo il moro si ricoprì cercando di scaldare il corpo "Mi manca casa"
Entrambi i visi erano al pari.
Reiner senza dire nulla fece scivolare una mano accarezzando i capelli scuri di Berthold
"Lo so, manca anche a me" Detto questo si rigirò dando le spalle all'amico "Cerca di dormire, domani abbiamo un allenamento estenuante"

La pioggia e il vento non aveva dato tregua alla corsa mattutina e l'istruttore non dava cenno di riposo
L'addestramento proseguì con la manovra tridimensionale, mettendo in difficoltà l'intero gruppo. Senza dare troppe attenzioni a Berthold, Reiner lo studiava cercando di capire se era in forma per dare il massimo quella mattina.
Il movimento tridimensionale stava dando qualche difficoltà a Berthold, la notte prima non aveva riposato bene, in più i ricordi offuscati degli anni passati lo avevano demotivato.
Sfiorò con il busto un ramo che gli fece perdere l'equilibrio delle corde che lo stavano sostenendo, con la coda dell'occhio vide l'amico d'infanzia lanciargli un'occhiata di rimprovero.
"Bertl muoviti!" Lo superò Reiner dandogli una pacca sulle spalle come segno d'incoraggiamento.

L'unica cosa che desiderava in quel momento era farsi una doccia calda e ristoratrice, Berthold si infilò sotto il getto d'acqua calda. L'addestramento era stato avvilente, non era riuscito a dare il meglio di sé.
Alzò il viso verso il getto d'acqua, con una spugna delicatamente si massaggiava le spalle indolenzite, il torace, i bicipiti magri e ben delineati. I segni rossi dell'imbracatura della manovra tridimensionale non perdonavano mai, soprattutto se eri in tensione, nelle parti più delicate si potevano creare degli ematomi.
Lo scroscio dell'acqua calda lo stava aiutando a rilassare i nervi di quella giornata.
"L'ultimo che esce dalle docce deve portare la biancheria sporca alla fontana e lavarla" La voce calda di Reiner gli fece incrinare la testa, aprì in una fessura gli occhi e un piccolo sorriso maliziosi si disegno sul suo volto, osservando davanti a sé la figura del biondo, coperto solo da un asciugamano alla vita
"Siamo noi gli ultimi?"
Senza dare modo di controbattere Reiner lanciò un asciugamano "Muoviti e andiamo a fare la biancheria. Prima di cena vorrei aver finito"
Il moro sorrise, raccolse l'asciugamano ormai bagnato "Ops...non posso più asciugarmi, vieni qui da me?"
Il biondo giro leggermente il volto evitando gli occhi verdi dell'amico, le guance si colorirono di rosa "Facciamo svelti, non voglio destare sospetti"
Si avvicino facendo scivolare l'asciugamano lungo le gambe, il membro leggermente gonfio dall'erezione. Senza dare tempo di rispondere Berthold si senti avvinghiato da un abbraccio, con prepotenza Reiner si approprio delle sue labbra mordendole e succhiandole, giocando con la lingua.
Lascio un gemito soffocato mentre sentiva il membro strusciare contro il suo svegliandolo.
"Reiner fermo..."Boccheggio cercando di staccarsi dal corpo del biondo.
Gli occhi color ambra lo fulminarono "Girati" la voce gli usci quasi ruggendo.

L'acqua era diventata bollente su entrambi i corpi.
Reiner si stava spingendo dentro Berthold con foga, ansimando e gemendo.
Berthold con le mani appoggiate al muro, la schiena inarcata in avanti si stava trattenendo per non venire il prima possibile; senti la mano dell'amico accarezzarli la schiena, salire fino alle spalle e stringere leggermente il collo, un gemito più forte gli usci dalla bocca. Un tremito lo scosse stringendo la fessura attorno al membro del biondo.
"Aaah...Bertl" Reiner si ritrasse prima di venire sulla sua schiena. Fece un respiro profondo appoggiando la testa in mezzo alle spalle dell'amico, poi, gli bacio il collo lasciando un succhiotto "Tocca a te"
Berthold si giro verso di lui, un po'provato e anche dolorante, noto negli occhi dell'amico la lussuria che desiderava.
Sorrise dolcemente "Posso baciarti come voglio io?"
"Basta che fai in fretta, non abbiamo tempo"
Berthold annui.
Prima bacio la fronte, poi gli occhi e infine le labbra fine e delicate, senza pretese si fece spazio cercando la lingua del biondo, succhiandola.
Fece appoggiare Reiner alla parete, lecco il collo, bacio il petto e scivolo lungo il ventre fino ad arrivare al membro, che stava chiedendo solo un po'di attenzione per risvegliarsi un'altra volta. Fece scivolare il glande mostrando il prepuzio, alzando gli occhi verdi in quelli oro dell'amico premette la lingua contro l'apertura.

Sospiro prima di lasciare un gemito più forte, accarezzo i capelli scuri attirando l'attenzione, lo fece staccare dal membro turgido.
Berthold si lecco le labbra, si alzo sovrastando l'amico di un paio di centimetri, inarcando la schiena si avvicino all'orecchio pizzicando il lobo "Ti desidero, girati"

Reiner con le mani bloccate dietro la schiena dall'asciugamano sentiva il membro farsi spazio dentro di lui, scivolando sempre più in profondità. Entrava e usciva. Giro il volto guardando di sbieco il moro che ansimava, la bocca schiusa mentre il volto era in estasi. Mugugno sotto una spinta più forte delle altre.
"Cazzo!" Inarco di più la schiena allargando maggiormente le gambe.

Sentiva Reiner impaziente. Berthold era stato obbligato a legare le mani dell'amico, non era in grado di stare fermo, si sarebbe toccato. Alzo lo sguardo incrociandolo con il suo. Mosse il bacino spingendo il membro in profondità, blocco il movimento, poi si avvicino a lui mordendo il lobo dell'orecchio, baciando il collo. Noto gli occhi del biondo socchiudersi mentre la bocca cercava ossigeno, senti il corpo sussultare cercando di muovere il bacino avanti e indietro.
"Fammi venire, non resisto più" Gli occhi oro lo stavano implorando.
Il moro diede un'altra spinta con il bacino.
Reiner si stacco dal muro con prepotenza si avvicino alla bocca dell'amico baciandolo e possedendo la lingua, quasi mordendola. Senti stringere i fianchi mentre entrambi si muovevano scontrandosi.

Stava arrivando al limite.
Con una spinta decisiva Reiner si libero dall'orgasmo lasciando un gemito più forte degli altri.
Berthold lo segui venendo dentro di lui.
Rimasero in silenzio sotto il getto di acqua calda, Reiner appoggiato con il petto al muro cercando fiato e Berthold con la testa appoggiato alla sua spalla soffiando.
Fu il biondo a parlare per primo "Usciamo prima che venga qualcuno a cercarci"
Berthold non fece altro che annuire.

Entrambi si asciugarono, si vestirono e corsero a lavare i panni sporchi alla fontana. Arrivarono in ritardo per la cena, ricevendo osservazioni da tutti i compagni, per il resto fu una sera come le altre.

Prima di coricarsi a letto Reiner osservo Berthold immerso nella lettura, attiro la sua attenzione
"Questa notte se non riesci a dormire, non uscire da solo"
Gli occhi verdi lo studiarono, poi si abbassarono
"Va bene" ci fu esitazione poi il moro lo guardo nuovamente, mosse una mano sfiorando i capelli biondo "Grazie Reiner"

ASSORBIMENTOWhere stories live. Discover now