Never before

162 14 23
                                    


*Nota Autrice
‼️ Piccolo disclaimer: questa storia contiene scene 'spicy' (nulla di troppo spinto ma decisamente più del solito). Grazie per l'attenzione e buona lettura!

"Per quanto ancora potrà andare avanti?"

Domandò Aziraphale guardando fuori dalla finestra.

"Magari tra un paio d'ore smette..."

Rispose Crowley senza aver colto la vera questione.

"Intendevo tutto ciò... insomma, non è strano che nessuno si sia accorto di noi?"

Il demone ruotò gli occhi esausto.

"Ci risiamo. Non puoi semplicemente vivere sereno per una volta? Finirai per farmi preoccupare di nuovo..."

La pioggia scendeva copiosa quella sera mentre i due attendevano di farsi un tè.
Aziraphale osservava le gocce che colpivano il vetro prima di cadere fino a dissolversi sulla base.

"Non sparirò magicamente se è questo che temi. Ma non posso negare di essere preoccupato per il nostro futuro.. tu non ci pensi mai?"

Crowley chinò la testa sbuffando come al suo solito.

"Certo che sì! Ogni giorno. Ma provo a non pensarci e mi concentro a godermi il momento perché è questo che conta Aziraphale. Il presente."

"Ed alla nostra fine non ci pensi? Se dovesse scoppiare un'altra guerra che ne sarebbe di noi? Saremo costretti ad ucciderci a vicenda.. io..io... non potrei mai.."

Il suo respiro si fece più affannoso.

"Angelo, guardami."

La sua voce era calma e rassicurante mentre Aziraphale palpitava in preda al panico.

"Non potrei mai impugnare una spada contro di te, in generale non vorrei mai doverla usare..."

La sua mente ormai stava divagando in previsione di un possibile conflitto tra Paradiso e Inferno. Chiamiamola pure come la 'fine dei conti'.
La cosa che spaventava di più Aziraphale, ed anche Crowley in fondo, è che quel giorno prima o poi sarebbe davvero arrivato. Oltre l'Armageddon. La guerra finale che vedrà solamente un unico vincitore. Ed era abbastanza ovvio che uno dei due avrebbe perso.

"Aziraphale respira. Concentrati su qualcos'altro. Ecco.. sulla mia voce o sul suono del bollitore."

"Come fai ad essere così calmo?!"

"Per l'amor di Satana dillo che vuoi litigare.."

"Io non voglio discutere con te!"

"Ed allora perché insisti a tediarmi  con questa questione?!"

"Perché mi assilla costantemente, Crowley. Tu che faresti?!"

"Ti prego, non farmelo dire."

"Mi dispiace..."

Crowley sospirò nuovamente.
Loro potevano battibeccare, stuzzicarsi a vicenda dandosi delle scoccianti frecciatine ma in realtà evitavano di litigare veramente.
Forse perché non sarebbero mai giunti ad una fine.
Se c'era un argomento che gettava le basi per un chiaro litigio era il futuro, o meglio, il loro destino.
Aziraphale, schiacciato dal peso dell'ignoto, passava interi periodi a fantasticare le possibili opzioni, vivendo ogni scenario plausibile con una terribile angoscia che finiva per trasmettere a Crowley. Lui, che invece faceva di tutto pur di evitare l'argomento.

"Mi dispiace, ma devo chiedertelo..tu che faresti?"

I suoi occhi si erano velati di malinconia mentre si teneva a distanza dal demone taciturno.

Our days on Earth Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora