-Capitolo 1-

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T/N's pov
Erano circa le tre di notte quando uscì dalla discoteca affollata.

Indossai il mio giubbotto impermeabile, che copriva il top bianco scollato che stavo indossando in quel momento, e parte della minigonna nera.

Non sono davvero quel genere di persona che va in discoteche per passare le serate, ma ho deciso di provare comunque.

Mentre camminavo per tornare a casa mi sentivo particolarmente osservata.

Preferì non farci molto caso, visto che già girare di notte vestita in questo modo non è la cosa più sicura, soprattutto per le strade di Tokyo.

Con la coda dell'occhio vidi qualcuno seguirmi.

Era un uomo completamente vestito di nero, con lo sguardo malizioso e sulla cinquantina.

Deglutì, cercando di ignorare tutto.

Magari stiamo solo percorrendo la stessa strada, cosa che sarebbe probabile.

Presi un respiro profondo e decisi di fare un giro abbastanza strano, come per esempio ripercorrere zone in cui ero già stata.

Ora avevo la conferma che ero seguita.

Ero così sovrappensiero che non mi accorsi nemmeno di essere in un vicolo cieco, con alcuni scatoloni.

L'uomo ne approfittó, spingendomi contro il muro.

Mi afferró per un polso e io ero spaventata a morte.

<<Lasciami!! >> urlai mentre le lacrime mi scorrevano sul viso, mentre venivano tinte dal nero del mascara.

<<Zitta puttana! >> urló lui infastidito.

Notai un'asse di legno vicino a me, e decisi di sfruttarla.

Gliela tirai in testa guadagnandomi un leggero vantaggio.

Mentre correvo notai una figura, precisamente un ragazzo.

Non sapevo se fosse affidabile o meno, peró non avevo molta scelta.

Corsi verso di lui e mi aggrappai al suo braccio.

Lui sussultó, e fece per scollarmi di dosso finché non vide il mio sguardo terrorizzato.

Si tolse gli auricolari, guardó indietro e vedendo l'uomo capì tutto.

Il ragazzo si giró assottigliando lo sguardo.

Era così freddo e minaccioso che avrebbe potuto far tremare chiunque.

<<Oi, qualche problema con la mia ragazza? >> chiese lui alzando il mento.

<<No no, era ubriaca e-->>

<<Zitto sporco maiale >> disse stringendomi a sé.

<<Non c'è bisogno di scaldarsi, non è successo nulla >> rispose l'uomo mettendo le mani avanti.

<<Lurido verme, persone viscide come te non dovrebbero ancora essere in circolazione >> disse irritato.

<<Vattene, o ti prendo a calci fino a che soffocherai col tuo stesso sangue>> disse facendo scappare con la coda tra le gambe l'uomo.

<<Stai bene? >> mi chiese guardandomi.

<<Sì... Ti ringrazio >> dissi sorridendogli ancora un pó scossa.

<<Abiti con qualcuno? >> mi chiese.

<<No, mi sono trasferita qui per continuare gli studi >> ammisi.

<<Capisco. Alle 7:30 ti accompagno a casa, per adesso resti a casa mia. Non accetto un no come risposta, quel tipo potrebbe tornare >> rispose precedendomi.

Non fiatare e prendimi per mano ❤︎Levi x Reader ❤︎Donde viven las historias. Descúbrelo ahora