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Sono arrivati infermieri e medici per farmi i prelievi e togliermi un po di aggeggi che avevo in tutto il corpo. Hanno fatto uscire mia madre,il quale è andata a chiamare mio padre e a  telefonare a tutta la famiglia del mio risveglio dal mondo dei morti. Mi dicono che per oggi è meglio non avere altre visite, troppe emozioni stancano. Domani potrò vedere mio padre e mia sorella, mi dicono anche che devo riposare perché in serata passerà anche il fisioterapista per riabilitazione Mi sono addormentata per un paio di ore, fuori è scuro, non so ne il mese ne il giorno in cui siamo. Non ho chiesto e non mi è stato detto. Mi sento stravolta, e stanca. Ma per un secondo mi è sembrato di riuscire a muovere le braccia con meno stanchezza. Ho preso delle pezze imbevute di acqua che mi hanno lasciato sul comodino e mi sono bagnata le labbra, la sete mi ha fatto svegliare. Provo a suonare il campanello, voglio che mi accendino anche la luce, non sopporto tutto questo buio. Appena suono, una ragazza giovanissima, con un grembiule bianco viene. Mi chiede come sto e di cosa ho bisogno, non riesco anche a parlare, quindi mi faccio capire a gesti. non so come ma capisce, mi alza il letto e mi ritrovo seduta, mi gira la testa e mi sento debole, ma lei rimane vicino a me fino a che il mondo si ferma e smette di girare. " Marta, non puoi ancora bere, ma prometto che appena il medico mi da il suo consenso vengo e ti faccio bere. Posso fare qualche altra cosa per te?" Prendo la lavagna e provo a scrivere: "GIORNO ANNO" non è proprio leggibile ma comunque rispetto a prima le mani mi seguono. "Siamo nel 2017 il 4 gennaio, sono le 17.30. Hai bisogno di altro tesoro?" guardo i fiori che sono ovunque nella stanza e scrivo: "COME MAI CI SONO TANTI FIORI" lei mi guarda e sorride " In realtà, tesoro, nessuno di noi lo sa. Tutti i giorni, da quando sei qui una persona manda un fattorino con un mazzo di fiori, invece il 30 Gennaio il giorno del tuo compleanno manda un fascio di rose rosse gigante. Speravo che tu quando ti fossi risvegliata ci potessi togliere questo mistero." penso subito a Paolo. Forse non si è dimenticato di me. Guardo l'infermiera e lei con occhi audaci mi dice. " ci sono dei bigliettini, che noi abbiamo conservato sempre con cura. Li vado a prendere?" muovo la testa in assenso e scompare nel corridoio. Vedo il mio cellulare sul comodino, non riesco a sporgermi per prenderlo, ma l'infermiera entra e vede che lo sto guardando. Me lo passa si siede sulla sedia vicino al letto, e mi dice " Allora io sono curiosa e tu ? vediamo chi è questo spasimante?" Sono quasi sicura che sia Paolo, due anni fa ci amavamo tanto e avevamo deciso che dopo gli studi avremmo girato il mondo insieme. Scrivo si sulla lavagna e lei inizia ad aprire le bustine, che sono tantissime dentro il sacchetto e di colori differenti. inizia con uno di colore giallo, "Allora vediamo cosa dice. : n°317 ti penso. Oggi guardavo il mare davanti a me, e mi chiedevo se tu un giorno saresti tornata a guardarlo a sentirne i profumi, a Torino non c'è il mare ma oggi spero di portarne il profumo, ho ordinato il 317 mazzo dei tulipani, blu come il mare e per ciò che significano sono andato su Google e ho visto che hanno benefici rilassanti viene spesso attribuito un potere antistress esprimibile nel linguaggio dei fiori come un augurio per la fine delle preoccupazioni e dona pace e serenità. Eccoti dono questo. Ciao Marta, tuo P." ecco questo è tutto. Romantico P. chi è ?" ho le lacrime che scendono calde sul mio viso, scrivo : PAOLO IL MIO RAGAZZO lei mi guarda e sembra voler pesare le parole prima di pronunciarle. " Forse è meglio che accendi il cellulare, tua madre, qualche volta si confidava con me, prendevamo un tè insieme e le tenevo compagnia quando tuo padre doveva andare a lavorare. Mi risulta che Paolo sia sparito, se non sbaglio ha lasciato una lettera a tua madre, puoi chiedere a lei, mi spiace tesoro, davvero. Adesso torno al mio lavoro, domani leggiamo altri bigliettini ok? te li lascio qui vicino al letto" mentre si alza e li appende a un gancio sul letto.  Nel frattempo, arriva il fisioterapista. Si presenta, chiacchiera con me, ma in realtà da solo e poi mi dice " Dai facciamo così guardiamo come sono a livello muscolare le tue gambe." sgrano gli occhi e lui mi riassicura " Non Marta non preoccuparti, non voglio provare a farti alzare, anche perché cadresti come un sacco di patate" e ride di gusto, quest'uomo è strano cavolo si ride, a me no non viene da ridere. mi tira giù le coperte, è noto solo in questo momento che indosso un pigiama orribile, con gli orsetti. Io uccido mia madre appena potrò alzarmi da qui. Il medico ci mette del suo " Ma che bel pigiamino con gli orsetti" tono sarcastico con quel fastidioso sorriso sfottò. Cerco la lavagnetta ma è finita sotto la coperta che mi ha girato il simpaticone. Gli faccio un mezzo sorriso sprezzante e lui se la ride ancor di più. " che hai hai perso la lingua? " alzo il dito medio. Lui si mette a ridere, mi prende una gamba e la tira su, poi la rimette giù e prende l'altra. Mi guardo le gambe sono piccolissime, altro che muscoli. Non mi alzerò mai da questo letto odioso. Lui sembra capire e mi dice. " Allora signorina, lei tue gambe non sono messe benissimo ma ho visto di peggio e con ottimi risultati, uno di questi pazienti messo peggio di te, quest'anno ha fatto la maratona di New York, quindi smettila di compiangerti vedrai che con il duro lavoro andremo lontano noi due." Mi prende la mano mi alza il braccia e si batte il cinque da solo. Mi chiedo se questo è davvero il fisioterapista oppure uno che mi prende per il naso. Continua " allora diventerò la tua ombra, da domani mattina iniziamo la fisioterapia, verrò alle 8.00 puntuali." Mi guarda e aspetta che dica qualcosa " ah già che sei ancora in fase il gatto ti ha mangiato lingua."

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