Capitolo 1.

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POV MARTINA.
Come tutte le mattine, sono in ritardo. Sono al mio ultimo anno di liceo, me la cavo molto bene a scuola, ma la sveglia presto è sempre stato un mio grande difetto.

Scendo di corsa al piano di sotto, addento un toast con marmellata e saluto di fretta. Prendo le chiavi della macchina e cerco di arrivare a scuola ad un orario decente. Ho preso da poco la patente, ma devo dire che me la cavo. Almeno non ho mai investito pedoni o fatto incidenti, almeno per ora.

Mio padre Alejandro è un importante coach di boxe, allena gli atleti per i campionati nazionali e internazionali e ama il suo lavoro, mentre mia mamma che si chiama Mariana, si occupa di grafica pubblicitaria. Lei al momento è fuori città, ha avuto un brutto litigio con mio padre ed è partita.
Siamo benestanti, abitiamo in una bella villa in centro a Buenos Aires.

Io non so ancora cosa voglio dal futuro, vorrei solo essere sicura di prendere la strada giusta, sono una perfezionista.

Arrivo a scuola, giusto in tempo per entrare in classe prima del suono della campanella. Ad aspettarmi sulla porta ci sono le mie fantastiche amiche Mercedes, Lodovica e Candelaria. Siamo un quartetto dai tempi delle medie,inseparabili.

Mer è la classica figona del gruppo, bionda,occhi azzurri con un fisico da modella; tutti i ragazzi le sbavano dietro, ma lei non dà confidenza proprio a nessuno.
Lodo ha origini italiane, è molto bella anche lei, dai capelli nero corvino, la carnagione chiara. È fidanzata da almeno due anni con Diego, il capitano della squadra di pallavolo della scuola.
Cande invece è una folle dai capelli rossi e dall'animo nostalgico. È appena uscita da una relazione importante e di ragazzi non vuole proprio sentirne parlare.
E infine eccomi qui, io sono Martina, ho 18 anni. Capelli marroni,  carnagione olivastra e un fisico abbastanza accettabile...in fatto di ragazzi meglio lasciare stare. Mi vengono dietro solo i nerd della scuola e alcuni del gruppetto di Diego che io preferisco non definire. Si sono fatti tutta la scuola  e credono di fare colpo con me.

La giornata a scuola passa in fretta, per pranzo abbiamo deciso di restare fuori con le ragazze, con Diego e i suoi amichetti. Andiamo alla tavola calda vicino scuola, giusto una cosa informale.
Lodo e Diego, passano tutto il pranzo  in un angolino della sala, Cande ha avuto un imprevisto ed è andata via. Mer sta flirtando con un amico di Diego e io sono rimasta seduta al tavolo con Peter, un altro della squadra di pallavolo che crede di essere il più figo della scuola. È bello, per carità, ma è troppo montato.

POV JORGE.
Andare all'uni  mi scocciava da morire. Come avrei fatto a sopportare tre ore di lezione di marketing?

Mio padre Miguel fa il finanziere, mentre mia mamma lavora in banca. Palese che mi toccasse studiare economia. Sono figlio unico, il solito bambino viziato, il ragazzo superficiale e menefreghista; così dicono i miei genitori.

Mi mancano pochi esami e dovrei laurearmi, almeno spero. Ho un unico amico, si chiama Ruggero, ci conosciamo da quando eravamo nella culla. Tutto qui. Non altro da dire della mia vita se non un'ultima cosa. Ho una passione sfrenata per il ring, nel tempo libero mi dedico al pugilato.

Quel giorno arrivo in aula in anticipo, stranamente e vedo entrare tutti gli altri. Un sacco di ragazze si fermano a guardarmi, una di queste viene a sedersi vicino a me.
<< ciao>> le faccio. È carina, bionda, occhi azzurri, un jeans stretto.

<< ciao, sono nuova, mi chiamo Veronica.>>

Sono affascinante e tutte le ragazze cadono ai miei piedi, mi basta parlare e loro finiscono immediatamente nel mio letto o in qualche bagno...insomma avete capito. Me la faccio con tutte quelle che mi piacciono, perché tanto io posso avere chiunque, mi basta fare un paio di complimenti e me le ritrovo con le gambe aperte.

In breve la lezione finisce, raccolgo le mie cose e decido di fare qualcosa per divertirmi un po' con quella Veronica visto che ho qualche ora libera.

<< allora bellezza, ti va se passiamo un po' di tempo insieme?>>

Lei annuisce, usciamo dall'aula e ci ritroviamo nella mia macchina.

<< dimmi Veronica... sei fidanzata?>>
<< beh no... >> mi dice imbarazzata.
<< come? Una ragazza così bella come te.>>
La guardo per qualche secondo e poi me la ritrovo addosso.

Ci divertiamo un po', poi lei va via lasciandomi il suo numero.

Che illusa, non la chiamerò mai.

Decido di andare a mangiare qualcosa, chiamo Ruggero e mi dice che è alla tavola calda vicino all'università. Lo raggiungo. Entro, vedo che è seduto ad un tavolo, lo saluto e vado un attimo in bagno a darmi una sistemata.

ANGOLO AUTRICE.
Dopo anni ho deciso di ritornare a scrivere qualcosa e di continuare a sognare come quando ero una bambina su tutti gli splendidi finali che avrebbero potuto avere Jorge e Tini...buona lettura!

Se ci sei tu. [Jortini]Where stories live. Discover now