Personalmente sono sempre stato un grande fan delle avventure di Robert Langdon; sono libri che vanno inclusi nei classici ormai, per la loro complessità, struttura e per la chiave che fa scorrere tutta la vicenda cioè la carica di cultura generale. Chi vuole capire un libro di Dan Brown deve avere un minimo di cultura generale, anche se la maggior parte dei termini sono descritti e spiegati nel libro.
Una cosa però che va appuntata,è l'ideologia, che non condivido e certe lacune nel testo : il primo libro di questa trilogia non ha nulla di marcio, ma si percepisce, per quanto vaga ed implicita, l'avversione per la chiesa nei confronti dell'autore ; non c'è nulla di male perché un cristiano può capire ed accettare le idee diverse ma scrivere certi concetti in libri pubblici, testi che possono essere letti da persone "medie" che interpretano male la penna di Brown, va a creare un'atmosfera di totale pulizia ideologica, direttamente collegata all'autore.
Tuttavia, escludendo le idee che vanno contro le mie, ho apprezzato l'impegno dell'autore; ha provato sin dall'inizio a trasmettere un'atmosfera di accettazione e di aiuto. Mi piaceva molto la parte della fontana dove si racconta di questi passanti che raggiungono il professore e tirano fuori il cardinale. Un gesto che ispira agli insegnamenti del cristianesimo; tutti insieme aiutano un essere bloccato e indifeso. È evidente che la Chiesa (almeno in questo volume), viene descritta come una comunità legata, guidata da un papa giusto che sarà poi il sopravvissuto della fontana.
L.V.
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A proposito di "Angeli e demoni"
PoetryRecensione del thriller "capolavoro" di Dan Brown. Ma è davvero così sofisticato? Speculazioni personali riguardanti il pilastro della ora trilogia di avventure del dr. Langdon.