~kings of hearts~ jjk+kth

Capitolo 2

Per un secondo ci fu solo silenzio. Il tipo di silenzio che temevi perché non sapevi cosa aspettarti una volta finito. Gli occhi di Taehyung si spalancarono incredibilmente, guardando tra il re e suo fratello, Namjoon, come se fossero spuntate all'improvviso due teste. Non poteva credere alle proprie orecchie. La famiglia reale Jeon si dirige verso il loro castello?

In che tipo di universo alternativo viveva?

Suo padre non aveva alcun contatto con il regno nemico da quel giorno orribile di cui ha sentito parlare è passato. E ora, dopo anni di animosità, i Jeon hanno deciso in qualche modo di fare loro una visita di cortesia? Perché ora?

Il viso di Hyun-woo diventò rosso, se era per rabbia o per qualche altra emozione che non aveva lasciato trasparire, Taehyung non poteva dirlo. Il giovane principe fece quasi un passo indietro, sapendo di non stare troppo vicino a un re arrabbiato e malvagio. Aveva ancora le cicatrici come prova.

"Cosa stai dicendo, ragazzo?" Il re scese, serrando i pugni in modo quasi impercettibile. "Non può essere vero. Non sono i benvenuti qui!"

Namjoon sospirò, passandosi una mano tra i capelli d'argento. "Le sentinelle non hanno torto. Hanno visto il sigillo della Casa di Jeon. È sicuramente la famiglia reale. In realtà, dovrebbero essere qui da un momento all'altro se ho calcolato bene la distanza", ha spiegato, guardando il grande orologio sul muro.

Anche se Taehyung notò che il re non poteva essere più dispiaciuto per quell'annuncio improvviso, continuò a guardare come suo padre chiamava le guardie fuori e dava loro ordini in tono sommesso. Cercò di capire cosa stesse dicendo, ma non riuscì a capirlo, sentendosi rapidamente frustrato dalla segretezza dell'uomo.

Dopo che le guardie seppero cosa avrebbero dovuto fare, Hyun-woo si rivolse a Namjoon. "Tuo fratello ed io ci incontreremo al cancello principale, vai a prendere Hoseok e digli di venire a trovarmi immediatamente. Ho bisogno di un
suo consiglio", e poi aggiunse quasi come un secondo pensiero, "I bastardi. Io sono sicuro che sono venuti per la corona! Lo faranno sul mio cadavere! " Il re gridò, la sua voce che risuonava e faceva venire i brividi lungo la schiena di Taehyung.

Dopo che Namjoon lanciò un'altra occhiata a Taehyung, ricevendo in cambio un solo cenno di riconoscimento, alla fine si inchinò a suo padre e lasciò la stanza. Non appena se ne fu andato, Hyun-woo si voltò verso Taehyung, i suoi occhi ardenti di fuoco, e gli strinse il polso con forza, stringendo forte.

"Ascolta attentamente, non pensare nemmeno di dire a nessuno che non sei il mio vero figlio. Non hanno bisogno di sapere che sei adottato! Ci sarà un inferno da pagare se ti sento dire a una sola anima", il re minacciato e Taehyung dovette reprimere un piagnucolio al modo in cui Hyun-woo lo stava guardando negli occhi.

Il suo sguardo era così vuoto, che gelò Taehyung fino alle ossa.

E così non poté fare altro che annuire e dopo un "Finiremo la nostra conversazione più tardi" da suo padre, fu costretto a seguirlo fuori dalla porta e fino al cancello principale per accogliere la famiglia reale da ovest. Taehyung sapeva che suo padre non avrebbe causato una scenata e questo era solo perché voleva mantenere la sua immagine di un sovrano grande e misericordioso.

Taehyung era grato per l'interruzione. Non aveva intenzione di sposare nessuno. Nessuna principessa, nessun principe. L'ha detto solo per spaventare suo padre facendogli pensare due volte a tale proposito. Voleva sposarsi per amore, non per dovere. Anche se, pensò tristemente, ciò divenne impossibile per lui nel momento in cui fu trasformato in principe.

Raggiunto il cancello venne colpito da un vento freddo fuori a tutta forza e si infilò il cappotto che riuscì a strappare da uno dei camerieri più stretti intorno a lui. Iniziò a guardare in lontananza anticipando l'arrivo della famiglia Jeon. Era curioso di loro. Come si comportavano, come apparivano, erano crudeli come suo padre li aveva fatti essere?