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"Kayla scendi ci sono i tuoi amici." Mi chiama papà dal piano disotto.

"Ecco cinque minuti e arrivo." Gli rispondo, mi guardo allo specchio e mi spazzolo i miei lunghi capelli neri che di solito sono mossi ma oggi ho deciso di piastrarli, applico un po' di mascara per aprire i miei occhi castano scuro, mi metto i tacchi e scendo di sotto e raggiungo i miei amici. Lukas mi si avvicina e mi bacia ma ci stacchiamo perché papà finge di tossire.

"Kayla io vado, mi raccomando fai la brava e ti prego non combinare casini con tua madre e i tuoi fratelli." Mi dice papà per poi avvicinarsi a me e lasciarmi un dolce bacio sulla guancia.

"Buon viaggio papà e stai tranquillo." Gli rispondo ridacchiando.

"Te e la parola "tranquillo." Non andate d'accordo Kayla" mi dice guardandomi seriamente.

"Ci proverò però non ti prometto niente sai che non sopporto nessuno in quella casa." Gli dico roteando gli occhi al cielo.

"Lo so, lo so amore ma ricordati che ti sto facendo portare tutte le tue "bambine." Credo che questo ti faciliterà la permanenza in casa di tua madre so quanto ami correre e sai anche quanto non mi piace che tu corri."

"Lo so papà ma sai anche tu che non mi va di andare da lei." Gli dico guardandolo anche io seriamente.

"Sarà per due mesi piccola, poi tornerai a casa e poi vengono tutti i tuoi amici con te, ah e ricorda la prima notte andrete in hotel poi il giorno dopo andrete a scuola e appena finita scuola andrai da tua madre, la casa dei tuoi amici si trova accanto a quella dei tuoi fratelli e dei loro amici dove tu vivrai."

"Sì papà lo so tranquillo." Gli rispondo guardandolo, osservo la sua figura sembra molto più giovane della sua età. I suoi cinquantacinque anni non li dimostra, non ha un solo capello bianco, i suoi capelli sono ancora del tutto neri proprio com'erano da giovane, anche i suoi occhi scuri hanno la solita luce. Da piccola passavo le ore a guardarli, mi ci perdevo dentro. A risvegliarmi dai miei pensieri è papà che mi avverte che sta per andare via, lo saluto e poi prendo per mano Lukas e lui mi bacia, nel bacio metto una mano sulla sua testa scordandomi che aveva rasato i capelli ricci per una scommessa fatta con il resto della gang.

"Scusate." Esclama Sarah facendoci staccare dal bacio, guardo il mio ragazzo negli occhi marroni scuro che mi hanno sempre ricordato il fango.

"Ci calcolate anche a noi per favore." Ci dice sbattendo le mani per attirare l'attenzione. Mi giro verso di lei, i suoi biondi capelli sono legati in una coda alta e stretta, il mascara evidenzia i suoi occhi azzurri, ha un fisico abbastanza magro. Passo lo sguardo su Marcus e osservo anche lui i suoi soliti capelli ricci neri ribelli che ricadono sulla sua fronte, i suoi occhi marroni scuro mi ricordano la nocciola ma visti al sole mi ricordano il miele.

"Già di cattivo umore Sarah?" Le chiedo guardandola male

"Non sono cazzi tuoi se sono già di cattivo umore, ora possiamo andare?" Mi risponde sbuffando, anche se il suo comportamento mi dà altamente sui nervi decido d'ignorarla e prendere le mie valige

"Ma il jet è pronto?" Chiedo al mio migliore amico

"Tutto pronto."

"Perfetto allora andiamo." Gli dico caricando le valige in macchina, saliamo tutti in una delle mie tante macchine, appena siamo tutti dentro la macchina metto in moto e parto velocemente, arriviamo nell'aeroporto e saliamo direttamente sul jet il viaggio è di circa cinque ore quindi possiamo rilassarci, mi metto seduta accanto a Lukas con Sarah davanti a lui e Marcus davanti a me, il viaggio procede normalmente, con risate e cazzate varie, appena scendiamo dal jet andiamo direttamente nel hotel, Sarah ha una camera tutta sua proprio come Marcus mentre io e Lukas ovviamente dividiamo una camera, appena entriamo in camera io vado a farmi una doccia mentre Lukas si mette sul letto, lascio che l'acqua calda scorra sul mio corpo freddo e teso, mentre mi rilasso sento le mani di Lukas sui miei fianchi che me li accarezzano lentamente. 

I'm backWhere stories live. Discover now