XXIV

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*Pov's Kayla*

Sono in dormiveglia quando sento qualcuno entrare in camera quindi apro gli occhi trovandomi davanti mio padre.

"Piccola." Mi fa un piccolo sorriso e si avvicina a me lentamente, si siede sul letto e io mi metto seduta appoggiando la schiena sulla testiera.

"Ei papà."

"Che ti ha fatto?" Mi chiede posando una mano sulla mia gamba, abbasso la testa ed evito di guardarlo.

"Piccola con me puoi parlare, lo sai." Mi mette due dita sotto il mento e mi alza il viso.

"Cosa ti ha fatto quella vipera?" Mi chiede di nuovo, lo guardo in silenzio e mando giù un groppo di saliva.

"E' successo di nuovo, ogni fottuta volta che torno in questa città, ogni volta succede la stessa cosa." Sussurro e lui mi abbraccia stringendomi a se.

"Gliela faremo pagare piccola te lo prometto, non permetterò che succederà ancora." Si stende accanto a me e mi abbraccia da dietro, mi accoccolo tra le sue braccia e mi mordo il labbro per non piangere, il dolore è molto forte ma non voglio che lui si senta in colpa più di quanto ci si senta ora.

Sono passate diverse ore da quando stiamo abbracciati qui sul letto e mi sento tremendamente in colpa perché sono sicura che lui si senta molto in colpa per aver permesso che succedesse di nuovo ma non è colpa sua, la colpa è di quella stronza che mi ha messa al mondo.

"Papà, scendiamo di sotto?" Chiedo in un sussurro, lui annuisce e si alza dal letto mettendo le ciabatte accanto al letto scendo anche io e mi infilo le ciabatte, mi alzo dal letto dolorante e papà mi prende sotto braccio per aiutarmi, scendiamo di sotto e sento gli sguardi di tutti posarsi su di me.

"Come stai?" Mi chiede Jacob avvicinando si a me.

"Come dovrei stare Jake? una merda ma si va avanti." Gli faccio un piccolo sorriso per rassicurarlo e lui ricambia il sorriso.

"Ci siamo messi alla ricerca di tua madre." Mi dice Marcus.

"Ho chiamato la mia gang, hanno detto che quando ha saputo che ti avevo portata via è scappata insieme a quell'altro uomo." Mi dice Josh e io annuisco in segno di aver capito.

"Ti va di raccontarci cos'è successo?" Mi chiede Nash.

"No non mi va per niente di parlarne, sono stata rapita e torturata quindi basta ciò." Dico in modo freddo per poi sedermi sul divano, Josh è seduto accanto a me e mi fa un piccolo sorriso.











"Tutto questo è stato un errore, io sono fidanzato Kayla, non dovrà più succedere." Sono passati tre mesi da quando sono tornata a casa ed ero tornata a vivere ma questa frase mi ha distrutto, la mia vita a Miami è finita.

"Okay Cameron, ci vediamo." Esco dalla camera a testa alta fregandomi degli sguardi degli altri, salgo sulla moto e vado verso l'aeroporto lasciandomi tutto alle spalle

*THE END* 

I'm backWhere stories live. Discover now