12^Capitolo

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In questi giorni Aidan non si vede quasi mai alla torre, la mattina andava a scuola e il pomeriggio lo accompagnavo a casa di qualche suo amico. Sono contenta che si sia ambientato. Marzo si stava avvicinando come il mio compleanno. Lo odio il giorno del mio compleanno! Ma sicuramente, come gli altri anni, mio padre non mi ascolterà e farà una festa.

Guardai l'orologio e vidi che erano le 12.00 e sarei dovuta andare a prendere Aidan, ma delle braccia mi impedivano di alzarmi. -Loki, dai, devo andare a prendere Aidan- piagnucolai -Perché andare da quel marmocchio quando puoi stare con me?- -Perché la scuola è lontana dalla Stark Tower e non può arrivare a piedi fino a qua- risposi. Sbuffò. Mi alzai dal letto e dissi -Vieni con me?- -A far che?- chiese lui -A prendere Aidan- risposi come se fosse la cosa più ovvia del mondo. -Va bene- si alzò dal letto. Gli misi la mia mano sul petto -Fermo, tu non vieni vestito così- si guardò dal basso verso l'alto -Che cos'è che non va? Sono perfetto- -Aspettami qui- dissi uscendo da camera mia. Andai in quella di mio padre e presi dei jeans, una maglietta e una felpa. Ritornai in camera mia e obbligai Loki a metterli. 

-Sono patetico- affermò lui guardandosi allo specchio -Non è vero sei bellissimo- guardai l'orologio e vidi che erano le 12.30 -Dai forza andiamo- lo presi per mano e scendemmo per le scale per poi andare in garage. Salimmo sulla mia Lamborghini e partimmo verso la scuola dove il piccolo Aidan andava. 

Mi fermai davanti alla grande struttura di mattoni. Scendemmo dalla macchina. Una folla di genitori era tutta ammassata in un punto, dove aspettavo tutti i rispettivi figli. Si udì la campanella e la porta si aprì. Tutti i bambini uscirono contenti correndo. L'ultimo fu Aidan che invece che correre felice verso di me, come faceva sempre, aveva la testa bassa. Lo raggiunsi e preoccupata dissi -Hey Aidan mi sembri un po' scontento della tua giornata, qualcosa è andato storto?-. Alzò il volto rivelando un occhio nero. Mi abbassai alla sua altezza e chiesi -Chi te l'ha fatto?- -Un ragazzo di quinta voleva la mia merenda e io gli ho detto di no e quindi mi ha fatto questo- accarezzai la sua chioma bionda -Oh mi dispiace così tanto- -Non devi dispiacerti per me, abbi più compassione di quello di quinta, io gliene ho fatti di due occhi neri- sorrisi abbassando lo sguardo. Sentii la risata vellutata di Loki alle mie spalle. -Da adulta ti dovrei dire che non si fa, ma per esperienza ti dico batti qua- e le nostre mani si unirono in un cinque. 

Quando ritornammo alla torre andammo in salotto. Loki e Aidan si sedettero sul divano mentre io preparavo la sacca del ghiaccio. In quel momento fece ingresso mio padre e disse -Perché la sacca del ghiaccio?- gli presi la mano e lo portai davanti a Loki e a Aidan -Okay voi tre dovete spiegarmi due cose: prima di tutto cosa ha fatto alla faccia quel bambino, e poi perché Loki indossa i miei vestiti- -Sai nonno, un bambino di quinta mi ha detto di dargli la mia merenda ma io non l'ho voluto fare quindi mi ha fatto questo, ma io glieli ho fatti tutte e due gli occhi neri- rispose fiero di se Aidan -Mi hai chiamato... nonno?- io iniziai a ridere -No, non è per niente divertente- rispose offeso lui -Ma è super carino quando ti chiama nonno- affermai -No, non lo è!- esclamò mio padre -mi fa sentire vecchio- sedendomi vicino ad Aidan e posandogli il ghiaccio sulla botta dissi -Basta essere giovani dentro, papà- alzò gli occhi al cielo e poi si soffermò su Loki, lui alzando le mani disse -È stata tua figlia Stark, mi ha detto che in giro con i miei vestiti non ci posso andare- mio padre rise fra se -Finalmente voi due andate d'accordo- arrossii distogliendo lo sguardo. Si abbassò all'altezza di Aidan e disse -Hey campione batti pugno, sei stato un grande- mentre i loro pugni si incontrarono il piccolo bambino biondo disse -Beh si impara dai migliori- e si girò verso di me. Arrossii di nuovo e dissi -Benvenuto nella famiglia Stark Aidan- mi sorrise con un largo sorriso a 32 denti. "Quanto è carino" pensai. -Hey t/n mi porti da una mia amica oggi pomeriggio?- disse Aidan dopo un po' -Certo, ma ti vengo a prendere prima di cena, così ceniamo insieme- sorrise e annuì. Il ghiaccio fece effetto, il colore viola se ne era un po' andato e il piccolo diceva di sentirsi molto meglio. 

Eravamo in macchina, stavamo andando verso la casa della sua amica. Aidan mi indicava la strada da percorrere. Mi fece fermare davanti ad una casa grande bianca. Scendemmo dall'auto per dirigerci verso l'ingresso. Aidan, tutto contento, saltellava e andava verso la porta. Quando arrivò davanti all'uscio suonò il campanello. Venne ad aprire una bambina. -Selene!- urlò Aidan tutto contento -Aidan!- urlò la bambina abbracciandolo. Si appoggiò sul uscio un ragazzo. Era alto e aveva i capelli castani e occhi verdi, brillavano come due smeraldi. -Selene, non deve sentirti tutto il vicinato che è arrivato il tuo amico- affermò lui -Sì, devono sentire quanto sono felice- rispose la bambina. Sorrisi -Dai Aidan entra che giochiamo ai supereroi- affermò Selene dopo un po'. Il ragazzo rivolse lo sguardo verso di me solo quando i bambini entrarono dentro la casa -Che c'è tu non entri?- -Non vorrei recare disturbo, c'è già Aidan- -Ma va, non crei nessun disturbo entra pure- rispose sorridendomi, contraccambiando il sorriso entrai. Mi sedetti sul divano in salotto dove i bambini giocavano. Il ragazzo si sedette vicino a me -Chase, piacere- sul mio viso si increspò un sorriso e dissi -Piacere tutto mio, mi chiamo t/n- -Hai un bel nome- affermò lui -Non cercare di adularmi, con me non funziona- dissi sempre guardando i bambini
-Nessuna adulazione- rispose lui alzando le mani in segno di resa. Il mio sguardo si soffermò sulla tv. C'era il TG, la giornalista diceva -Nuova eroina qua a New York City, ha salvato insieme agli Avengers, una donna e un bambino da un palazzo in fiamme per poi domare il grande falò che si stava divampando. Qui abbiamo dei video- si vide quando saltai fuori con Aidan in braccio dal palazzo in fiamme. La bambina disse -Lei è la mia preferita degli Avengers- arrossii. -Chissà come si chiama- -Fallen Angel- intervenni calò il silenzio nella stanza -Almeno così ho sentito dire in giro- mi affrettai a rispondere. -Beata lei che sta in squadra con Capitan America è proprio un fico- alzai le sopracciglia. Aidan mi guardò e poi disse all'amica -Selene, a me da la sensazione che abbia un debole per Loki- l'amica ci pensò un po' su e poi disse -Sì è più fattibile- quando finì il video del salvataggio la ragazzina disse -Ma hai visto come cambia colore di capelli?- aggrottai le sopracciglia e riguardai attentamente il TG. In effetti avevo i capelli rossi e poi sono ritornati c/c. Strano non me ne ero accorta. -Quanti anni hai?- chiese Chase -18, tu?- -21- rispose pronto -Sei la figlia di Stark?- -Sì, come fai a saperlo?- -È lo stesso cognome di Aidan, poi si va a logica, non ci sono molti Stark qua- sorrisi e annuii. Calò tra noi un silenzio imbarazzante, per fortuna che c'erano i bambini che giocavano e avevo una scusa per stare in silenzio. 

Mi alzai dal divano e dissi -Meglio che vada, ho un sacco di cose da fare. Ti dispiace se lascio qua Aidan?- -No, certo che no- rispose Chase. Inginocchiandomi all'altezza di Selene dissi -Se mai una volta potresti venire tu da noi- la bambina mi sorrise annuendo. Mentre stavo per varcare l'uscio Selene disse -Sai, t/n, tu assomigli molto a Fallen Angel- mi fermai. Mi girai e sorridendogli dissi -Mi dispiace, ma io sono molto maldestra non potrei mai fare quelle acrobazie- e girandomi me ne andai chiudendo la porta dietro di me. 

Ti amo o ti odio? ||IN REVISIONE||Where stories live. Discover now