Astrid stava dormendo sul petto di Loki e lui le stava accarezzando la testa dolcemente. -Inizio a pensare che lei preferisca te a me- sussurrai -E la biasimi?- sussurrò lui in risposta. Sbuffai e lo schiaffeggiai leggermente sulla guancia.
-Novità sul uomo falco?- -No e sono passati tre mesi. Abbiamo ipotizzato sui posti in cui poteva trovarsi, ci siamo anche introdotti, ma non erano lì. Abbiamo provato anche a seguire il camion ma non abbiamo visto assolutamente niente che si intrufolava dentro per rubare la merce. Ma quando abbiamo aperto il camion non c'era più niente- -Un vero rompicapo- affermò Loki -se posso essere utile in qualcosa, sarò felice di aiutarvi- continuò poi. Accarezzandogli leggermente la guancia gli posai un bacio sulle labbra e mormorai -Grazie, ti amo- mi sorrise e si avvicinò per rubarmi un altro bacio ma una voce robotica echeggiò nella stanza -Signorina Stark, il signor. Stark chiede di vederla- purtroppo per me e Loki, Jarvis, svegliò Astrid e quest'ultima iniziò a piangere ed urlare come se non ci fosse un domani. Sbuffammo entrambi. Alzandomi dal letto dissi -Vado a vedere di cosa ha bisogno- Loki annuì e così uscì dalla stanza. Sotto gli occhi di quest'ultimo e me c'erano delle occhiaie così profonde e così scure che potevamo sembrare degli zombie.
Mi sedetti pesantemente sul divano e sbadigliando dissi -Non potevi venire tu? Jarvis ha svegliata la bambina- -Scusate- mormorò mio padre. Appoggiai la mia testa sulla sua spalla e sbadigliando un altro volta dissi -Allora di che mi dovevi parlare?- -Hanno convocato un intervista con la stampa per sapere del uomo falco- sospirai e dissi -Non è che sospettano che io sia Fallen Angel?- -No, almeno non penso proprio. Al massimo se te lo chiederanno nega il tutto- -Devo proprio?- chiesi sbuffando. Lui mi guardò con sguardo implorante -Va bene ci sarò- dissi sbuffando -Grazie- rispose sorridendo. Contraccambiando il sorriso ritornai da Loki.
Quando entrai in camera trovai Loki alla finestra che cullava dolcemente Astrid, finalmente si era calmata. Chiudendo a piano la porta mi avvicinai a loro -Sei davvero bravo a fare il papà- -Perché ci sei tu se no avrei già perso la pazienza alla prima notte insonne- rispose riponendo Astrid nella culla. Mi prese per i fianchi, le mie braccia intrappolavano il suo collo. -Non sapevo di essere così importante. Insomma faccio un po' da supporto morale- posando la sua fronte sulla mia sussurrò -Tu sei importantissima per me, ricordatelo sempre- posò le sue labbra sulle mie. Mi strinse sempre di più a se come se, da un momento all'altro, potessi sparire.
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I flash della stampa mi accecavano. Avvicinandomi al microfono dissi -Penso che siate qua per sapere dell'uomo falco. In questi mesi abbiamo registrato ventiquattro ore su ventiquattro se c'erano anomalie qua in città, abbiamo fatto controllare i camion con la merce e abbiamo ipotizzato sui posti in cui poteva trovarsi e ci siamo anche introdotti- -Beh se dopo mesi non avete ancora trovato qualche indizio rilevante, vuol dire che non state facendo abbastanza- intervenne, interrompendomi, una giornalista bionda -Vi assicuro che noi stiamo facendo quello che è in nostro potere per mantenere la sicurezza- -Mantenete la nostra sicurezza come all'attacco alieno di New York qualche anno fa? Che, ricordiamoci, è stato pure guidato dal tuo cosiddetto marito- ribatté la bionda, senza lasciarmi finire di parlare per la seconda volta. Sentì la rabbia che mi saliva, e sentivo che da un momento all'altro sarei esplosa. Presi un bel respiro e dissi -Io ero solo una bambina quando è successo, e sono sicura che gli Avengers hanno dato se stessi per cercare di tenere al sicuro i civili in città quel giorno. Lo S.H.I.E.L.D. non sceglie incompetenti per preservare la sicurezza. Gli Avengers combattono anche per le persone idiote come lei- la bionda ridacchiò acidamente e disse -Ma vogliamo fare finta che la ragazza che ha salvato il bambino e la donna dal palazzo in fiamme un anno fa non sia tu? Fallen Angel- e sulla schermata dietro di me apparve una mia fotografia del salvataggio. Mio padre si avvicinò al microfono e disse -Ma non vedete che occhi e capelli diversi? Si somigliano tutto qui-. Abbassai lo sguardo e poi lo rivolsi alla folla di giornalisti che aspettavano intrepidi la mia risposta -Io non sono certo quella che fa l'eroe, mi pare evidente vista la mia lunga lista di difetti caratteriali e tutti gli errori che ho commesso principalmente in pubblico- mio padre si avvicinò al mio orecchio e sussurrò -Non andare per le lunghe nega il tutto e facciamola finita qui- -Okay- risposi abbassando lo sguardo -La verità è che...- sospirai e alzai lo sguardo cambiai il colore dei miei occhi che diventarono rossi e dissi - io sono Fallen Angel- tutti i giornalisti si alzarono strepitando domanda e i flash raddoppiarono. Mio padre mi prese il braccio e mi portò fuori dalla stanza.
Quando salimmo in macchina i miei occhi ritornarono normali. -Sei pazza- disse mio padre ridendo -No sono affamata. Andiamo a prendere un cheeseburger?- Happy, che era al posto del guidatore, disse -Mi sembra di essere ritornato nel 2008- -A chi lo dici- rispose mio padre ridacchiando e dopo di che partimmo per andare al fast food più vicino.
SPAZIO AUTRICE
CIAOOOO GENTEEEEE!!!!!
SCUSATE SE NON HO PUBBLICATO IN QUESTI GIORNI MA AVEVO UN BLOCCO ASSURDO! VABBE ECCO QUA IL NUOVO CAPITOLO! SPERO VI PIACCIA UN BACIO <3
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Ti amo o ti odio? ||IN REVISIONE||
FanfictionCIAOOOOOO!!! Sono nuova qua su Wattpad. Questa è la mia prima storia, dove tu sei la protagonista! Nella prima pagina vi spiegherò un po' il vostro personaggio. Negli ultimi giorni è arrivato Loki, il fratello di Thor. Si è unito agli Avengers. Il...
