Capitolo I

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Sulle rive di un lago, un enorme lago, affacciava una maestosa Villa, doveva essere degli anni 20, ma non era fatiscente, no.. era magnifica. Imponente. Chi l'abitava rispecchiava appieno l'identità di quella abitazione. Si diceva di lui che fosse un giocatore di football in ritiro dopo un grave infortunio, o un importante compositore, o addirittura che fosse il successore di Jay Gatsby in persona, ossia l'ultimo proprietario di quella porzione di terreno in cui adesso viveva: Louis Tomlinson. E mentre il camion del trasloco si occupava di portare i mobili all'interno della struttura, qualcuno, dalla sua modesta casupola poco più in là della riviera osservava con stupore la magra figura di Louis, appoggiato alla finestra più a ovest del piano superiore, mentre sorseggiava una birra, e lui se ne accorse, sì.

Il giovane vicino guardone, rosso in volto, non poté fare altro che nascondersi. Un ottimo inizio, pensò. Fissare il nuovo arrivato e farsi scoprire, come un ladro. "Forse sarà il caso di andare lì a presentarsi.." iniziò "o forse no.. sembrerò invadente così! Cavolo!". Decise che avrebbe rimandato il suo dibattito contro se stesso dopo una dolce tazza di baileys e panna. Ne andava matto. Mentre affondava senza ritegno nella sua coppa di felicità sentì suonare alla porta.

"Ehm, ciao!" era il ragazzo della finestra.
"Io-ehm.. ciao, posso esserti d'aiuto?" rispose lo spione della porta accanto.
"No, volevo presentarmi, ti ho visto poco fa dalla finestra.. non mi ero accorto che abitasse qualcun altro in questo posto. Io sono Louis, Louis Tomlinson." e con fare da vero signorino britannico gli porse la mano.

"Niall, Niall Horan!" si pulì la bocca sporca di panna con il dorso della mano, per poi avvicinarla a quella di Louis, che però deviò, stringendogli il polso con un po' di riluttanza. "Ti va di entrare?" , chiese con estremo imbarazzo Niall.
"Ti ringrazio, ma ora devo finire di scaricare le ultime cose. Ti aspetto alle cinque per bere una cosa insieme, ti va?"
Niall lo osservò con la fronte corrugata, sarà arrivato neanche due ore fa con i camion e tutto il resto, e già è stato invitato per uno pseudo-aperitivo?

"Ci sarò, a dopo Louis Tomlinson."

Louis si chiuse la porta alle spalle sapendo di aver iniziato con il piede giusto, quel posto sarebbe diventato il suo nuovo inizio.

Niall intanto cercò di darsi una ripulita, qualcosa di un po' più incisivo di una passata di mano sul baffo di cioccolata, era stato preso totalmente alla sprovvista. Che tipo era? E perché un ragazzo così giovane abitava in una villa così enorme, nel nulla? Lui viveva lì poiché quella piccola baita era ciò che gli rimase di suo nonno, e ogni tanto c'andava per pensare, buttare giù qualche strofa.. amava far festa, ma aveva spesso bisogno di quella casetta di legno per allontanarsi dai rumori della città.

Si diede un'ultima sistemata ai capelli, si infilò una fresca polo giallina e uscì di casa.

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