Capitolo 8- Il sangue della Valchiria

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Il sole del mattino illuminò la baia con i suoi raggi. I due innamorati si svegliarono quando la luce toccò i loro volti. Sebbene avessero dormito gran parte della notte si sentivano ancora stanchi, Hiccup più di chiunque altro poiché aveva accelerato il processo di guarigione con la magia nera.
Si svegliò prima di Astrid e improvvisamente ricordò come aveva fatto a destarsi dopo la battaglia. Un rigurgito gli si arrampicò lungo la gola. Trattenendo serrate le labbra sgusciò da sotto l'ala di Sdentato e vomitò in un angolo della baia.
Come gli era mai venuto in mente di riportare alla memoria certi ricordi?!

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«Generale!»

Hiccup si girò verso il suo subordinato.

«Che c'è Buron?»

Il soldato dai capelli neri con indosso un'armatura di ferro, si mise sull'attenti e disse:

«Abbiamo catturato i traditori, cosa ne facciamo signore?»

Hiccup lo guardò con uno sguardo gelido negli occhi.

«Portali qui e falli inginocchiare.»

In meno di un minuto quattro uomini con un sacco nero in testa si inginocchiarono sul terreno difronte ad Hiccup e Sdentato.

«Toglietegli i cappucci.»

Quando i sacchi vennero rimossi i quattro uomini si guardarono intorno rabbrividendo alla vista del drago e del suo cavaliere.

«Mi dicono che passavate informazioni ai Sassoni. È vero?»

Prima che aprissero bocca Hiccup aggiunse:
«

Se in qualche modo uno di voi prova a mentire non avrà un processo...»


Li guardò negli occhi freddamente.

«...lo giustizierò seduta stante.»

Ovviamente avrebbero tentato di mentire, erano umani perciò prevedibili.

«Dunque, è vero che passavate informazioni ai Sassoni?»

Tutti rimasero in silenzio, attanagliati dalla paura di poter perdere la testa da un momento all'altro.

Il terzo della fila parlò:

«S...signore, ci...ci hanno costretto a farlo...non avremmo mai tradito la tua fiducia signore...devi creder...»

Sdentato aveva sentito forte l'odore della paura. Quell' uomo era più teso e timoroso degli altri. Un ringhio del drago fu il segnale per Hiccup e lui tenne fede alla parola data.

La testa volò dall'altro lato del campo con gli occhi ancora sgranati dal terrore mentre il sangue sprizzava dal collo mozzato del soldato.

Il cadavere si accasciò su di uno dei compagni che sbarrò gli occhi e, piagnucolando, volse altrove lo sguardo mentre il sangue gli screziava di rosso la tunica sgualcita.

«Vi darò solamente un'ultima possibilità. Non deludetemi.»

Camminando piano Hiccup ripeté:

Canto di Ghiaccio (Parte 1: Saga Dell'Hrímþursar)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora