Flashback 5 - Lasciami dormire

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Ciao a tutti! Come anticipato nello scorso capitolo oggi torna il punto di vista di Lando. Spero vi piaccia, è un po' delirante (nel senso letterale della parola) come capitolo, ma la febbre alta può fare questo effetto.

Ps: non so davvero come ringraziarvi per le 1000 visualizzazioni, sono a lavoro felice come se avessi vinto alla lotteria 😂❤️

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Quando mentre stai guardando un film pensi 'Riposo gli occhi qualche secondo' capisci subito di essere fregato.

Mi sento le palpebre pesanti, la testa piena di ovatta. E ho caldo, tanto caldo.

E' una sensazione strana, sento Alice che cerca di scuotermi ma io davvero voglio solo risposare. Lasciatemi stare.

Mi sento sballottare qua e là, qualcosa di amaro in bocca. Penso che vorrei sputare, ma preferisco dormire.

Ho qualcosa di ghiacciato sulla fronte, sospiro di sollievo. L'ovatta che mi riempie la testa si alleggerisce un poco.

Probabilmente è grazie a quello che sento una voce sconosciuta parlare di influenza. Ah ecco, adesso capisco. Sono malato, maledizione. Non mi ammalo quasi mai, ma quando succede lo faccio in grande stile. Fatemi dormire.

Mi sveglio in una camera d'albergo. Come ci sono finito qui? Ero a casa mia fino a poco fa. Mi alzo perchè qualcuno bussa alla porta.

Karen entra in camera come una furia "Ti sembra il caso di dormire fino a tardi in una giornata come oggi? C'è il meeting pre-gara tra 15 minuti, dovevi essere al circuito più di mezz'ora fa."

Eh? Ma io ero a casa mia, cosa sta succedendo? "In che senso devo correre? Ma dove siamo?"

Karen apre la porta-finestra e scoppia a ridere "Ma cosa hai combinato ieri sera? Monza, Italia, hai presente?"

Siamo in Italia? "Dov'è Alice? A Monza devo incontrare la sua famiglia."

Karen mi guarda confusa "Chi?"

"La... la mia ragazza"

La risata di Karen la fa quasi cascare per terra "Oh Lando, sempre con i tuoi scherzi. Vestiti e sbrigati."

Esce dalla stanza e mi lascia solo come uno stupido. Recupero il telefonino e scorro la galleria. Meme, foto di gara, scarpe, Carlos, amici. Non ho nessuna foto con Alice. Nella rubrica però ho ancora il suo numero. Clicco sulla cornetta ma non risponde nessuno, suona a vuoto. Non mi arrendo, la richiamo. Al quinto squillo la sento "Pronto?"

Finalmente qualcosa torna in ordine in questa stupida situazione "Dove sei? Dovevamo incontrare la tua famiglia oggi."

Ricevo in risposta solo un lungo silenzio, tanto che credo sia caduta la linea "Ma cosa stai dicendo? Non ci sentiamo da prima di Natale, quando ci siamo scambiati qualche messaggio e poi mi hai bloccata. Non che mi interessi, ma avevo un'altra impressione di te, tutto qua. Adesso scusami ma devo tornare a lavorare."

Detto questo riattacca, e ogni mio tentativo di richiamarla viene deviato alla segreteria.

Qualcuno bussa di nuovo alla mia porta, ma io non voglio saperne niente "Lasciatemi stare!"

Urlo in questo sogno, così forte che chiudo gli occhi e li riapro di scatto.

Sono nella mia stanza, qualcosa di fresco sulla testa, nel mio campo visivo oltre al soffitto ho lo sguardo preoccupato di Alice. Sento la sua mano leggera sulle mie guance "Non ti preoccupare, ci sono qua io, guarirai presto Lando." Crollo di nuovo mentre cerco di rispondere al suo sorriso.

My kind of drug // Lando NorrisWhere stories live. Discover now