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<Perchè gli occhiali oggi?>
Chiese Santana affiancando Alex in corridoio.
<Non ho una bella faccia.>
<Non ci crederò mai Alex, tu che hai come cugino Lady Hummel e non->
Alex si fermò e tirò su gli occhiali, mostrando i suoi occhi e interrompendo la sua migliore amica.
<O mio Dio! Alex, sembra che tu abbia appena fatto a botte con qualcuno molto più grosso di te>
Commentò Santana mentre la ragazza riportava gli occhiali sugli occhi e ricominciavano a camminare verso l'armadietto che Alex aprì e iniziò a parlare.
<Non ho dormito stanotte, l'ho passata tutta a piangere e a deprimermi sul fatto che ormai sia finita. Stavolta per sempre>
<Perché dici questo?>
Chiese l'ispanica guardandola mentre metteva lo zaino dentro all'armadietto.
<Non è tornato neanche a casa, Kurt mi ha detto che è andato a dormire da Puck. Ci credo, neanche io mi vorrei vedere in queste situazioni>
Spiegò Alex prendendo i libri di spagnolo e chiudendo l'armadietto.
<Ma perché non gli hai spiegato che è successo? Sei solamente uscita come amica perché ti voleva chiedere scusa e parlare di tutto quello che ha fatto>
Chiese Santana mentre le due ricominciavano a camminare a passo lento.
<Non ha voluto ascoltarmi, completamente. Ci ha provato anche Kurt all'uscita, Puck stesso stanotte, ma niente>
<Hai parlato con Puck stanotte?>
<Si, mentre Finn dormiva, abbiamo parlato al telefono e mi ha detto tutto.>
<E...?>
<E non vuole ascoltarmi. Non so che fare Santi, ti giuro>
Si buttò sullo sconforto Alex mentre Santana la guardava.
<Mi dispiace tanto Alex, ma vedi che prima o poi si riaggiusterà tutto>
Santana le sorrise ed Alex ricambiò perché in quel momento la ragazza l'aveva fatta stare meglio.
Le due si salutarono e si darono appuntamento alla lezione del Glee.
Alex entrò nell'aula di spagnolo, ma si fermò sullo stipite quando vide Finn e Puck al primo banco intenti a lanciarsi palline di carta con Mike.
In fretta la ragazza passò in mezzo a quei banchi e si buttò all'ultimo.
Quando si sedette, rialzò lo sguardo dal banco e notò Finn che la guardava, anche lui sembrava triste, non stare bene.
Poi venne colpito da una pallina lanciata da Mike che lo riportò alla realtà e ricomincio a fare quello che stava facendo prima che Alex fosse entrata in classe.
Durante l'ora della mattina al Glee, Blaine si alzò dicendo che aveva una canzone.
<Questa canzone è per chi è stato tradito almeno una volta>
Alex sbarrò gli occhi, ancora nascosti dagli occhiali da sole e guardò Kurt come fecero anche i suoi compagni.
<Che assurdità, io non ti ho messo le corna>
E Blaine iniziò a cantare It's Not Right but it's okay. Ad ogni frase i ragazzi guardavano Kurt poi si unirono al coro del ritornello.
Kurt lanciò uno sguardo a Alex che stava cantando e a fine esibizione, Blaine se ne andò lasciando la classe.

<Professor Schuester, ho una canzone>
Disse Alex alzandosi sotto gli occhi di tutti quanti durante l'ora del pomeriggio.
Grazie all'aiuto di Santana, Quinn e Brittany, si era truccata leggera e aveva coperto tutte le occhiaie così da non presentarsi con degli occhiali da sole anche al Glee.
<Va bene Alex, fai pure>
La invitò sorridendo il professore, lei scese gli scalini e si mise al centro mentre il professore prendeva posto in una sedia davanti, vicino ad Artie.
<Non è una canzone di Whitney, lo so che questa settimana dovremmo fare questo lavoro ma non ho trovato nessuna canzone che potesse rispecchiare come mi sento in questi ultimi due giorni.>
Spiegò Alex mentre portava uno sgabello al centro dell'aula e dietro di lei si posizionavano i violini.
<Poi l'ho trovata e se non è un problema, vorrei cantarla>
<Va bene Alex, faremo quest'eccezione>
Alex sorrise e si sedette sullo sgabello per poi fare cenno alla band di partire.
Prese un respiro profondo e poi guardò la persona che aveva davanti, iniziando a cantare.

<Alex:
I can't win, I can't reign
I will never win this game
Without you, without you

I am lost, I am vain
I will never be the same
Without you, without you

I won't run, I won't fly
I will never make it by
Without you, without you

I can't rest, I can't fight
All I need is you and I
Without you, without you

Ooh
You, you, you
Without
You, you, you
Without you>

Non toglieva lo sguardo da quello di Finn,che la guardava anche lui costantemente.

<I can't erase, so I'll take blame
But I can't accept that we're estranged
Without you, without you>

Le lacrime le rigarono il volto pensando a quanto quello che stesse cantando,fosse successo veramente,ma continuò a cantare.

<I can't quit now, this can't be right
I can't take one more sleepless night
Without you, without you

I won't soar, I won't climb
If you're not here, I'm paralyzed
Without you, without you

I can't look, I'm so blind
I lost my heart, I lost my mind
Without you, without you

Ooh
You, you, you
Without
You, you, you
Without you>

La musica si abbassò e la sua voce si sentì ancora più forte, in tutta l'aula.
Ricordando quello che era successo in quei giorni, le lacrime continuavano a scendere insistentemente.

<I am lost, I am vain,
I will never be the same
Without you, without you
Without you>

La musica si stoppò, lei finì di cantare e mentre i suoi compagni applaudivano, Alex tirò su col naso e con il polso si asciugò le guance bagnate e gli occhi ancora lucidi.
Poi, appena gli applausi furono cessati, iniziò a parlare
<Io lo so che ho sbagliato, mi aveva detto che voleva soltanto chiedermi scusa e chiarire delle cose, non mi sarei mai aspettata che facesse di tutto per riavvicinarsi a me.>
Tutta l'aula canto era di nuovo in silenzio, come un paio di giorni prima, la stavano ad ascoltare, soprattutto lui.
Lei si avvicinò a lui, a dov'era seduto e riprese a parlare.
<Come un'ingenua gli ho creduto e adesso sono qui a chiederti scusa davanti a tutte queste persone, mai mi sarei aspettata che prima o poi l'avessi fatto.
La canzone parla da se e spero che tu l'abbia capita>
Fece per andarsene, ma in fretta Finn la prese da un polso e la girò di nuovo verso di lui.
Poi si alzò e la guardò. Alex pensò 'Ora mi manda veramente a quel paese'
Ma non successe, anzi. Le prese il volto tra le mani e la baciò mentre tutti i presenti ripartivano con gli applausi.

The Life of a Teenager in LimaWhere stories live. Discover now