Capitolo 1.

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-Daniel.

-Mamma, io esco!- Esclamò Daniel, entrando nella vasta cucina di casa Da Silva.

Alaska alzó gli occhi al cielo.
Dan era proprio come suo padre.

-Con chi esci?- Domandó la donna, appoggiando sul tavolo un vassoio strapieno di pão de queijo.

Il ragazzo sbuffó e afferrò una pallina di quel tipico cibo brasiliano.

-Con Leonard José Messi, presente?- Mormorò il ragazzo, lanciando in aria la pallina e prendendola con la bocca.

-Torna per cena, va bene? Tanto so già che Antonella chiamerà per avvisarmi che stai da loro.- Sorrise la donna, tornando ai fornelli.

Con gli anni era decisamente diventata una cuoca migliore. Ancora si ricordava dei disastri che aveva fatto ai primi tempi, come tanti biscotti bruciati e pasta al pomodoro molliccia. Sua figlia Emily, invece, era un talento e spesso era proprio lei a cucinare.

-Hai capito tutto dalla vita, má.-

Daniel fece l'occhiolino alla madre, per poi riempirsi le mani di palline al formaggio.

-Sono strabuone, mami.- Continuò il ragazzo, come per giustificarsi.

Diede un bacio sulla guancia ad Alaska, che gli aggiustó il cappellino all'incontrario, per poi uscire di casa.

Leonard era il suo migliore amico sin da piccolo.

Era naturale, si diceva, che Leonard Messi e Daniel Da Silva Lima diventassero amici come lo erano i genitori.

Erano molto diversi, ma entrambi sapevano cosa volevano fare nel loro futuro.

Volevano essere calciatori professionisti, uguagliare i genitori, superare i loro record e diventare i migliori della loro epoca. Facile, no?

Il ragazzo si portò alle labbra un'altra pallina al formaggio e imboccó la via di casa Messi.

Non era distante da casa sua, perciò in pochi minuti fu da Leonard.
Suonó il campanello e Antonella fece immediatamente capolino sulla porta.

-Ciao Antonella, tutto bene?- Chiese Daniel, varcando l'ingresso.

Lei sorrise e si scansó per fargli strada.

-Ciao Daniel! Sto bene, ti ringrazio.- Rispose la donna. -Leonard é in camera sua. Resti per cena?

-Si, mia mamma ha già detto di si!- Rispose il brasiliano, già sulle scale diretto in camera dell'amico.

Ormai non bussava neanche più.
Si limitava ad aprire la porta, a togliersi le scarpe e a buttarsi a peso morto sul letto dell'amico.

-Ciao, Leo! Ho tantissime novità!- Iniziò il ragazzo, mentre l'amico l'osservava con un sorrisetto.

Daniel era quello socievole, quello divertente e quello che aveva sempre qualcosa da dire.
Da quando lo conosceva, la sua vita era cambiata totalmente.

-Ma che strano!- Disse ironico, l'argentino.

Daniel gli diede un pugno scherzoso sulla spalla.

-Eddai, Leo!- Esclamò il ragazzo, mettendo le mani dietro la testa.

Doveva ammetterlo, il letto di Leonard era proprio comodo.

-E va bene, parla Daniel. Tanto lo fai comunque.-

Il brasiliano gli fece la linguaccia, cambiando ancora posizione.

-Dani Alves viene a trovare mia madre tra tre giorni!- Esclamò il ragazzo, con un sorrisetto sghembo.

The last match (sequel of Ineffable) « Neymar JrWhere stories live. Discover now