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«Kenma?»

Il ragazzo dai capelli a budino stava correndo verso di loro, cosa che lasciò entrambi quasi senza parole, vederlo correre al di fuori degli allenamenti era tanto raro quanto vincere alla lotteria.

Bokuto mise su un broncio, essere interrotto durante la confessione non era parte del piano, non aveva nemmeno sentito la risposta di Akaashi.
Per di più Kenma lo chiamava per nome? Anche lui avrebbe voluto farlo..

«Che succede?» chiese subito il moro appena Kenma li raggiunse.

«Al cancello... c'è Haru...»

Akaashi sbiancò, Bokuto collegò i puntini, capendo che si trattava del suo ex.

«Che si levi dai coglioni allora, a meno che non preferisca coinvolgere la polizia» non era più né deluso né seccato, era solo estremamente arrabbiato.
Sarebbe andato personalmente a pestare quel tizio, se non fosse per la mano di Akaashi che lo tratteneva dall'estremità della maglietta.

«Non serve, vado a parlargli» detto ciò Akaashi iniziò ad allontanarsi.

«Da solo?!» Kenma sembrava visibilmente preoccupato.

«Preferirei di sì»

Il moro tornò quindi all'entrata principale della palestra, successivamente al cancello.

Haru sorrise.

«Hai finalmente capito a chi appartieni?»

«Sì, a me stesso» il sorriso di Haru scomparve.

«Risposta sbagliata piccolo»

«Haru, lo dirò una volta, per cui ti conviene ascoltarmi» il moro si avvicinò al suo ex, abbassando la voce «L'ultima volta mi hanno detto che non avevo prove, ma questa volta ho gli screen di tutti i messaggi minatori che mi hai mandato, ho il video della partita che hai giocato la settimana scorsa, dove si vede che stavi cercando di ferire Bokuto, cosa che lui stesso può testimoniare»

Aggiunse in fine, con un piccolo sorriso di sdegno «Non avvicinarti mai più a me, a nessuno dei miei amici, o a Kōtarō»

L'espressione di Haru cambiò in un concentrato unico di rabbia «Io ti amo, non puoi farmi questo, tu non sei niente senza di me!»

Afferrò il colletto della maglia di Akaashi, strattonandolo, poi avvertì una fitta al polso.

Il giocatore alto contro cui aveva perso non solo una partita, ma anche il suo ragazzo, gli stava piegando il polso nella direzione opposta.

«Akaashi è troppo gentile, so che ti ha minacciato di farti arrestare.. Mi dispiace informarti che io non sono altrettanto gentile e non avverto»

Haru si mostrò confuso, ma capì cosa Bokuto intendeva appena sentì le sirene della polizia avvicinarsi.

***********

«Non era esattamente questo che mi aspettavo come primo appuntamento» disse Bokuto, mentre lui e Akaashi erano seduti su una panchina, appena fuori dalla stazione di polizia.

Erano rimasti lì dentro per almeno due ore, a testimoniare e procurare le prove necessarie. Del resto si sarebbe occupato il padre di Akaashi appena tornato da lavoro.

«Non mi è dispiaciuto...» Akaashi guardò l'orologio «Siamo ancora in tempo per andare a cena»

«Quella era la proposta nel caso ti fossi messo con me, alla fine non ho sentito la tua risposta»

Akaashi sorrise abbassando la testa per l'imbarazzo «... Mi sembra ovvio che fosse un sì»

Il volto di Bokuto si illuminò, era uno dei sorrisi più genuini che Akaashi avesse mai visto.

Il ragazzo dagli occhi color ambra alzò il volto dell'altro, accorgendosi di quanto fosse arrossito, caratteristica che trovava adorabile.

Talmente adorabile che non poté resistere all'urgenza di baciarlo.

Akaashi spalancò gli occhi per la sorpresa, ma gli chiuse subito dopo, lasciandosi andare tra le sue braccia.

FINE (quasi, c'è ancora un capitolo extra)

La storia finisce qui, dato che l'ho sempre pensata come una storia breve, MA fatemi sapere se vorreste degli spin off o in generale qualche idea per questa storia o eventualmente un'altra sulla stessa ship o altre

Grazie mille per avermi supportatx <3

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