Frammento di Memoria #1

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Un città in rovina, divorata dalle fiamme...

Il calore della vita scompare dal viso delle persone che amo...

I ricordi di un tempo in cui giravo la mia città natia nella gioia, insieme a quelli che erano i miei amici...

Adesso nulla rimane, solo fiamme, cenere e polvere; l'aria stessa che si respira fa male ai polmoni.

«Ricordi il giorno in cui ci siamo conosciuti...?» le parole dell'uomo sono ormai mischiate al sangue che gli riempe la bocca.

«Come potrei dimenticarlo... è il ricordo più bello che tu mi hai donato» una voce femminile, affranta dal dolore, con le lacrime agli occhi, mentre stringe in mano una lancia nera, dalla lama scarlatta, conficcata nel petto dell'uomo.

Quasi gli sembra di vederlo davanti a se, come se stesse vivendo quello stesso momento una seconda volta...

Forse è con ciò, che al momento della propria morte, la vita ti passa davanti.

«Argo, Thesis, Gregorio, Sieg... tutti...!» dagli occhi dell'uomo sgorgano lacrime, mentre nella sua mente si dipinge quello che era il più bel ricordo della sua vita... insieme ai suoi compagni.

La donna non proferisce parola, affranta dal dolore, o anche lei dedita a rammendare i ricordi di un passato ormai lontano.

«Come siamo giunti a questo?» ora gli occhi dell'uomo si stagliano sulla figura della donna, dedita a mantenere la lama conficcata nel suo avversario.

La donna estrae rapidamente la lama, lasciando sgorgare il sangue dalla ferita «Non c'era alternativa... ho dovuto ingannarti... l'unico sollievo nel mio cuore, è poterti finire con le mie mani»

La risposta dell'uomo è una leggera risata.

Non si tratta di un gesto dovuto alla follia, causata dal terrore della morte imminente... non era quel tipo di uomo e lei lo sapeva meglio di chiunque.

«Maledetta tu... *tossisce* e maledetta la tua incapacità di decidere *tossisce*...»

La donna non risponde alla critica, forse perchè non gli importa, o magari perchè sa di meritare un giudizio tanto severo. La sua espressione rimane immutata, ferma come un roccia.

«Maledicimi quanto vuoi...» la donna alza nuovamanete la lancia «Sentiti libero di odiarmi...»

L'ultimo istante che ricorderà per sempre, le pure lacrime e il senso di colpa che le dipingono il viso «Ne hai tutto il diritto!»

E lalancia scagliò il colpo finale...

Il Mietitore 1: Onore PerdutoWhere stories live. Discover now