Capitolo 28.

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Oggi si da ufficialmente inizio al torneo del Corno.
Tutta la scuola è in fibrillazione oramai da giorni, il comitato organizzativo ha annunciato ufficialmente che tutto è pronto per cominciare: per prima cosa ci sarà una parata con i partecipanti che si concluderà all'interno dell'arena costruita appositamente per l'occasione; un professore detterà le regole, anche se oramai tutti le conoscono, e poi si darà ufficialmente il via alle danze.
Inutile dire che l'unica persona a cui non importa un accidente di questo torneo sono io. Sarò anche deprimente e noiosa con il mio solito pessimo umore ma non posso farci niente: la mia vita va a rotoli e io ne sento il peso sulle spalle che sta diventando insostenibile.
Oramai ho rinunciato persino ad entrare nel Mind World sperando di poter incontrare Gidan invano. Capisco che sia occupato dagli addestramenti per diventare successore del padre ma almeno in un momento libero potrebbe cercarmi, dirmi che gli manco o semplicemente farmi sapere che sta bene. Oltre che abbandonata mi sento preoccupata; e se gli fosse successo qualcosa?
No, scaccio subito quel pensiero dalla mia testa e cerco di distrarmi ascoltando Clare e Archel che discutono su chi vincerà il torneo quest'anno, guadagnando il titolo di Stregone o Fattucchiera d'Avorio.

-Secondo me vincerà Aurora, la partecipante degli Darkbender del quarto anno, è superba con la magia d'attacco.- dice Clare con tono sognante.

Archel scuote la testa sorridendo, sicuramente non è d'accordo con lei.

-Si vede che non sai niente di queste cose.- dice guardandola con una punta di sfida nei suoi occhi. -Sarà Loris degli Airbender ha vincere. Non ha pari quando si tratta di lotta magica, l'ho visto in campo ed è imbattibile!- dice sottolineando l'ultima parola.

-Questo lo dici tu!- risponde lei secca ma chiaramente ironica.

Mi accorgo di essermi imbambolata a fissare Archel solo quando mi accorgo che i suoi occhi hanno un colore diverso: non sono più verde acqua splendenti come loro solito ma hanno un tono più scuro, come l'acqua quando è un po' torbida.

-Nako!- mi dice Clare sventolandomi la mano davanti e risvegliandomi dal mio evidente stato di trance.
Scuoto la testa per riprendermi e poi fisso la mia amiche che ricambia il mio sguardo preoccupata.
In questi giorni Archel e Clare non fanno altro che rivolgersi così a me, come se fossi un cane bastonato in cerca di affetto.

-Scusate ragazzi.- dico passandomi una mano tra i ciuffi sulla fronte. -Ero persa nei miei pensieri.

Loro mi annuiscono comprensivi e poi ci voltiamo tutti verso il portone, dove un improvviso ammasso di studenti si è accumulato.
La parata ha inizio.
Clare si pulisce la bocca e lancia il tovagliolo sul piatto, si alza in piedi e ci incita a fare lo stesso.

-Forza ragazzi!- dice prendendomi il braccio. -Voglio prendere i posti migliori.

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Devo ammettere che la parata è stata piacevole e anche molto carina, contrariamente alle mie aspettative.
L'avrei seguita fino alla fine se solo Clare non ci avesse trascinati via, verso gli spalti per assicurarsi il posto migliore da cui assistere alle prime battaglie.
Il corteo arriva poco dopo di noi, entra nel campo e si dispone in cerchio; la banda smette di suonare mentre tutti gli studenti prendono posto.
A tenere il discorso iniziale è il professor Foracis che ricorda ai partecipanti le regole principali e poi introduce ai ragazzi del primo anno la tradizione del torneo, anche se oramai essendo un avvenimento famoso i ragazzi vengono qui già informanti dai genitori o da fratelli più grandi.
Mi ricordo che a parlarmene per la prima volta è stato mio fratello Hiro che aveva partecipato ad una delle edizioni e, ovviamente, aveva vinto.
Mio fratello è fantastico, è uno stregone fantastico. Insomma, non si vede tutti i giorni un Airbender con capacità di Sanatore così elevate come le possiede lui.
In un certo senso è lui a mandare avanti la famiglia con i soldi che guadagna lavorando; mia madre facendo la cameriera porta a casa solo il necessario ma grazie a lui possiamo vivere tranquillamente.
Ho sempre voluto essere come lui un giorno, ma più vado avanti e più mi convinco che non accadrà mai.
Io non ho nulla di speciale, nulla che mi contraddistingue dagli altri.
A riportarmi indietro dal mondo dei sogni è il suono graffiante della campana d'inizio.
I primi due sfidanti sono due ragazze: una Waterbender e una Earthbender che non ho mai visto prima d'ora.
Lo scontro inizia subito con un attacco da parte della prima ragazza che mette subito in difficoltà l'altra facendola cadere.
Dopo questo tutto procede lentamente e in modo monotono, questo combattimento sembra non finire mai! Le due ragazze continuano ad attaccare e schivare, attaccare e schivare, attaccare e schivare...
Sento che potrei addormentarmi mentre Archel e Clare accanto a me sembrano due bambini la mattina di Natale: esultano ad ogni colpo e sono così emozionati da non riuscire a stare seduti come si deve.
Sorrido guardandoli, oltre che imbarazzanti, terribilmente imbarazzanti, sono anche teneri.
Il combattimento termina dopo quaranta minuti di incessanti attacchi, per la mia felicità. Ma la mia gioia è breve perchè subito dopo il professore annuncia il combattimento successivo.

Mind Worlds (in revisione) Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ