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"Non ci credo, avrai un appuntamento cazzo!"
"Maya è la quinta volta che lo dici, non aiuti" rispose il piccolo Black al telefono.
"Ok scusa, cosa ti serve?"
"non lo so, sono in ansia e non so che fare"
"Allora, intanto ti faccio una lista di cose da portarti. Prendi un foglio e scrivi"
Regulus obbedì, e con la punta della penna a mezz'aria su un foglio parlò.
"Vai, inizia l'elenco"

"Allora, inizio a dirti ciò che ho portato io al mio primo appuntamento:
1. Gomme da masticare. Metti che vuole baciarti ed avete appena mangiato! Ah, masticale a bocca chiusa.
2. Cerotti. Non sembra ma sono utili cazzo. Sembrerai un tipo organizzato su cui contare, e conoscendo l'individuo che vuoi conquistare questi sono più che utili
3. Fogli di carta e penna. Se vuole darti il numero non farti cogliere impreparato
4. Una bottiglietta d'acqua. Tu portala e basta, le bottigliette salvano vite umane.
Ci sei per ora?"
Sì, non ho tralasciato nulla" disse il piccolo Black rimettendo a posto la penna.

"Bene. Ora ti darò dei consigli.
Da come me ne parli è la persona meno noiosa e giudiziosa del mondo, dunque non preoccuparti troppo di come ti comporti. Poi ricorda che è comunque il migliore amico di tuo fratello, dunque appena ti fa un torto sai a chi rivolgerti.
Poi parlagli delle tue passioni, cantate entrambi no? Reg ci sei?"
"Sisi, sto ascoltando"
"Perfetto. Poi non scansarti se cerca contatto fisico o non guardarlo male. Questo lo scoraggerebbe e basta"
"Quindi che dovrei fare scusa? Lo sai che odio quando la gente mi tocca" disse Regulus sbuffando.
"Intendo che per esempio avvicina una sua mano alla tua o ti fa una carezza, tu non ti scansare per nessuna ragione al mondo"
"Aaahh, ok allora va bene"
"Ecco. E poi vestiti bene. Lo so che lo fai già, ma devi splendere" Regulus annuì, ma poi si ricordò che lui e Maya non erano in videochiamata.
"Sì ok splenderò"
"Bravo così ti voglio. Beh, richiamami quando devi scegliere che metterti"
"Certo. Ciao Maya"
"Ciao ciao Reggie"

//

"Tesoro" disse la donna dopo aver bussato alla porta della stanza di Remus, che stava facendo i compiti.
"Che c'è nonna?"
"Quando finisci di studiare ti va di andare a salutare mamma?"
Remus abbassò gli occhi: erano anni che lei era attaccata ad una macchina d'ospedale, senza né reagire a stimoli esterni né percepirli.
Ormai la situazione era insalvabile, e nonostante tutto però la signora voleva che lui la vedesse.
"Finisco ed arrivo" borbottò.
"Certo, ti aspetto" ed il ragazzo rimase di nuovo solo.

Finì un esercizio sul libro e dopo essersi vestito ed aggiustato i capelli raggiunse la signora Mary in salotto.
"Eccomi nonna, possiamo andare?"
"Sì certo tesoro" nonostante la donna avesse delle piccole difficoltà era ancora perfettamente capace a guidare per fortuna, così i due uscirono e raggiunsero la piccola macchina parcheggiata fuori.
"Lo so Remus che sicuramente è brutto vederla così, ma ti porto da lei per il tuo bene. La mamma in qualche modo per te c'è sempre, va bene?"
"Sì" mormorò lui.
Ad un tratto il cellulare vibrò.

ciao rem sono sirius. Mi hai dato il tuo numero sul bus qualche giorno fa ricordi?

certo che mi ricordo, comunque ciao

come va? Remus fece un piccolo sorriso.

benino. Tu invece?

perché benino e non bene? Cos'hai?

niente di che tranquillo

può pure esserti morta una formica, io ti capirò lo stesso :)

grazie davvero, ma per fortuna non è morto nessuno. È una mia cosa personale, non me la sento di dirtela

va bene va bene. In ogni modo quando me la dirai sarò pronto ad ascoltarti <3

grazie mille :)

Remus sorrise, e la signora si girò avendo appena frenato nel parcheggio dell'ospedale.
"Come mai così felice? Con chi chatti?"
il giovane abbassò gli occhi. "eh, con nessuna"
"È un lui?" chiese la signora.
"Credo" mormorò lui. "Cioè, è uno che ho appena conosciuto, boh sembra forte" borbottò.
"Ne sono felice" disse Mary prendendo la borsetta; quando suo nipote faceva così già sapeva che quel ragazzo doveva averlo preso più del solito.

ora scusa ma ho da fare, possiamo parlare dopo?

certo Remmie. Scrivimi appena puoi <3

va bene, e non chiamarmi mai più così <3

"Possiamo andare?"
"Sì sì ci sono"

///

"Vai col fratello del tuo migliore amico? Scelta azzardata"
"Lo so Anna, ma non sarà chissà cosa; lo porto a fargli vedere il parchetto e con l'occasione facciamo una chiacchierata. Se ci provo sin da subito lo spavento"
"Parli tu!"
"Zitta" disse l'occhialuto facendo ridere la ragazza. "Almeno con lui voglio fare le cose per bene"
"Bravo bravo" disse Anna sistemandosi i capelli. "E mi raccomando, non iniziare subito a cercare contatto fisico. Inizialmente basta solo il contatto visivo"
"Contatto visivo, perfetto" disse James scrivendo su un foglio dimenticandosi che fosse quello del quaderno di francese.

"Fallo sentire a suo agio. Chiedigli di parlarti delle sue passioni, delle sue ambizioni o roba del genere. Non farlo sentire eccessivamente osservato, potrebbe intimidirsi"
"Quindi non devo guardarlo?"
"No no il contrario, mi spiego meglio. Mentre parla non fissarlo senza alcuna espressione, anzi magari sorridigli, annuisci senza farlo ogni due per tre come quando fai finta di ascoltare la prof, se avete qualcosa in comune diglielo, si sentirà in qualche modo più vicino a te"
"Chiedergli le sue passioni. Farlo sentire a suo agio." mormorò James mentre scriveva.
"Ok ci sono, grazie davvero"
"Di niente, richiamami per aggiornarmi"
"Certo. Ci sentiamo!"
"Ciao James!" e la chiamata finì.

"Oh merda, ho scritto sul quaderno di francese" ci fu qualche secondo di silenzio, ma poi James prese un libro. "Vabbè sti cazzi oh"

BoybandHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin