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-Si, FFI, insonnia familiare fatale, è una malattia terminale a cui non è ancora stata trovata una cura, i suoi sintomi sono, inizialmente insonnia-mi ricordai le occhiaie di mia madre

-Poi demenza-mi ricordai di nuovo mia madre

-Poi perdita del camminare-mi ricordai ancora mia madre

-Poi la perdita della voce-mi ricordai ancora una volta mia madre

-E infine morte.- mi scese una lacrima che subito bloccai con la manica della felpa che avevo addosso

-Asia, so cos’è.-disse Bokuto, solo ora ho notato le occhiaie gialle intorno i suoi occhi..che soffrisse di..nonono, impossibile, è rara come malattia..impossibile.

-Ok, ma ora intendi rispondermi? Sei malato?-

-No, non intendo risponderti, sennò che gusto ci sarebbe!-disse lanciandomi un sorriso 

-Okok, allora possiamo passare a casa tua?-dissi con fare innocente e amichevole

-No, andiamo nella tua, dovrebbe essere libera giusto?-feci cenno con la testa e ci avviammo. Non avevo mai notato che casa mia distasse di solo 15 minuti a piedi dall’ospedale, solitamente sembravano di più, forse perchè non stavo in compagnia. Ci ritrovammo davanti al portone di casa mia e senza esitare aprì la porta

-Sei sicuro di poter venire?-dissi al ragazzo preoccupata

-Sisi tranquilla, i miei genitori non ci sono più e non vedo mio fratello da qualche mese-fece un sorriso e ricambiai con uno compiaciuto, entrammo dentro e un calore immenso ci coccolò fino a portarci fino al salotto

-Beh Asia, per essere stata da sola per tutto questo tempo la casa è in ordine eh-rise

-Beh sì, tanto non ci sto quasi mai-guardai l’orologio e mi accorsi che nessuno dei due aveva fatto pranzo ed, essendo le 7:30, era difficile rimediare

-Senti, visto che non abbiamo fatto pranzo, tantomeno merenda, hai fame?-dissi con una calma che non sembravo io, sperando che non avesse detto quello che pensavo

-Si ma tu mangi con me, non vorrai mica avere un altro calo di zuccheri vero?-mi disse facendo la faccia da cane bastonato

-Ma io non ho fame-lo guardai e quella faccia da cane bastonato divenne una faccia da rimprovero

-Non pensarci nemmeno, tu ora mangi con me.-

-Ma non ho abbastanza cibo-

-Ok, non mangio io.-disse puntandosi il dito contro

-Lo dividiamo, va bene?-chiesi dolce e supplichevole

-Va bene-disse Bokuto facendomi un sorriso. Controllai nel frigo ed avevo della frutta e una fettina di maiale e senza pensarci due volte la misi a cuocere mettendo la frutta sul tavolo. Dopo vari minuti fu tutto pronto e chiamai il ragazzo che sembrava imbambolato a guardarmi fare tutto

-Bokuto è pronto, vogliamo mangiare?-

-Certo signorina-disse inchinandosi con un sorrisino in faccia. Iniziai a tagliare la carne e feci uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette...oddio troppi, feci troppi pezzi..sapevo già che non sarei riuscita a finire tutto, nel frattempo il ragazzo aveva già finito e si era messo a fissarmi come prima

-Che fai non mangi?-disse quasi come per rimproverarmi

-Non riesco a finire tutto..è troppo-gli dissi quasi supplicandolo

-Ok, non mi lasci altra scelta-si alzò di scatto e saltai dallo spavento, lui si avvicinò a me e si mise nella sedia accanto alla mia, prese la mia forchetta e iniziò ad imboccarmi

-Hey che fai, mica sono una bambina, so mangiare da sola!-dissi spingendolo leggermente

-A quanto vedo non riesci a mangiare, quindi ora lasciati andare e fatti imboccare. MANGIA!-disse urlando l’ultima parola, sobbalzai di nuovo e mi feci imboccare. Devo ammettere che mi sentivo a disagio, ma il contatto visivo che avevamo ogni volta che la forchetta si presentava davanti la mia faccia era fantastico. Dopo poco finimmo e lui mi prese a mo’ di sposa e mi posò sul divano

-Guardiamo un film?-chiesi

-Che film?-chiese curioso

-Hai visto “Cloud Atlas”?-

-No, vediamolo pure!-mi sorrise di nuovo

-Sai che dura circa tre ore, vero?-

-Ora lo so!-disse scherzoso

-Io l’ho gia visto, se mi addormento non ti crea problemi vero?-dissi seria guardandolo negli occhi

-No, anzi, mi piace guardare le persone dormire-si fermò

-vorrei riuscirci anch’io-disse con un sussurro quasi impercettibile che io sentii, ma feci finta di nulla per non metterlo a disagio e startai il film. 

Mi svegliai e vidi il ragazzo fissare il vuoto, poco dopo mi resi conto che il film era finito da un po’ e che avevo la testa appoggiata sulle sue gambe

-Che ore sono?-chiesi mezza addormentata

-2:30-disse calmissimo

-Cavolo si è fatto tardi,scusa se mi sono addormentata, tu hai finito il film?-dissi quasi urlando

-Si, finito da ormai un bel po’, io non ho...sonno-disse quasi sussurrando le ultime parole

-Capisco, ma approposito-alzai la testa dalle sue gambe e lo guardai

-Il tuo nome? Tu mi hai detto solo il cognome, Bokuto-lui mi guardò per un po’ e iniziò a parlare

-Kotaro, questo è il mio nome, il tuo cognome invece?-quel nome mi sembrava familiare, chissà dove l’avevo sentito..

-Eleonori-dissi distogliendo lo sguardo, sapendo la sua prossima domanda

-Sei Italiana quindi? Sai parlare giapponese benissimo!-disse sorpreso

-Beh ahah, mio padre è Italiano e a pochi anni dalla mia nascita cacciò di casa sia me che mia madre e lei, essendo giapponese, si fece ospitare dai suoi genitori qui in giappone, ossia dai miei nonni, ma dopo poco morirono, lei si ammalò e io intanto crescevo, ed eccomi qui, ventenne, dopo la morte di mia madre e la scomparsa di mio padre!-dissi sorridendo alle ultime parole

-Invece i miei hanno abbandonato sia me che mio fratello, per me ormai non ci sono più, sono cresciuto con i miei nonni ma dopo poco loro morirono e io..mi ammalai-disse le ultime parole con dispiacere

-di cosa?- chiesi curiosa e innocente

-FFI-disse freddo, io spalancai gli occhi, il lettino, ecco dove avevo visto quel nome..non riuscivo a crederci...lui soffriva di FFi..insonnia familiare fatale..oh mio dio, non di nuovo vi prego..

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