9 [Season 1]

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Steve le si inginocchiò di fianco, il suo petto si muoveva incontrollatamente, facendo su e giù ad un ritmo rapido

"E' tutto ok, è tutto ok."

le voce divenne più nitida, la testa continuava a farle male, il respiro rallentò

"Brava, così."

fece gesto agli agenti di allontanarsi, mantenendo lo sguardo sulla ragazza, gli uomini ubbidirono , il corridoio si sgombrò lentamente

"Sei impossibile, perchè sei andata lì?"

la prese in braccio, diretto alla stanza dove erano rimasti gli altri. Appena aveva iniziato a vedere quella scena, era uscito subito dalla stanza, diretto alla cella di Loki, sotto lo sguardo dei presenti. Aveva iniziato a correre, scontrandosi con parecchi agenti e chiedendo scusa subito dopo, la paura che gli si era creata era enorme. Ora la aveva tra le braccia, aveva cominciato a sudare ma almeno era vicino a lui. Il Direttore gli aveva detto di portarla nel laboratorio di Banner, che adesso ospitava anche Stark, dove gli aveva fatto portare un lettino per stenderla. Aveva chiuso gli occhi come nelle volte precedenti, ma era sicuro che fosse sveglia visto le sue repliche sul fatto che la stava facendo scivolare e lui ridacchiava. La stese e poi si allontanò, richiamato da Fury, mentre Tony le disse che le avrebbe fatto delle analisi del sangue, per cercare di capire cosa fosse successo

"Ok tesoro, sentirai un piccolo pizzico."

Grace annuì, l'uomo infilò il piccolo ago nel braccio e ne estrasse il liquido, sgranando gli occhi alla vista di quest'ultimo

"Ma cosa..."

Grace aprì gli occhi e guardò la fialetta che il suo amico aveva in mano. Il sangue che aveva estratto era, sì rosso, ma anche circondato da un filo, lo stesso filo che aveva visto in quella specie di...visione?

"Questo..."

tentò di sedersi piano piano, aiutata da Tony

"L'ho visto nella visione."

"Visione?"

domandò Bruce

"Si, c'erano cinque...anzi no, sei pietre, degli stessi colori di quello. Si sono assottigliate fino a diventare un filo."

lo indicò

"Poi hanno detto una parola e sono scomparsi."

"Che parola hanno detto?"

chiese il miliardario mentre metteva ad analizzare il liquido

"Insieme."

la ragazza ebbe i brividi, le sue mani vennero circondate da una nebbiolina azzurra e, quando se ne accorse, si mise paura. Scosse le mani, come per togliere un capello quando rimane impicciato tra le dita, ma la nuvoletta non aveva intenzione di sparire, poi un'altra voce le risuonò nella testa

"Rilassati, non ti farà del male, chiudi i pugni lentamente e poi riaprili."

un altro uomo le aveva parlato. Non lo riconobbe, non ricordava nessun volto associato a quella voce, però fece come le disse

"Brava, così, ora immaginala come se fosse tua amica."

"Mica mi ci farai giocare."

pensò lei, ricevendo una leggera risata di risposta

"No, non ancora, avvicina le mani, palmo a palmo, delicatamente, se ne andrà da sola."

fu quello che accadde, la nebbiolina divenne lentamente trasparente e piano piano sparì dalla sua vista. Alzò le mani e le rigirò più volte, erano ritornate del loro colore naturale

𝑺𝒐𝒎𝒆𝒕𝒉𝒊𝒏𝒈 𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒕𝒉𝒂𝒏 𝒇𝒓𝒊𝒆𝒏𝒅𝒔✨Where stories live. Discover now