Capitolo 17

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Capitolo 17.

Liam

Il corpo di Zayn se ne sta quieto tra le mi braccia mentre lascia che le mie mani si prendano cura della sua pelle accaldata tracciando linee invisibili lungo tutto il suo corpo.

Mi era mancato immensamente poterlo avere così, mio e senza difese.

So che quando entrambi ci riprenderemo tutto tornerà a essere esattamente come prima, capisco che la questione di Harry abbia la precedenza, ne sono consapevole e condivido la foga di Zayn nel voler porre fine a tutte le macchinazioni che da anni Nick si ostina a mettere in atto a discapito delle nostre vite. Certo sapere che fino a questo momento il libero arbitrio che tutti noi avevamo creduto di possedere fosse in realtà una mera finzione mi fa ribollire il sangue nelle vene.

Per tutto questo tempo Nick ha giocato con noi come se fossimo dei semplici burattini nelle sue mani, ha tirato fili invisibili mentre noi ignari di tutto credevamo di essere i soli artefici delle nostre azioni.

“Riesco a sentirti pensare da qui” sussurra Zayn senza però accennare a voler sciogliere la nostra presa, il nostro incrocio di arti e pensieri.

“Scusa” rispondo svelto portando i miei occhi nei suoi che mi scrutano con determinazione.

È così bello quest’uomo che se ne sta steso su parte del mio corpo completamente nudo a fissare i suoi preziosi occhi dentro i miei. Sento il bisogno impellente di stringere la presa che lo lega a me, il timore che possa sfuggirmi come sabbia tra le dita ad allarmare i miei sensi.

Al contrario, lui si stringe maggiormente al mio busto sprofondando il viso nell’incavo del mio collo rilasciando aria calda dalle narici costringendomi a mille brividi lungo la schiena.

Faccio per allacciargli la gamba che non risiede sotto il suo corpo intorno alla vita quando mi rendo conto che un foglio scritto a computer si è appiccicato a essa, per via del sudore penso.

Allungo una mano per staccarlo dalla mia epidermide quando il braccio di Zayn attraversa la mia visuale andando poi a broccare il mio movimento.

Mi volto confuso nella sua direzione, mentre i suoi occhi si fanno mano a mano più consapevoli e uno sguardo di puro terrore si dipinge sul suo volto andando a deformare la sua bellezza.

“Cosa?” borbotto confuso seguendo il suo corpo che adesso si è alzato e si muove trafelato in cerca di qualcosa tra i fogli che abbiamo sparso sul pavimento quando abbiamo deciso di dare un nuovo utilizzo alla sua scrivania.

“Zay?” lo richiamo adesso da dietro la sua spalla mentre lo vedo digitare furiosamente i tasti del suo telefono.

Continua a non degnarmi nemmeno di uno sguardo mentre me ne sto ancora nudo dietro di lui che respira nervoso.

“Si pronto, sono Zayn Malik, ho bisogno di un numero di telefono, Londra, si attendo”

Zay ha preso a camminare in torno alla stanza con il foglio che ha staccato dal mio corpo ancora stretto in una mano come se da quel foglio dipendesse la sua intera esistenza.

Decido di rivestirmi in silenzio mentre lo osservo sbattere un piede ritmicamente a terra in attesa.

“Si, ho bisogno del numero di Tomlinson, Louis Tomlinson, ha capito o le faccio lo spelling?”

I miei sensi si mettono immediatamente sull’attenti al sentir nominare quel nome, che diavolo sta facendo ?

“Bene la ringrazio”

Through the DarkWhere stories live. Discover now