Dominating Desires - Italian translation

Capitolo 27

L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

CHASE’S POV

L’intera situazione con suo fratello non è andata nel modo in cui mi aspettavo. Questa è stata la peggiore reazione che avessi mai pensato che potesse avere.

Mi aspettavo che si arrabbiasse, dannazione mi aspettavo anche che fosse violento, ma mai con Brylee. Lo conosco da tutta la mia vita e so come diventa quando un ragazzo combina un casino con sua sorella, lo sapevo dall’inizio.

So che era di questo che Brylee era preoccupata e ho continuato a insistere con lei di dirglielo e ora è proprio lei quella che ne è più rimasta ferita. Onestamente non riesco a credere che sia stato in grado di colpirla nel modo in cui ha fatto e di spingerla a terra. Il suono della sua testa che sbatteva contro il pavimento continuava a rimbombare nella mia testa.

La guardai ed era lontana dallo stare bene.

Non so se sarò mai in grado di perdonare Riley per quello che ha fatto. So che è stato cattivo solo per la prima volta ma quello che ha fatto è inaccettabile.

Ma, nella mia rabbia, so che niente di quello che ha fatto è stato di proposito, ha reagito quando Brylee gli ha preso la mano e quando l’ha spinta a terra ha quasi dato di matto per cercare di avvicinarsi a lei ma non sono riuscito a gestire la situazione così l'ho sbattuto fuori di casa.

Continuava a urlare che pensava che fossi io, non aveva realizzato che fosse stata Brylee a prendergli la mano così si è solo giro e ha sbottato.

Non sto dicendo che quello che ha fatto è stato giusto, ma non è stato neanche un gesto intenzionale. Guardai verso il danno che Riley aveva fatto quando Brylee iniziò a chiudere gli occhi. Le urlai di continuare a tenerli aperti mentre si teneva tutte le parti del suo corpo doloranti.

Stavo dando di matto per la quantità di sangue che perdeva. Il sangue le scivolava sul lato del viso, ma non riuscivo bene a capire dove era la ferita. Iniziai ad andare ancora più in  panico quando le urlai di tenere gli occhi aperti ma li chiuse. Schiacciai l’acceleratore e mi diressi verso l’ospedale.

Parcheggiai di fronte alla struttura e feci il giro della macchina così da poter prendere in braccio Brylee e portarla dentro.

“Ho bisogno di aiuto.” Dissi quando entrai e immediatamente furono su di noi. La portarono via e fui lasciato lì a fissarla immobile sapendo che non avrei potuto seguirli. Tornai nella mia macchina e presi il telefono.

So che non se lo merita, ma chiamai Riley. È tutto quello che è rimasto a Brylee e so che si sta prendendo a calci da solo in questo momento.

“Che succede?” chiese preoccupato.

“E’ all’ospedale.”

“Sto arrivando, che cosa c’è che non va in lei, che cosa, che cosa le ho fatto?” la sua voce iniziò dal panico per poi terminare con voce rotta.