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Quando annunciano l'ultima prova ai pochissimi concorrenti rimasti, è l'inizio di novembre.

"sopravviverò un giorno senza Eren:ha una vita al di fuori di me, ha gli esami!" esclama Armin in videochiamata con Erwin dopo l'incontro. Erwin se la cava meglio del previsto con la tecnologia, Historia deve aver avuto molta pazienza.

"certo! Ma non hai parlato all'incontro e volevo assicurarmi che fosse tutto a posto" ribatte Erwin sullo schermo del computer.

Eren ha dovuto lasciare, momentaneamente, lo show per sostenere un esame universitario:se tutto fila liscio dovrebbe tornare stesso domani.

"va tutto bene, sono solo un po' impegnato...ci hanno dato l'ultima prova" spiega Armin mordendosi il labbro, ammette di essere in ansia e Erwin lo intuisce.

"in cosa consiste? Giuro che non lo dirò a nessuno" dice Erwin mostrando le dita incrociate per dimostrare la sua lealtà.

"dobbiamo scrivere una canzone...non l'ho mai fatto ed ho paura che esca una merda" spiega sbuffando:Armin non è bravo a comunicare, per questo utilizza la musica per provarci. Ma sono parole di altre persone che condividono il suo umore o dolore. È preoccupato di non riuscire a scrivere nulla di buono e deludere tutti.

"capisco. Be', credo che dovresti prima trovare un ispirazione" dice Erwin sperando possa essere un consiglio utile. Armin fa una smorfia.

"è il peggior periodo per avere un ispirazione" dichiara sarcastico, ricordando che tra poco è novembre. Erwin gli chiede a cosa si riferisca.

"tra due giorni è il mio compleanno e domani è la data della morte di mio padre" spiega chiedendosi se sia opera del karma aver ricevuto questo compito in un periodo del genere.

"oh"

"già"

"allora chiedi aiuto ai ragazzi"

"stanno buttando giù qualche idea, ma sono già impegnati a scrivere una base musicale"

"penso che dovresti prendere un giorno di pausa" dichiara vedendo Armin stressato, soprattutto per il periodaccio.

"non posso, ho solo una settimana" ribatte sbuffando guardando il suo quaderno giallo e la penna nera lasciati sul comodino.

"ti stai preoccupando troppo:l'ispirazione è qualcosa che viene e basta, senza pensarci troppo. Sono sicuro che un po' di riposo ti aiuterà" dichiara Erwin e Armin sospira.

"va bene" borbotta accettando il suo consiglio, ma oltre a lavorare non ha molto da fare.

Armin ha bisogno di uscire da quel buco vuoto e piatto, perciò va in spiaggia armato di quaderno e penna.

Tira vento quel giorno ed è costretto ad indossare un cappotto, una sciarpa nera e un cappellino. Stavolta non può immergere i piedi nell'acqua, poiché è agitata. Si limita a sedersi sulla sabbia bianca e guardare malinconico la distesa d'acqua di fronte a sé.

"quale padre si suicidia il giorno prima del compleanno del figlio?" borbotta come se potesse sentirlo. Si sente in colpa per non aver colto il suo dolore, ma come poteva capirlo un ragazzino di 16 anni che aveva appena perso la madre?

Sebbene la morte della madre fosse scontata per le sue pessime condizioni salutari, la morte del padre è stata un colpo al cuore.

Dovevano supportarsi a vicenda e superare la perdita insieme, ma alla fine si è ritrovato solo con un altro fardello.

Eren aveva ragione quando disse che aveva già sperimentato la solitudine.

Poggia lo sguardo sul quaderno:nulla, nessuna idea.

"questo è il piano" dichiara Mikasa servendo la colazione ad Eren, appena tornato al locale. Gli ha spiegato della sorpresa che hanno in mente per la finale:presentarsi tra il pubblico, con un cartellone in mano.

"mi sembra una bella idea, apprezzeranno" dichiara mangiando con gusto le uove preparate dall'amica.

"hanno già detto che prova sarà?" chiede Mikasa sperando che gli riveli qualche dettaglio in segreto.

"sì, ma non posso dirlo" ribatte. È un po' preoccupato per la difficoltà della prova:la band non ha mai scritto una canzone o una base musicale e Armin sembrava spaesato quando l'hanno annunciato. Ma ha fiducia nelle loro capacità, convinto che spaccheranno.

Mikasa mette il broncio riempendogli un bicchiere di succo. Levi entra nella conversazione, affianco alla nipote.

"com'è andato il viaggio?" chiede l'uomo e per un secondo Eren si illude che sia stato in pensiero per lui.

"l'auto sta bene, non ti preoccupare" interviene Mikasa alzando gli occhi al cielo e Eren ritira la risposta, prima che sia troppo tardi.

"bene. Come stanno i ragazzi?" chiede stavolta ad Eren. Quest'ultimo non si sorprende che non sia realmente interessato a lui.

"stanno bene, forse un po' nervosi per la finale" spiega alzando le spalle e finendo di mangiare. Levi annuisce e si allontana dai due ragazzi.

"continuo a stargli antipatico" borbotta Eren appena è abbastanza lontano:non ha nemmeno finto di essere interessato a lui! Mikasa non sa come giustificarlo.

"quando hai l'esame?" chiede la corvina cambiando argomento.

"oggi pomeriggio. Appena finito andrò in centro" dichiara avvisandola del suo prossimo ritardo.

"che devi fare?" chiede confusa, ricordandosi che in centro ci sono solo negozi d'abbigliamento e gioiellerie. L'ultimo luogo adatto ad una persona pigra come Eren.

"tra due giorni giorno è il compleanno di Armin e voglio regalargli qualcosa!" spiega con una mezza idea in testa, ma deve controllare se lo stipendio da manager basti.

"oh, festeggerà là?" chiede Mikasa un po' triste che Armin sarà costretto a festeggiare i suoi 19 anni in una stanza e senza torta.

"lo porterò fuori:ho tutto sotto controllo" ribatte strofinando le mani:ha pianificato un'uscita per il suo compleanno, facendo qualche ricerca sul posto.

"capisco, posso venire con te più tardi? Gli compro qualcosa e glielo dai da parte mia" chiede Mikasa pensando a qualcosa di carino da regalargli. Eren annuisce e le dice l'orario previsto per la fine dell'esame.

Il giorno successivo arriva troppo bruscamente per Armin, che sperava di dimenticarlo grazie al lavoro. Ma al contrario, appena si sveglia ha la nauesa e ricorda il perché.

Sono tutti già svegli e vestiti, lui invece rimane nel suo futon a guardare il soffitto.

"vieni a mangiare con noi?" chiede Jean sedendosi accanto a lui per infilarsi le scarpe. Armin si gira di lato, per non guardare l'amico.

"preferirei di no" risponde chiudendo le palpebre e sperando di sprofondare in un lungo sonno, che duri due giorni.

"allora vieni alle prove:abbiamo qualche idea per la base e vorremmo una tua opinione!" esclama Sasha intervenendo, sperando di motivare il biondo. Ma ha l'effetto indesiderato.

"potete uscire?" chiede sperando che lo lascino da solo e non insistano più. Capisce lo sforzo che fanno per lui, ma semplicemente non ha la forza di alzarsi e far finta che non sia a pezzi. Almeno per oggi non vuole.

I tre si guardano cercando una risposta nell'altro, alla fine interviene Connie.

"sì, ti portiamo qualcosa da mangiare più tardi. Provaci solo" dice facendo un cenno col capo ai due di uscire. Armin non risponde e riapre lentamente gli occhi, udendo il rumore dei loro passi e della porta.

"sono già passati tre anni" sussurra mettendosi la coperta sulla testa. Non riesce a credere che sia passato tutto questo tempo, ha l'impressione che sia capitato solo qualche giorno fa.

Jean chiude la porta, dopo aver udito le sue parole. Sospira e spera che Eren torni presto.

the band//ereminWhere stories live. Discover now