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«No

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«No...» strinse gli occhi e mormorò qualcosa di incomprensibile, strinse le coperte fortemente nelle mani, mosse la testa a destra e a sinistra,sprofondando nel cuscino.

Il pavimento era imbrattato di sangue e il fluido rosso e denso creava una striscia che andava verso il bagno della camera. Chaewon mosse i primi passi insicura e tremando dalla paura. Con attenzione, evitò di calpestare con i piedi nudi le chiazze scure. Il sonno le venne rubato quando sentì un terribile tonfo provenire dal bagno e adesso si trovava nel corridoio spaventata di scoprire la verità.

La smorfia di dolore venne disegnata sul suo volto,il brutto destino e la consapevolezza di star andando incontro a un brutto sogno.

Deglutì appena e terrorizzata  da quel rumore,allungò la mano verso la maniglia della porta del bagno e la trovò socchiusa. La meraviglia la portò per sbaglio a spalancare la porta e scivolare su una pozza viscida e mal odorante atterrando malamente sul suo fondoschiena.

Non si preoccupò del dolore,alzò lo sguardo e vide una scena terribile che aveva visto solo nei film horror. Sua sorella, Jiwoo,era all'interno della vasca da bagno con il collo tagliato e il sangue colante caldo irrefrenabile.

Chaewon si portò le mani alla bocca disgustata e senza nessun emozione a travolgerla. Non sapevo e non capiva.

”È forse un sogno? Se lo è,per favore,qualcuno mi svegli” aveva mormorato in preda al panico pensando sul serio di essere bloccata in un suo malsano sogno.

Ma per sua terribile sfortuna e oscura verità, la sorella stava morendo sul serio. La bocca spalancata in cerca di ossigeno e il sangue che la faceva annegare lentamente. Gli occhi quasi vitrei di Jiwoo si mossero impercettibili sulla figura di Chaewon e scese una lacrime dal suo occhio destro.

Sentiva freddo. La finestra del bagno era spalancata.

”È colpa sua”.

Cercò di dire la sorella,facendosi capire tentennante.

È colpa di...S-Suga”.

Chaewon afferrò il suo viso e la guardò negli occhi pregando che non li chiudesse e l'abbandonasse per sempre. Aveva urlato,aveva cercato di aiutarla e aveva chiamato subito l'ambulanza ma erano stati vani i tentativi di salvarla.

Aveva chiuso gli occhi.

I capelli mori della ragazza erano disordinati attorno al suo viso,si muovevano a ritmo lento e creavano delle onde scure. Il silenzio la accoglieva e la salutava,creando una sorta di bolla di sola quiete mentre la sua mente era tutta il contrario: era piena ,assordante,rumorosa. «No» le palpebre presero a tremare,la mascella venne serrata e scattò verso la sua sinistra. Il calore che trasudava il suo corpo bagnava il lenzuolo e la federa del cuscino.

𝕿𝖔𝖝𝖎𝖈 𝕾𝖒𝖔𝖐𝖊 || 𝕸𝖎𝖓 𝖄𝖔𝖔𝖓𝖌𝖏Where stories live. Discover now