Capitolo 3

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Capitolo 3.

La mattina dopo, Seth, fu il primo a svegliarsi.

Si sentiva protetto tra le braccia di Will, ma aveva moltissime domande per la testa: Spero che tutto questo non sia una bugia. Vorrei davvero che mi ricambiasse...

Will immerse la mano nei suoi capelli accarezandogli dolcemente: «Come ti senti oggi?»

«Sto bene» ammise lui senza pensarci troppo mentre un alone rosato gli colorava il volto.

«Te la senti di alzarti per andare a lezione?» gli chiese senza pensarci due volte. «Sì. Me la sento» ammise senza pensarci due volte spostandosi da quella posizione.

Poco dopo scese dal letto cercando qualcosa da mettersi dato che i vestiti che indossavano si erano tutti stroppicciati perchè ci si era addormento.

Con qualche difficoltà trovò dei vestiti che potesse indossare optando per un paio di jeans, una camicia bianca e una giacchetta in jeans.

Non voleva di certo chiedere aiuto a William per vestirsi per questo nonostante le difficiltà riuscì ad indossare il tutto, ma i bottoni lo fecero sospirare così si morse il labbro borbottando imbarazzato: «Potresti aiutarmi con i bottoni?»

«Certo...» rispose il ragazzo avvicinandosi a lui abbottonandogli il pantalone per poi passare alla camicia. Seth cercava di non guardarlo sentendosi veramente a disagio per quella situazione del quale non aveva il controllo, ma soprattutto per la vicinanza eccessiva con il ragazzo.

Una volta che entrambi furono pronti lasciarono la stanza portandosi dietro gli zaini.

Si diressero alcuni minuti dopo in classe.

Quella mattina la prima lezione era meccanica per questo Seth partiva piuttosto avantagiato rispetto a tutti gli altri.

Il professore entrò in classe spiegando loro come creare un carillon funzionante.

Seth alzò la mano attirando la sua attenzione: «Signor Black, vuole dire qualcosa?»

«Professore, ho notato un piccolo errore nel disegno alla lavagna, potrei avvicinarmi?»

«Certamente...» rispose lui senza pensarci troppo.

Il ragazzo si avvicinò e prese il gessetto che gli porgeva: «Chiedo scusa se scriverò male...» portò l'attenzione su la lavagna correggendo quell'errore nel disegno e negli appunti: «Ecco fatto. Quando si fanno oggetti così delicati è sempre meglio usare degli ingranaggi piccoli, se vengono usati quelli grandi la melodia uscirà contorta»

William lo guardò per poi chiedergli: «Puoi mostrarci qualcosa?»

Quella domanda sorprese Seth che si lasciò andare a un sorriso: «Va bene...»

Posò il gessetto prendendo una catenella che teneva la collo mostrando un ciondolo sfilandoselo da sopra. Lo caricò per qualche secondo per poi aprirlo, a prima vista a tutti era sembrato un normalissimo ciondolo, ma quando sentirono la melodia uscire da esso ne rimasero sorpresi.

Seth riportò lo sguardo su William curiosi di vedere le sue reazioni.

Quando l'oggetto smise di suonare lo chiuse rimettendolo al collo: «Questo è quanto ho fatto in passato»

«Seth, è una delle tante creazioni che hai fatto da solo?» gli domandò il King senza distogliere lo sguardo da lui.

«Sì. Questo l'ho fatto in terza media dopo aver visto un vecchio video di mia madre che suonava una sua canzone al pianoforte» ammise tranquillamente per poi tornare a sedersi lasciando che il professore riprendesse la lezione.

Il King InnamoratoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora