41. Adoro Jungkook.

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Y/N pov

Domenica 29.11
Ho gli occhi gonfi. 
Non ho chiuso occhio per tutta la notte. Continuavo a pensare a quel messaggio:"Vuoi sapere chi ha ucciso Mark?" 

È uno scherzo? Non lo so. Qualcosa, però, mi dice che non lo è. Ma non posso esserne sicura. Non so chi mi abbia mandato questo messaggio. 
Ma come fa a sapere chi è stato? 
Forse è lui l'assassinio?! 

Sono questi i pensieri che mi hanno impedito di addormentarmi stanotte. 

Ieri sera ero talmente spaventata che ero tentata di andare da mio padre e di dirgli tutto. Ma qualcosa mi ha trattenuta dal farlo. 

Non so ancora se questo messaggio sia solo uno scherzo di cattivo gusto, e anche se non lo fosse non potrei essere sicura al cento percento che questa persona sappia la vera identità dell'assassino. Non posso allarmare mio padre, e quindi la polizia per niente. Mi direbbero tutti la stessa cosa:"Di non fidarmi di questi messaggi, perché non si sa mai chi c'è dall'altra parte dello schermo" e bla bla bla.

Y/M:"Y/N, è pronta la colazione. Vieni a mangiare." 

La voce di mia madre funge da sveglia. Mi metto seduta sul letto cosa che non fa per niente bene ai miei muscoli, rimasti fermi tutta la notte nella stessa posizione. 
Mi sento tutta indolenzita, però devo darmi una mossa. 

Devo distrarmi

Y/N:"Arrivo mamma." 

Esco da camera mia e raggiungo il soggiorno. La domenica facciamo sempre colazione in soggiorno perché mio padre, che la domenica sta a casa dal lavoro, vuole guardate il telegiornale. 

Y/M:"Ciao tesoro."
Y/N:"Ciao mamma, ciao papà." 
Y/F:"Buongiorno Y/N." 

Ci sediamo tutti attorno al tavolo e ascoltiamo l'edizione del Tg di questa mattina. 

Annunciatore:"Buongiorno a tutti. Passiamo subito alla prima notizia del giorno. La polizia sta continuando le indagini sull'omicidio di Lee Mark, con scarsi progressi, ma invitiamo tutti a fare un passo avanti in caso di informazioni. Ma ora passiamo alla seconda notizia del giorno. "

Spalmo la nutella sul panino e gli do un morso. 

Annunciatore:"Questa notte, due quadri e una vaso del museo di storia sono stati rubati...."

Il panino mi va di traverso. 
Tossisco. 

Non dirmi che sono stati loro?

Y/M:"Tesoro tutto bene?" 
Y/N:"Si si." 
Annunciatore:"... se si tratta sempre dei soliti ladri ancora non lo sappiamo."

Ma forse potrei saperlo io. 

Mi alzo dalla tavola. 

Y/F:"Dove vai?" 
Y/N:"Scusate, mi ero dimenticata che alle 10:30 devo incontrarmi con le mie amiche. Non voglio arrivare tardi."

Senza aspettare che loro aggiungano qualcosa corro verso camera mia e mi vesto di fretta e furia. 

Y/N:"Ciao mamma, ciao papà." 

Non attendo la risposta neanche sta volta ed esco da casa. 

Appena fuori chiamo un Taxi e aspetto che arrivi, fortunatamente non ci impiega molto ad arrivare. 

Grazie al cielo non c'è molta gente in giro la domenica perciò ci impieghiamo pochissimo a raggiungere la grande casa dei sette ragazzi. 

Appena scendo dal taxi una voce dolce e solare mi raggiunge. 

My Black BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora