Capitolo 1

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Ciao a tutti!
Come prima cosa, per chi non lo avesse letto, volevo riportarvi qui gli avvertimenti, così che, se capite che non è una storia che vi mette a proprio agio, non rischiate di leggerla.
- contiene linguaggio volgare.
- sono presenti scene "spinte".

Inoltre vi informo che questa è una soria scritta e ideata da me.
Ora vi lascio alla lettura. Bye<3.

Kate pov:
Sentii un rumore stridulo e continuo che mi fece aprire, a fatica, gli occhi. Ero ancora mezza addormentata sul letto, con i capelli in disordine, il trucco colante in faccia e i vestiti della sera prima. Per fortuna avevo la camera tutta per me, altrimenti chiunque mi avesse vista in quelle condizioni mi avrebbe deriso a vita.

Ammetto che, la sera prima, ero andata ad una festa e, forse, avevo bevuto un pò troppo...infatti, avevo un dolore allucinante alla testa a dimostrarlo.

Distesi un braccio verso il comodino affianco al letto dove era riposto l'oggetto infernale, la sveglia, che non smetteva di suonare orami da diversi minuti. La spensi e provai a tirarmi su. Appena mi sedetti a gambe incrociate sul letto, notai una lettera sul baule, ancora pieno. Cazzo non lo avevo svuotato! Decisi di alzarmi poichè il mio stomaco stava brontolanodo, ero davvero molto affamata.

Trascinai, con estrema calma e fatica, i piedi verso il baule e presi la lettera in mano.

Kate appena sarai sveglia vieni a cercarmi.

Tuo fratello, Adrian.
P.S. non arrivare tardi, alla prima ora abbiamo Piton.

Appena la lessi non le diedi troppo peso ma, appena il mio cervello capì quelle parole, scattò come una molla.

Mi svegliai all'improvviso facendo un balzo verso la sveglia per guardare l'ora, ero in netto ritardo!

Merda, merda, merda!

Come un lampo, mi diressi in bagno mi feci una doccia veloce per togliere la puzza di alcolici e di sigarette. Una volta uscita mi asciugai aiutandomi con un pò di magia e mi vestii.

Indossai un jeans nero strappato sulle ginocchia, una camicia bianca con sopra un maglioncino verde, come la mia casa, Serpeverde, e optai per delle sneakers bianche. Il tutto, ovviamente, fu coperto dalla toga.

Infine, mi truccai e mi sistemai i capelli il più velocemente possibile, per essere un minimo presentabile.

Corsi a prendere il libro e le cose necessarie per la lezione. Uscii di fretta, chiusi la camera e mi diressi nell'aula di pozioni che, per fortuna, si trovava nei sotterranei.

Eri quasi arrivata, dovevo scendere l'ultima scalinata ma, proprio quando girai l'angolo per continuare la mia discesa, mi imbattei in qualcuno. Inutile dire che tutte le mie cose e, io stessa, erano a terra sparse in giro sul luogo dell'impatto.

Non lo vidi subito in faccia poichè la mia testa era ancora schiacciata sul suo petto. Che male!

Mi portai una mano sulla fronte dolorante, poi sentii la sua voce.

X: Ehy guarda dove vai Pucey!

Anche se ero ancora stordita riconobbi subito quella voce irritante e arrogante.

Era Draco Malfoy, il ragazzo "più popolare" della scuola e non solo...purtroppo, era anche il migliore amico di mio fratello.

Inizio flashback:

The Art of ManipulatingWhere stories live. Discover now