/1/.

448 14 0
                                    

Primo settembre, l'inizio di un nuovo anno scolastico, l'inizio di una nuova vita per il Golden trio. Un castello riscostruito, nuovi docenti, nuove regole, sotto la giurisdizione di Minerva McGranitt. L'anno 1998-1999 sarebbe stato ricordato per l'anno in cui Serpeverde e Girondoro divennero amici, o più di quello. Ma andiamo piano. Harry, dopo la guerra aveva ereditato Grimmauld Place, la camera blindata di Sirius e Kreacher. Il primo settembre alle dieci lasciava Grimmauld Place per materializzarsi sul binario nove e tre quarti, dove attese i suoi migliori amici. Hermione che aveva ritrovato i genitori e la sua vecchia vita e Ron, che cercava di riprendersi dalla morte prematura di Fred, un vuoto che non sarebbe mai stato colmato. 

Eccoli che si avvicinavano al lor amico, il bambino che é sopravvissuto, il prescelto, il salvatore del mondo magico, questi erano alcuni dei nomignoli che l'avevano accompagnato per tutta la vita. "Ehy Harry" -salutò Hermione abbracciandolo come se non lo vedesse da anni. Il corvino strinse la sua migliore amica in un forte abbraccio. Poi lo stesso fece con Ron, che ricambiò allo stesso modo. In quegli anni ne avevano viste di tutte, e avevano affrontato insieme ostacoli che nessuno sarebbe riuscito a superare, senza perdere l'armonia e il legame che tanto li legava. Il golden trio salì sul treno, pronti a vivere un anno senza preoccupazione se non per i voti. "Quindi quest'anno possiamo vivere da veri adolescenti?" -chiese Ron sedendosi sul sediolino della loro solita cabina che in quegli anni avevano occupato. 

"Puoi giurarci, mi sono promesso di preoccuparmi solo dei voti e di essere promosso, il resto lo eviterò. Godiamoci quest'anno come non abbiamo potuto fare per anni." -rispose Harry che era eccitato all'idea di vivere nove mesi tranquilli. "Già, e mi raccomando voi due quest'anno non avremo altre cose a cui pensare quindi studierete secondo le mie regole." -disse la riccia puntando il dito e facendo ridere i due amici. Il viaggio iniziò, fuori la cabina si sentivano voci, schiamazzi di ragazzi che ritrovavano i loro amici, undicenni che erano eccitati all'idea di frequentare la scuola, tutto era tornato alla normalità. A metà viaggio, la porta della cabina del golden trio si aprì rivelando la figura alta e slanciata di Draco Malfoy con a seguito Blaise Zabini, sempre avvolto dalla sua bellezza, si trovò a pensare Ron. "Ce posto? Il resto delle cabine é pieno" -mentì il biondino. Nessuno voleva ospitarli nelle loro cabine.

Della vecchia guardia solo loro due avevano fatto ritorno ad Hogwarts, molti avevano deciso di studiare a casa. "Certo" -rispose Harry facendo posto al biondino che si sedette accanto e Ron che si spostò per far sedere l'altro ragazzo, che gli sorrise. "Allora, cosa vi aspettate da quest'anno?" -chiese Hermione ai due per fare conversazione e mettere fine a quel silenzio imbarazzante. "Di uscirne vivi sicuramente e di prenderci questo maledetto diploma" -risposero i due insieme, facendo ridacchiare gli altri tre. "Sembrate Cip e Cip" -commento la riccia, venendo poi guardata curiosa dai due. "E' un cartone animato babbano, dove ci sono due scoiattoli che sono amici e a volte parlano insieme." -spiegò e le due serpi annuirono. "Nulla di offensivo quini" -disse Blaise e la riccia scosse la testa. "Beh siete gli unici che evitano di offenderci." -disse Draco prendendo una cioccorana che Harry gli aveva offerto.

"Beh, hanno bisogno di tempo, ce chi assimila prima e chi dopo." -rispose Ron aprendo un pacchetto di gelatine tutti i gusti +1, e offrendone qualcuna al ragazzo al suo fianco, che non finiva di guardarlo. Ron aveva passato l'estate a pensare alla sua persona, ora che tutto era finito, si chiedeva chi fosse realmente lui. Si analizzò e venne a conoscenza di alcuni lati della sua persona che non erano ancora stati scoperti. Si ritrovò a pensare al migliore amico, steso nel suo letto con lui sopra. Pensieri che mai e poi mai avrebbe immaginato di fare. All'inizio dava la colpa alla stanchezza e allo stress, ma non poteva nascondersi dietro a quella bugia ogni volta che il migliore amico andava alla tana e lo vedeva prendere il sole mezzo nudo. Si trovò giorni a toccarsi pensando all'amico e all'inizio si disgustò di se stesso, poi però accettò chi era davvero e fu semplice dirlo alla famiglia, che lo accettarono così com'era.

Bloody hell I fell in love with Zabini! [Blairon/Ronarry/Drarry]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt