Prologo

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"Quinto anno, è passato così in fretta l'ultimo?" Chiedo con aria stupita, appoggiandomi alla jeep azzurra di Stiles.
"Tra giaguari mannari, berserker e assassini senza bocca, direi che forse è meglio così." Mi risponde lui.
"Non canterei vittoria troppo in fretta, dopo tutto siamo a Beacon Hills." S'intromette Scott, guardando il cielo. Quella sera è illuminato dalla luna piena.
"Per favore amico, ho una visione ottimistica del nostro ultimo anno. Puoi non rovinarla?" Sbuffa scocciato Stiles.
"Che intendi dire?" Alzo un soppraciglio.
"Stavo pensando ad una cosa che mi ha detto Deaton.  In queste ultimi mesi le cose sono andate abbastanza bene." Comincia lui:"Siamo in una situazione di equilibrio."
"Quindi?" Continuo a non capire.
"Quindi la bilancia prima o poi s'inclinerà da una parte. Potrebbe andare tutto benissimo..." Alzo gli occhi al cielo e lo interrompo:"O malissimo." Sbuffo.
"Perfetto." Sussurra Stiles.
D'improvviso un tuono rompe il silenzio di quest'ultima notte d'estate.
"Può bastare?!" Urla mio fratello Liam dall'altra parte del bosco.
Lo guardo diverita. È incatenato ad un albero, ed è lì da circa trenta minuti.
Mi scappa una risatina.
"Sono conversazioni tra adulti queste." Lo rimprovera Stiles.
"Lei ha la mia stessa età, voi due, avete due anni in più di me." Indica i miei amici:"Ora mi liberate?!"
Scott si avvicina:"Dovremmo fidarci?" Guarda me e Stiles.
"Dai liberalo." Nonostante mi diverta, un po' mi dispiace vederlo incatenato ad un albero.
"Io non mi fido, sia chiaro. L'ultima volta che ti abbiamo lasciato libero, ti sei messo a correre nudo per l'intero bosco. Non voglio più vederti nudo." Sbuffa Stiles.
"Perché eri nudo?" Chiede Scott.
"Esattamente, perché eri nudo?" Lo prendo in giro.
"Sta zitta Margot. Tu non puoi capire." Mi ringhia.
Io abbasso lo sguardo.
Esattamente. Non posso capire.
Perché per il branco sono una semplice ragazza da proteggere. Debole e indifesa.
Per loro non sono nulla.
Sono l'unica che del branco sa poco, o addirittura niente.
Sono stanca di essere trattata come una semplice bambina da proteggere. Una bambina debole e indifesa.
Voglio quel morso. E non cambierò idea.
Lo otterrò.
"Allora, andiamo?"  Mi risveglia dai miei pensieri Liam.
"Si. Andiamo." Rispondo.

Saliamo sulla jeep.
"Perché non possiamo venire anche noi?!" Sbuffa mio fratello.
"Perché è una serata per persone dell'ultimo anno. E voi non lo siete." Risponde Scott.
Liam rotea gli occhi al cielo.
Io sono concentrata sulla strada.
Ha iniziato a piovere.
Guardo le goccie scendere lungo il finestrino.
Mi ricorda quando,da bambina, gli facevo fare le gare, e facevo vincere la goccia che arrivava per prima al metallo dell'auto.
Tante cose sono cambiate però da quando avevo solamente dieci anni.
La luna è ancora alta nel cielo, ma gran parte di essa è coperta dalle nuvole.
Vedo Malia in lontananza.
Poi la vedo avvicinarsi e lasciare un bacio a Stiles.
Entra in auto e si siede accanto a me.
"Hai già ricevuto la mail?" Domanda interessato il suo ragazzo.
"Per i corsi di recupero?" Chiede Liam.
"Gliel'hai detto?" Lo guarda male Malia.
"Ci ha detto solamente che se non li passi dovrai rifare l'anno." Aggiunge poi mio fratello.
"La prossima volta lascialo incatenato." Si rivolge a Scott, Stiles, ritornando a guidare.

Non so per quale esatto motivo ci troviamo all'ospedale.
Scott e Liam stanno parlando per i fatti loro.
Non provo neanchè ad aggiungermi nella conversazione, perché probabilmente mi direbbero che sono questioni da lupi mannari.
Passano minuti interi prima che finiscano di chiacchiere beatamente tra di loro.
"È meglio se andiamo." Mi dice mio fratello.
"Andiamo." Mi alzo dalla poltroncina dove ero seduta e inizio a camminare accanto a lui per l'ospedale.
Quando improvvisamente Liam si blocca sul posto.
"Che c'è?" Chiedo confusa.
"Zitta. Sto cercando di ascoltare." Sbuffa.
Maledetto lui e il suo udito da licantropo. Non lo sopporto giuro.
Lo vedo sbiancare:"Liam cosa c'è?!"
"Scott. È in pericolo. Dobbiamo avvertire gli altri." Inizia a correre impanicato.
"Mi puoi dire cosa hai sentito?!" Cerco di stargli dietro.
"Ne parliamo dopo, adesso muoviti." Mi risponde acido.
"Vorrei ricordarti che il mio essere normale non mi permette di correre a velocità sovrumane." Esclamo aprendo la porta dell'ospedale.
Piove a dirotto.

Quando arriviamo a scuola siamo ormai fradici.
Riesco a vedere Stiles e Malia in lontananza.
"Stiles!" Urla Liam.
"Liam?" Si acciglia confuso.
"Scott è in pericolo!" Si appoggia alle ginocchia, sfinito.
"Come?" Sussurra Malia.
Ma ormai è troppo tardi.
Quando riusciamo a raggiungere Scott gli artigli blu di un mostruoso essere sono già conficcati nel suo corpo.
Mi aggrappo a Liam, spaventata.
Vedo la luce spegnersi negli occhi dell'alfa.
La stessa luce che si riaccende quasi subito, riuscendo a farsi valere, e a far scappare quel mostro.

Ci riuniamo di nuovo tutti insieme.
Con noi c'è anche Kira.
Ma non siamo soli.
Dall'altro lato della strada si avvicina un ragazzo che avrà più o meno la stessa età di Stiles e Scott.
Capelli scuri e occhi azzurri.
Ammetto che è veramente un bel ragazzo.
"Non mi riconoscete vero? Immagino di essere un bel diverso dalle elementari." Ridacchia.
"Theo?!" Dice solamente Scott.

Unconditionally||Theo ReakenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora