CAPITOLO 1

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Pov: jimin

Mi sveglio sentendo la sveglia del telefono. Allungo il braccio per spegnerla ma come mio solito, non riesco a raggiure il cellulare e faccio cadere la mia lampada. Mi alzo per raccoglierla ma il piede mi rimane incastrato nella coperta facendomi cadere e sbattere il sedere a terra.
《aiha! Maledetta goffaggine》 brontolo mentre mi massaggio la natica dolorante.

Aish, a volte vorrei essere meno imbranato e più sicuro di me.
Ciao a tutti, mi chiamo Park Jimin e ho 17 anni. Vado alla Hanyoung High School in Seoul. La solita scuola superiore con i bulletti, i popolari e i nerd sfigati. Io sono uno dei popolari insieme ai miei amici, ma non mi piace esserlo. Amo studiare e solitamente me ne sto con i miei amici e basta.

Ma non mi faccio mettere i piedi in testa come gli altri nerd. So difendermi nonostante io abbia avuto una vita molto difficile. Vivo da solo, dato che i miei hanno deciso così quando avevo 16 anni. Loro viaggiano molto e non c'erano mai a casa. Così mi hanno comprato una casa e me la pagano loro, siamo benestanti come famiglia ma non mi vanto per questo.

Ho due migliori amici: taehyung e hoseok. Sono due cuori d'oro. Tae è un po un alieno, è sempre tra le nuvole, ma riesce sempre a risolvere qualsiasi problema abbiano i suoi migliori amici. Farebbe di tutto per noi. Hoseok oppure hobi come lo chiamiamo noi, è il sole. È sempre allegro e solare. Parla facilmente con tutti e perdona sempre.
Oh si ho dimenticato di dirlo: siamo tutti e tre gay. Cavolo mi sono di nuovo perso in chiacchiere. Torniamo al presente.

Prendo dei vestiti puliti e vado a lavarmi. Mi trucco leggermente solo per risaltare dei tratti del mio viso. Mi guardo allo specchio soddisfatto. Io avevo abbastanza autostima. Ero cosciente della mia bellezza e del mio corpo. D'altronde facevo danza moderna da sette anni. Dopo essermi preparato scendo in cucina e prendo una mela. Sento squillare il mio telefono, così lo prendo e rispondo alla chiamata. La voce dell'alieno Tae mi spacca i timpani, tanto che devo allontanare il cellulare dal mio orecchio.

《MUOVITI NANEROTTOLO CHE
SONO FUORI CASA TUA
DA DIECI MINUTI! GUARDA
I MESSAGGI LA PROSSIMA VOLTA!!》

《MA CHE CAZZO TI URLI ALLE
OTTO DI MATTINA CRETINO!!》

《GUARDA CHE PURE TU STAI
URLANDO》

《MA GRAZIE AL..PIFFERO!
SMETTIAMOLA DI URLARE! ARRIVO》

prendo lo zaino, le chiavi e mi metto le scarpe. Chiudo la porta e raggiungo tae che mi aspettava in macchina. Non appena salgo vede che che mi fissa. 《Perché mi fissi strambo?》gli chiedo. 《Intanto strambo vallo a dire a Hobi. E poi ti fisso solo perché insomma. SEI UNA BOMBA SEXY!》 conclude la frase urlando. 《Ok ma basta urlare!! Comunque, mi vesto come il solito. Non ho niente di speciale oggi.》
《Be okok. Sei figo, ma anche io e hobi lo siamo eh》 dice ammiccando. 《Non lo metto in dubbio》 lo prendo in giro.

(Jimin outfit)

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(Jimin outfit)

(Taehyung outfit)

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(Taehyung outfit)

Finalmente parte e dopo una decina di minuti arriviamo a scuola. Parcheggia e mentre scendiamo noto che ci osservano tutti. Come ogni mattina d'altronde. Ci venne incontro Hobi con un sorriso stampato in volto, come sempre

 Ci venne incontro Hobi con un sorriso stampato in volto, come sempre

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(Hobi outfit)

《Ehyy ragazzi!!!》 Ci dice per poi abbracciarci. Noi lo salutiamo e poi ci avviamo nei corridoi verso i nostri armadietti, fortuna che li abbiamo vicini. Stavamo parlando tranquillamente quando sentiamo delle voci purtroppo familiari.

Erano arrivai i guai


we belong to usOù les histoires vivent. Découvrez maintenant