Capitolo 10

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«Vengo in pace» disse James alzando le mani in segno di resa. Si sedette qualche scalino più sotto e si voltò a guardarla. «Cosa ne pensi del tuo addestramento?» Non sapeva che chiederle di preciso, voleva solo fare conversazione. 

Tra i tre fratelli era l'unico che si era tenuto più a distanza, ma Nora e Jonathan  sembravano entusiasti e voleva esserlo anche lui.  

«Per il momento mi piace anche se è molto faticoso.» Lena rispose osservandolo, pronta a doversi difendere da un momento all'altro.

«Aspetta che torni mio padre... poi vediamo se ti piacerà ancora.» James sorrise beffardo all'idea.

Lena notò anche che il suo sguardo si era rattristato, anche se le sue labbra sorridevano i suoi occhi erano spenti. Forse come era successo la domenica con Nora, si era perso nei ricordi che riguardavano il signor Howard. A quanto pareva ognuno di loro non era felice quando Anthony Howard era presente.

Lui stesso era stato addestrato da suo padre e sapeva quanto poteva essere brutale. Guardò Lena e il suo sorriso scomparve. Lei non era abituata al loro stile di vita. Chissà se Jonathan lo aveva messo in conto. Chissà se aveva valutato la possibilità che Anthony potesse fare davvero del male a Lena.

«Nel programma c'è solo scritto signor Howard, ma non dice cosa faremo.» Lena era curiosa. Voleva sapere subito cosa le sarebbe successo al ritorno dei signori Howard.

Aveva paura di Anthony e non lo negava. Lo aveva visto solo una sera ed era bastata a farle tremare le gambe. Era stata sollevata di non aver iniziato il suo addestramento direttamente con lui, ma dopo le parole di James e gli occhi tetri di Nora della domenica prima, Lena era spaventata.

«Non lo so nemmeno io» disse James guardandola dritta negli occhi, sembrava sincero. «Lui ha alcuni cavalli di battaglia, ma gran parte delle volte li combina tra di loro e non sai mai cosa ti capiterà.»

James sembrava non voler lasciar perdere i ricordi in cui era rintanato e Lena se ne accorse. Vide un'altra scia di tristezza attraversargli lo sguardo, come una stella cadente.

«So che hai passato molto tempo con Nora.» Non era una domanda, ma Lena annuì comunque. «Ha detto che ti porta in giro per il castello, è vero?» Non era certo che la sorella fosse stata sincera. Perché una sera le aveva sentite ridere nella camera di Lena.

«Sì, mi porta in giro.» Tagliò corto.

James stava fissando lo strappo che Lena aveva sul ginocchio sinistro. «Sono più che certo che sia una bugia.» Alzò lo sguardo e corrugò la fronte.

Lena perse un battito e iniziò a sentire caldo. Dopo una settimana ancora non riusciva a controllarsi. Quando James la guardava in quel modo lei si scioglieva. Delle volte balbettava o inciampava nei suoi stessi piedi. Le dava fastidio il suo stesso atteggiamento.

Dovette ripetersi più volte che James era uno stronzo e anche se era la prima volta che sembrava comportarsi bene, non doveva cedere al suo fascino. Distolse lo sguardo, ma questo come una calamita tornò da lui.

Gli occhi erano così blu ed intensi che Lena avrebbe potuto affogarci tranquillamente. Per non parlare di come il collo muscoloso uscisse dalla camicia abbottonata. Lena avrebbe voluto provare ad appoggiarci il naso ed inebriarsi del suo profumo.

«Allora mettiamo che sia vero che girovagate per il castello. Di cosa parlate?» James era davvero curioso. Sua sorella non aveva mai passato così tanto tempo con altre donne. Non aveva mai portato delle amiche a casa e ai ricevimenti fingeva di essere divertita, ma James sapeva che era solo una facciata per lavoro. Non l'aveva mai neanche sentita ridere così di gusto. 

D'altronde anche lui non aveva amici. Lui conosceva solo Jonathan e Sebastian. Lui era James Howard non aveva tempo per gli amici perché doveva lavorare e lo stesso valeva anche per gli altri membri della famiglia. Forse l'unico che aveva un po' di tempo libero era Sebastian. James caccio il pensiero, non lo sopportava.

«Parliamo di cose di donne.» Lena tentò di convincere anche se stessa mentre lo diceva. Non era del tutto una bugia.

«Quali sono queste cose di donna?»

«Sembri la santa inquisizione. Cose da donne come ad esempio il tipo di marca che usiamo per la ceretta.»

James non poté far a meno di scoppiare a ridere. «Sono solo curioso di sapere di che parlate. Nora non è molto loquace.» Si avvicinò un po' di più a Lena. Continuava a fissare lei e lo strappo che aveva sul ginocchio.

Lena abbassò lo sguardo per controllare di essersi depilata correttamente, aveva il timore che lui avesse intravisto qualche pelo sul ginocchio ed era terrorizzata all'idea di fare ancora un'altra figuraccia. Non vide peli sospetti e tirò un leggero sospiro di sollievo.

«Forse con te! Con me parla.» Lena si accorse di quell'avvicinamento improvviso ed iniziò a sentire ancora più caldo. Aveva i capelli sciolti che le ricadevano morbidi sulle spalle, decise di legarli in una bassa coda. Aveva il collo umido per le vampate di calore. Torna in te! Torna in te!

James sorrise compiaciuto dell'effetto che aveva su di lei. Più si avvicinava e più lei si agitava e aveva caldo. Si morse il labbro inferiore mentre la guardava arrossire, ogni suo movimento era strategico, impostato e accurato. 

«Domani uscirai con Sebastian. Sei emozionata? Ti porterà in giro per la città.» Queste parole uscirono con difficoltà dalla bocca di James.

Sebastian. James lo detestava. Non faceva parte della sua famiglia eppure era al corrente di tutti i loro affari. Lavorava sodo, doveva ammetterlo, veniva anche ricompensato con serate libere dove poteva uscire e riposarsi. E James odiava proprio la ricompensa che Sebastian riceveva. Serate libere, tempo per se stesso. Invece James, essendo un Howard, doveva lavorare sempre. Anche se si impegnava duramente non veniva ricompensato in alcun modo, anzi tutto il contrario.

«Sì, mi fa piacere uscire un po' da qui» rispose Lena indicando tutto il castello. Pioveva un giorno si e l'altro pure. I tuoni e i lampi non facevano altro che far tremare le finestre e illuminare in modo spettrale le statue. «Pensavo che qualche volta potremmo uscire tutti insieme. Insomma ci alleniamo tutti i giorni e a cena siamo tutti così stanchi che a stento ci parliamo. Ad esempio stasera potremmo stare tutti insieme dopo cena.» Lena voleva stare con tutti e tre i fratelli Howard e Sebastian, voleva conoscerli meglio. Voleva svelare alcuni scheletri negli armadi.

James sorrise. Non era mai successo che qualcuno volesse trascorrere del tempo con loro senza lavorare. «Jonathan vuole che rivediamo alcuni punti per la cena di domani. Deve essere tutto perfetto.»

«Lavorate sempre così tanto?» chiese Lena.

James sorrise di nuovo, ma la scia di tristezza apparve di nuovo nel suo sguardo. «Sempre.»

Lena fece per dire qualcosa, ma si bloccò quando sentì qualcuno scendere le scale. Sia lei che James si voltarono. 

Il Segreto Degli HowardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora