in incognito

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Il posto più malfamato di Istanbul mi ricordava lo zen di Palermo muoversi era più che pericoloso ma in quel mese li mi ero guadagnato oltre ad un paio di costole incrinate anche il rispetto, ora capivo perché li la polizia evitava di arrivare e mi venne da ridere al pensiero di Luc...
Molte notti mi ero aggirato nei pressi di casa, avevo controllato Nadir che seppur triste non sembrava affatto disperata per la mia scomparsa, era sempre bella mia moglie soprattutto quando dormiva e stringeva il mio cuscino, restavo poco a guardarla perché  avevo paura di tradirmi data la grande attrazione che ci aveva sempre legato...
Mi ero avvicinato anche alla villa di Can ma sapevo che era una fortezza per cui mi ero rifornito di un cannocchiale di precisione militare con infrarossi e mi spiaceva vedere mio fratello triste ed abbattuto la bella Sanem provava a tirarlo su e più o meno ci riusciva quella sera vidi Can uscire quando Sanem già dormiva...
- dove vai Divit?
Sussurrai dal tetto della casa su cui ero, lo seguii dall'alto...di tetto in tetto e lo vidi  fermarsi sulla scogliera come sempre affidava al mare gioie e dolori, puntai il microfono direzionale ed ascoltai quei pensieri a voce alta...
- Ciao papà è tanto che non cerco uno scoglio e che non ti parlo...
Udii un sospiro triste...
- sai papà quando pensavo di aver perso i miei due fratelli molte volte mi ritrovavo a dirti che ti volevo raggiungere, mi tratteneva solo Sanem e il dolore che le avrei potuto dare.
Mi si chiuse la gola improvvisamente compresi quanto tenessi a Can e quanto lui tenesse a me, respirai a fondo e ascoltai il resto...
- Stavolta però Max ha fatto una cazzata se ne è andato di sua spontanea volontà da codardo...
Le parole di Can mi colpirono come un pugno...
- si un grande codardo ha lasciato tutti noi non ha saputo affrontare da uomo i problemi, quello che ha fatto lo facevo anch'io  papà ricordi?
Abbassai il microfono e lo riposi non ero certo di voler ascoltare oltre mi misi la sacca installa e guardai la sagoma di Can sotto di me..
- mi spiace Divit ma...
Guardai il mare non trovavo nessun conforto, ma aveva ragione ero stato codardo scesi e poggiai la mia sacca forse non era giusto e forse Can si sarebbe arrabbiato ma a lui volevo e dovevo spiegare, mi avvicinai piano ma lui sollevò  la testa alzandosi di scatto...
- chi c'è?
Mi fermai in un angolo buio...
- Divit...
Era poco più di un sussurro ma Can si girò verso di me...
- Max?
Feci un passo avanti abbassando il cappuccio della felpa malconcia...
- sono io...
Lo scatto di Can non me lo aspettavo e tantomeno il pugno alla mascella che mi stese...
- non rialzarti Arcuri!!!
La durezza di quelle parole faceva più male del labbro spaccato...
- sai che mi rialzo!!!
E lo feci abbastanza rapidamente.
- sai che sei uno stronzo anche?
Sorrisi e lui mi prese per la felpa poggiai la mano sul suo polso...
- potrei farti male Can e non voglio lasciami!!!!
Lui mi spintoni via...
- tu male a me?
Era un ringhio era furioso con me mi aspettavo un altro attacco ma restava fermo e anche se non ne vedevo la postura capii dalle spalle rilassate che non intendeva attaccarmi di nuovo e mi rilassai con lui...
- Can mi spiace sai?
Mi spostai sedendomi sullo scoglio dove era lui prima e anche lui si sedette accanto a me...
- perché?  Voglio dire hai una famiglia stupenda...
Sospirai...
- lo so ma ero stanco di essere io quello forte per tutti, so che sono io il capofamiglia ma...
Lui mi fissò...
- come mai sei qui e dov'eri?
- non me ne sono mai andato da Istanbul!
Sembrò  sorpreso...
- ma Luc ha trovato la moto che...
- si l'ho noleggiata e abbandonata per depistare Lucas...
Can rise alle lacrime...
- è  andato a cercarti in italia!!!
- So anche questo infatti resterà lì ancora un po', grazie ad alcuni amici che lo stanno depistando con avvistamenti un po' ovunque!
Can rideva e mi mise allegria a guardarlo si asciugò le lacrime e mi disse...
- e ora resti?
Scossi la testa...
- mi manca Nadir mi mancate tutti ma questa volta è diverso Can!
Feci una breve pausa per cercare le parole...
- Nadir non si è più realmente fidata di me io...
Mi sfregai gli occhi stanchi...
- Nadir ti ama!
- e io amo lei ma io sento un distacco quando succede qualcosa subito mi aggredisce cerca di impormi calma e tranquillità...ma io non ho mai voluto mettere nei guai nessuno di voi o dei miei figli  io...
Can poggiò la mano sulla mia spalla...
- non serve che mi spieghi Max capisco ti sei sentito accusato in gabbia...
- si...forse è  anche giusto  che io e Nadir restiamo separati ormai i ragazzi sono grandi!!!
- e allora diglielo e poi fai la tua vita ma...
Mi alzai non volevo ferire Nadir ma ogni volta che ero rimasto a guardarla dormire sentivo che io non la facevo star bene che quei 10 anni avevano rovinato il nostro rapporto...
- ok Divit ci penserò ora torno al mio appartamento!
Guardai Can alzarsi e fissarmi...
- non sparire ancora non dirò a nessuno di averti visto!
Era contro la sua morale mentire ma per me lo aveva fatto sin troppe volte...
- non sei obbligato a coprirmi Can...
Mi sorrise era ormai l'alba e il mare iniziava a diventare un tenue arancio...
- non ti copro solo non mi va di dire niente su questa notte!!
Si girò e lo guardai tornare dalla sua Sanem un po' lo invidiavo però era il momento di lasciar libera Nadir ripresi la mia sacca e tornai al mio quartiere...

My Life In Istanbul.   Seconda parte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora