Fare la spesa aveva sempre annoiato molto Jasmine, non ci trovava nulla di particolarmente interessante, anche perché stava in silenzio quasi tutto il tempo.
Ricordava che Niccolò una volta le raccontò di un avvenimento della sua infanzia, avvenimento che succedeva molto spesso.
Quando abitava a Roma, ogni qual volta sua madre scendeva per prendere anche solo un pezzo di pane al supermercato, lui faceva le corse per scendere con lei.
Amava il tipo di gente a Roma, c'era un po' di tutto in realtà.
Magari il ragazzo stanco che dopo aver fatto un turno notturno di lavoro neanche ti guardava, oppure la signora anziana che mentre tua madre poggia il tutto sulla cassa ti sorride e ti scompiglia i capelli, oppure ancora i gruppetti di persone fuori al bar che sembrano ridere e stare tanto bene con solo una birra e compagnia...
Era sempre stato un bimbo e un ragazzo molto timido tutto sommato, non amava particolarmente gli occhi su di sé, ma lui era il primo ad osservare bene tutto e tutti.
Cercava di coglierne ogni particolare, di provare ad immaginare nella sua testolina cosa c'era in quella delle altre persone..
Ciò però non ti accade se abiti in un piccolissimo paesino di persone quasi sempre silenziose e sicuramente non pronte ad afferrare la mano ad uno sconosciuto perché tale.
Quel giorno fu un po' meno noioso, ad Anna mancavano giusto due ingredienti per la sua ricetta miracolosa, quindi Jasmine aveva qualcuno con cui conversare se pur poco.«ecco qui, credo che dovrei segnare i passaggi per come preparare il tutto per ogni evenienza, o..» iniziò a parlare la ragazza una volta uscita dal supermercato, eppure notando che Anna si era fermata all'improvviso con lo sguardo fisso di fronte a lei, si bloccò sulle sue parole.
«da quando questo parco è aperto?» chiese la donna con un tono di voce notevolmente basso e pacato.
«oh il parco abbandonato?
Che io sappia era chiuso da ancor prima che nascessi, ma di recente hanno fatto dei lavori per modernizzarlo e renderlo un luogo idoneo a chi vuole anche solo passarci, come mai?»Per qualche secondo Anna chiuse gli occhi, provando e cercando di sentire ancora le sensazioni che le provocava vedere quel parco coi suoi occhi ancora una volta.
Sentiva ancora il vento fra i suoi capelli neri a caschetto, la sensazione di volare nel cielo dato che era seduta su una piccola altalena, e poi due mani che si posavano piano sulla sua schiena per spingerla ancor più su.
Alla tenera età di cinque anni e mezzo cosa puoi fare se non goderti quei momenti di libertà e spensieratezza?«Anna è tutto okay?» chiese la bionda poggiando una mano sulla spalla di lei, risvegliandola da quel piccolo ricordo troppo felice.
«si cara scusami, davvero, sono un po' soprappensiero oggi.
Ad ogni modo torniamo a casa che ti do una mano per cucinare, nel caso Niccolò si svegli nel pomeriggio puoi dirgli che sono passata e spero stia meglio, da come mi hai detto non ha dormito bene»Jasmine annuì anche se un po' stranita da quel comportamento.
Come era ormai noto, curiosità e cocciutaggine facevano sicuramente parte del suo carattere quando si puntava su qualcosa, ma li lasciava trasparire solo con chi si sentiva libera di farlo.
Più il tempo passava e più si rendeva conto che l'unica persona a renderla libera la stava attualmente aspettando, attendeva una sua scelta e lei ci stava ragionando ancora.
Non se ne fece però una colpa, voleva prendersi il giusto tempo solo per non avere alcun ripensamento e stare bene un domani, quindi sperando che questo tempo le avrebbe chiarito le idee, tornò a casa.[...]
«affermerei che stai davvero male solo perché stai mangiando più lento di una lumaca»
Niccolò roteò gli occhi al cielo divertito e girò nuovamente a vuoto il cucchiaio nel piatto.
Ormai erano venti minuti buoni che Jasmine gli aveva portato un vassoio a letto con su l'unica cosa che accettava di mangiare col voltastomaco, eppure ne aveva concluso a stento metà.

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La nuova stella di Broadway
RomanceIn una piccola e buia realtà viveva una ragazza che, senza saperlo, era tanto piena di vita. Lei effettivamente non aveva mai vissuto davvero, pensava che tutto ciò che la quotidianità potesse offrirle fosse quello che già viveva, ma tirando le somm...