2. Quando nasce un amore

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23 Maggio 2021

AlabamaTellerOfficial

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AlabamaTellerOfficial Ready for @F1 Montecarlo Gran Prix! 🔥🏎

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Al fianco di Daniel faccio il mio primo ingresso in un paddock di Formula 1.
Da quel che mi è stato spiegato, ogni settimana di gara è adrenalinica, piena di gente e di confusione. Questo, però, lo è forse più di tutti gli altri.

Camminiamo per quelle che durante l'anno sono normali strade del Principato, fermandoci quasi ad ogni passo per salutare, fare foto o firmare autografi.
Le persone ci guardano incuriosite e affascinate, cosa a cui entrambi siamo più o meno abituati, eppure fa sempre un effetto strano, specialmente se in coppia.

Camminiamo per qualche minuto, destreggiandoci a fatica, fino ad arrivare davanti ad un grande edificio arancione.
"Questo è l'hospitality McLaren" Mi spiega Daniel "È il tuo punto di riferimento per tutto. Qua troverai sempre qualcuno pronto ad aiutarti nel caso ne avessi bisogno, tra cui anche James" Finisce la frase aprendo la pesante porta di vetro e facendomi entrare per prima.
Lo ringrazio con un cenno, alzandomi gli occhiali da sole sulla testa, così da vedere bene l'interno.
Una grande sala, piena di tavoli e persone vestite in ugual modo.

La mia attenzione viene tuttavia attirata subito da un ragazzo, in abiti normali, che chiacchera proprio con l'agente di Daniel e un altro uomo.
"Mister Ricciardo!" Esclama il ragazzo, sorridendo a Daniel e venendoci in contro.
Prima di stringergli la mano, però, si blocca, osservandomi.
Mi squadra da capo a piedi, con uno sguardo confuso, spostando poi gli occhi tra me e l'australiano un paio di volte.
"Ciao Fabio!" Risponde Daniel in italiano, tornando poi alla sua lingua comune "Lei è Alabama, ma penso tu sappia chi è".
Ridiamo tutti e tre, seppure con un velo di imbarazzo, prima che questo Fabio si rivolga direttamente a me.
Mi porge la mano, presentandosi "Certo che la conosco, grande fan" Si posa la mano sul petto, facendo un lieve inchino comico "Io sono Fabio Quartararo".

Rimango qualche secondo con la mia mano nella sua, guardandolo dritto negli occhi.
Solo quando sento un rossore raggiungermi le guance, mi separo, tornando a guardare Daniel.
"Alabama io ora devo scappare, ho mille cose da fare. Ma Fabio è piuttosto esperto di paddock e gare, sono sicuro saprà guidarti al meglio".
I due si danno un cinque amichevole, prima che l'australiano sparisca per molto tempo.

"Allora, suppongo tu voglia vedere la parte interessante della pista" Comincia lui, facendomi notare solo ora un forte accento francese che caratterizza il suo inglese perfetto.
"A dir la verità, non ho idea di cosa voglio. Mai stata ad una gara, mai visto nulla" Ammetto onestamente, facendolo ridere.
Annuisce come per farmi intuire che abbia capito esattamente cosa intendo e, allo stesso tempo, che sappia esattamente cosa fare.

Così mi scansa per aprire la porta da cui pochi istanti fa sono entrata, facendomi ora cenno di uscire.
"E dimmi, tu e Daniel state insieme?" Domanda, iniziando a dirigersi verso la parte opposta rispetto a quella da cui sono arrivata con l'australiano.
"Non che la cosa mi riguardi, ecco, insomma..." Lo osservo scuotere la testa imbarazzato, mentre un sorriso divertito compare sul mio viso.

"Una specie" Mi limito a rispondere, ma subito mi affretto a specificare "È una cosa di lavoro, nulla di personale".
Ora le labbra piegate in segno di felicità sono le sue, cone i suoi occhi che mi scrutano, prima di distogliersi.
Per il resto parliamo del più e del meno, del mio lavoro e del suo, prima di arrivare in una strada lunga, molto lunga.
"Quelli che vedi sulla destra sono i box, dove stanno le macchine prima della gara e dove si fermano per cambiare le gomme. Mentre a sinistra i muretti, dove si trovano i più importanti membri della scuderia durante la gara o le prove" Annuisco ascoltando attentamente quanto mi viene riferito e osservando queste particolari costruzioni.

Da qui in avanti passiamo il tempo che ci separa dalla gara a camminare per quella che scopro essere la pit lane, curiosando nei vari box per poi fermarci in quello di Daniel.
Incontriamo anche parecchie rispettive conoscenze, l'ultima delle quali mi accompagna proprio dov'ero diretta, fino a salutarmi e lasciarmi nuovamente sola con Fabio.
"E dimmi, com'è che conosci Tom Holland?" Mi chiede.
Se c'è una cosa che ho capito del pilota di moto in questo tempo speso insieme, è che è una persona estremamente curiosa, non che la ritenga una cosa negativa, sia chiaro.
"Abbiamo lavorato insieme in un film, un anno fa circa. Ma non eri il mio fan numero uno?" Ironizzo ridendo, sussultando quando sento improvvisamente una mano posarsi sulla mia spalla.

Mi volto di scatto, ritrovandomi un sorridente Daniel davanti.
"Spero non ti abbia annoiato troppo con discorsi di moto e motori" Scherza, dando nuovamente il cinque al suo amico.
Io scuoto la testa, spostando lo sguardo ripetutamente tra i due
"No, anzi. È stato molto interessante parlare con lui" Lo vedo arrossire alle mie parole, ma fingo di non accorgermene.
Daniel si schiarisce la voce, riprendendo la parola "Bene! Ma ora tocca a me, ti mostro una cosa speciale" Mi fa l'occhiolino, saluta rapidamente Fabio e, prendendomi per mano, mi trascina fuori dal box.

"Allora, bella eh?" Sembra un bambino fiero di mostrare il suo ultino giocattolo, il che lo rende incredibilmente dolce.
Davanti a noi la sua macchina, di un color azzurrino chiaro e dettagli arancioni.
Mi spiega come il suo numero sia il tre e altre varie informazioni che dimentico poco dopo.
"Però vedi, si abbina ai tuoi capelli" Scherza, quasi imbarazzato.
Il problema è che io, al contrario di quanto si possa credere, non sono così brava a fingere. E, per mia sfortuna, Daniel sembra proprio non farmi ridere.
Non ne capisco il motivo, a pelle direi che è un ragazzo estremamente solare e divertente, ma io non riesco proprio a trovarci nulla di particolare.

Come se riuscisse a leggermi nel pensiero, arriva proprio in quel momento un messaggio da parte di Meghan

Ricordati che è lavoro. Ci serve una bella copertina sorridente e sdolcinata. Sta nascendo un amore, non dimenticartelo!

Blocco lo schermo tornando a rivolgere la mia attenzione all'australiano, che ora dovrà congedarsi da me per prepararsi alla gara.
Gli sorrido lievemente, avvicinandomi a lui e portando le braccia intorno al suo collo, abbracciandolo.
"Buona fortuna Daniel" Dico mentre ci dividiamo.
Ora anche lui ha un grande e sincero sorriso, a differenza di me, che sto unicamente concentrandomi sul lavoro.
Proprio per questo chiamo un fotografo ad immortalarmi vicino alla sua macchina, facendo il tre con le dita e sorridendo come se fossi puramente e realmente felice.
Del resto, quando nasce un amore..

Spotlight - Daniel RicciardoDonde viven las historias. Descúbrelo ahora