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L'alba arrivò velocemente e la fanciulla, controvoglia, si dovette alzare. Jack era tornato a casa e aveva aspettato tutto il tempo sulla sedia a dondolo nel portico.

Natalie dormiva ancora così Angelica ne approfittò e si preparò in tutta tranquillità per andare a lavorare nella caffetteria. Poi iniziò a svegliare dolcemente la sua principessa e preparò anche lei.

«Abbiamo molto da fare oggi piccoletta» esordì avvicinandosi alla porta

La bambina rimase in piedi di fronte al comodino.

«Diuu!» gridò indicando il comodino

«Che vuoi da lì?» chiese avvicinandosi

Poi lo aprì e la piccola acciuffò la bambolina voodoo.

«No no questa non è una bambola con cui giocare, ridammela Nati!» la sgridò

«Nuu mamá no!» protestò tenendola stretta

Le campane della chiesa suonarono, erano le nove.

«Ah diamine sono in ritardo, e va bene per questa volta hai vinto tu» prese sua figlia in braccio e si catapultò fuori di casa

-Angelica! Ciao, ben svegliata- si alzò dalla sedia -Dove andiamo di bello? Hai preso anche la bambola, grandioso. Mi devi aiutare, tocca di nuovo la bambola. Fatti sentire di nuovo ti prego-

Ma lei corse via verso il paese.

-Perché non posso fluttuare come il tizio di ieri sera?! Così mi ci vorrà un sacco per raggiungerla- si lamentò

Nel giro di un quarto d'ora raggiunse il caffè e si mise subito il grembiule.

«Sei di nuovo in ritardo» la ammonì il capo

«Lo so Aniketos... ma so anche che mi adori e che quindi sono già perdonata» rispose

«Adoro solo la piccola Nata e ora a lavoro scansafatiche!» aggiunse con tono affettuoso

La bambina se ne stava seduta tranquilla dietro al bancone a giocare con la bambolina e Jack la osservava puntigliosamente, studiava tutti i suoi movimenti ed espressioni, anche quelle più impercettibili, voleva capire se effettivamente fosse lui il padre.

-Tu non sai toccarla bene la bambola, non ti sento piccoletta. Cerca di impegnarti di più-

Il tempo di pronunciare quelle parole che Natalie iniziò a mordicchiare e sbavare la bambola.

«Da-da» disse dolcemente

-Menomale che non ti sento...-

«Natalie ma che combini, non puoi masticare Jack» le tolse la bambola

-Fantastico, ora per favore cerca di accarezzarmi come hai fatto ieri-

Angelica rimise la bambola in tasca.

-Ecco come non detto...-

La bimba iniziò a piangere.

«No no shh» la fanciulla la prese in braccio

«E ora che succede?» Aniketos sentendo le urla della piccola si preoccupò

«I primi dentini ecco che succede» rispose la donna

«Ma no... povera piccola bimba» la prese in braccio e iniziò a coccolarla

Angelica era ammaliata da come l'uomo si interessasse sempre a sua figlia e a come la trattasse, in maniera completamente opposta a quella di Zenais.

-Non dirmi che ti piace lui? Ti prego Angelica-

«La porto a prendere una boccata d'aria per farla calmare» disse allontanandosi dal bancone

Date in your dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora